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Calabria: sarà paese di Bengodi con TONNO Callipo

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CALABRIA DI BENGODI.jpgFinalmente è sceso in campo Callipo, l'uomo in grado di trasformare la Calabria nel Paese di Bengodi.

Come? Con la lista "Resto in Calabria".

E come ce li farà restare i Calabresi in Calabria?

Semplice, con la sua vasta esperienza ad inscatolare tutto, tonno in testa.

Il programma operativo prevede, infatti, in una prima fase, l'inserimento di tutta la regione in una gigantesca scatola circolare, a cielo aperto, di alluminio, dalle pareti alte 30 metri. Questa prima Grande Opera impedirà, da subito, qualsiasi perversa fuga dalla regione dei giovani verso il nord (da cui il nome della lista), e, parimenti, l'ingresso di quei migranti che alimentano il consenso di Salvini.

Non solo, ma la 'Ndrangheta, impossibilitata ad esportarla, si vedrà costretta ad abbandonare le tonnellate di cocaina attualmente accatastate nei magazzini. Essa sarà utilizzata per imbiancare le montagne di tonno che si affiancheranno, mano mano, durante la bengodizzazione, a quelle di parmigiano, notoriamente tipiche del leggendario paese descritto dal Boccaccio.

I Calabresi potranno quindi, oltre che gustare i "laghetti di brodo di capponi con raviuoli", che già allietavano come una cuccagna quel luogo di delizie, utilizzare anche le fiumare di maccaroni al tonno.

Nel settore agricolo, l'unica variante alle "vigne legate con salcicce, coltivate lungo le rive dei torrenti di vernaccia", sarà soltanto la sua sostituzione con il Cirò.

La presenza in lista del noto sindaco di Trebisacce, Mundo, garantirà, data la sua pluriennale esperienza ad organizzare sollazzi ai cittadini che, fuggiti a suo tempo dalla cittadina, tornano, solo ad agosto, ad aprire nostalgicamente le case avite (cosa che ovviamente non potranno più fare), garantirà, dicevamo, e per tutto l'anno, e per tutti, l'organizzazione di bagordi canterini, saghe della 'nduja, apoteosi di peperoncini e fuochi pirotecnici.

Come disse Winston Churchill nel suo "discorso di guerra", possiamo riconoscere oggi anche noi che: mai tanti, dovranno così tanto, a così pochi...due!

E sarà anche chiarito, finalmente, l'oblio per la storia millenaria che, quell'ingenuo dello scrivente, continua a suggerire come vera ricchezza della Calabria: altro che Sybaris e Sibariti gaudenti nel passato remoto, la vita da gran pascià i Calabresi ce l'avranno ora e subito, basterà una crocetta sulla giusta casella elettorale.

Profetico Lucio Dalla: "Sarà sempre Nataleee... e festa tutto l'annooo... anche i muti (tonni) potranno parlareee, ed i sordi (da quell'orecchio) già lo fannooo". Zum, zum.

 

Maurizio Silenzi Viselli architetto