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Cosa ci aspetta nel Dopo-Virus?

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migranti.jpgAl netto di tutte le chiacchiere, i proclami, le costrizioni, i Decreti urgenti, le Multe che ci colpiranno se usciamo di casa, le Ordinanze tutte Contigibili ed Urgenti  di sindaci e presidenti di regione, preghiere e implorazioni di preti, Papa, vescovi ecc, ecc. rimane il fatto che gli italiani che lavorano, intendo quelli che producono danaro vero col quale si calcola il PIL, non quello di statali, parastatali, enti vari ecc. ecc., stanno cominciando a star male sul serio, e non per il Corona Virus, ma per il fatto che non riescono a produrre più, a non vendere, a non poter offrire i propri servizi e quindi a non poter incassare i quattrini addirittura per sfamare le proprie famiglie. Il quadro che si presenterà nel dopo-virus sarà sicuramente tanto, molto diverso del prima.

Auguriamoci che quello che si sta promettendo verrà attuato, perché se no saranno dolori. Quello che è avvenuto giorni fa a Bari dovrebbe far riflettere, gente che prendeva a calci la porta di una banca perchè chiedeva piccole somme per fare la spesa e le forze dell'ordine (gente come noi, figli nostri) che stavano a guardare senza intervenire, perché da chi ha fame è meglio stare alla larga, non gliene frega niente di divise e di promesse, potrebbe dar di mano al bastone.

Ci avete pensato politicanti da quattro soldi di basso e di alto profilo? Ci dovrebbero riflettere tanto soprattutto quelli che per decenni hanno incassato ricche prebende per fantomatici incarichi assegnati loro con sistema ditocratico come in voga nelle migliori dittature. GUAI A VOI mi verrebbe da dire.

Potrebbe arrivare una resa dei conti inaspettata e allora non servirà a nulla il vostro blaterare!

Mi mancano in questo momento particolare le note trancianti del caro amico recentemente scomparso arch. Maurizio Silenzi Viselli, lui avrebbe saputo meglio di me offrire, con la sua eccezionale vena satirico-sarcastica, un quadro della situazione italiana più aderente alla realtà di quanto non facciano i mass-media nostrani, vincolati da ordini di scuderia o dalla dabbenaggine, dal servilismo e dalla pochezza diffusa tra lo "scribacchiume" locale.

E' giunta in redazione una nota, un grido di allarme rivolto al Capo dello Stato in relazione alla sua conferenza stampa diffusa a reti unificate,  ne pubblichiamo qualche stralcio perché ci sembra condivisibile da molti.

Caro Presidente, ieri sera nella Conferenza Stampa delle 18:30 Lei ha chiarito un concetto sacrosanto e cioè quello di aver inasprito le sanzioni per chi esce di casa in auto senza motivo. Va bene. Lei sa che noi ci adeguiamo. Lei è stato anche preciso sulle modalità di pagamento, cioè vale il concetto delle sanzioni del codice della strada, pagando entro 5 giorni ottieni lo sconto del 30%. Che parolone lo sconto, io lo definirei "furto inferiore", ma ormai siamo abituati alle multe, infatti quando prendiamo una multa giusta o sbagliata che sia, ci precipitiamo a pagarla entro i 5 giorni così "risparmiamo".

Ormai per il 90% degli italiani il concetto di risparmio si racchiude nel pagare meno e non nel conservare che è il vero significato della parola. Ora vorrei dire questo. Il 16 marzo è venuto fuori il Decreto "Cura Italia" con il quale avete dichiarato a gran voce di aver messo in campo uno sforzo economico importante e mai visto in Italia e Lei ci ha chiesto di stare tranquilli.
*Presidente, ma Lei sa che finora nessuno ha visto nulla di tutto ciò perché non avete ancora comunicato nulla sulle modalità di riscossione degli aiuti?
Presidente, ci parli dei 600 euro, dei bonus baby sitter, delle bollette che non possiamo pagare, degli affitti che non possiamo onorare, faccia una bella Conferenza Stampa anche su questo in maniera CHIARA,
Presidente, la gente è allo stremo delle forze e non riesce più a fare la spesa.
Presidente, la gente ha paura di una paura che Voi ci state inculcando, gli Italiani oggi hanno tanta paura del CoronaVirus ma anche tanta paura di morire di fame.
Presidente, La prego di guardare oltre l'orizzonte di quello che La circonda, venga a dare un'occhiata nel mondo reale, nel quotidiano e forse si renderà conto di quello che sta succedendo perché ho la sensazione che Lei non lo sappia o fa finta di non sapere, il che sarebbe ancora peggio.
Presidente, io sono stanco anche di scriverLe perché non so se ne vale ancora la pena, ma Le posso dire che non sono stanco solo io ma è stanco il Popolo Italiano di subire questi soprusi da parte di chi ci dovrebbe rappresentare e tutelare.
Presidente, Lei ci ha chiesto più volte di fare sacrifici e noi lo stiamo facendo, ma faremmo a meno anche
# del sorriso da ebete di Fazio nella Tv pubblica in questo momento tragico
# di sapere che Zingaretti qualche giorno prima della pandemia si è aumentato lo stipendio da Presidente della Regione Lazio
# di sentire dalla Palombelli che in Lombardia ci sono più contagi perché lavorano di più
# di vedere i sorrisi ironici di Borrelli e Boccia che scherzano sulle mascherine
# di sapere che vengono fatti i Tamponi a tanti VIP solo perché hanno un mal di testa e poi tanta gente compresi medici ed infermieri vengono lasciati morire perché non ci sono i Tamponi da poter fare.
Presidente, ho un'ultima richiesta da farLe.
Per favore non ci chiedete più di "donare", ogni cinque minuti ci inondate di nuove realtà che hanno bisogno del nostro aiuto, ce lo fate dire da tanti personaggi dello sport e dello spettacolo, perché anche se volessimo farlo NON POSSIAMO. Le vorrei chiedere o suggerire di fare un Decreto in cui si stabilisce che tutti i politici indistintamente, per il periodo dell'emergenza percepiscano solo 1.000 euro di stipendio al mese e che la differenza vada donata a strutture ospedaliere, ma so che è solo un sogno.

Antonio Michele Cavallaro

(L’immagine in alto ritrae la “marcia nel deserto del sito archeologico di Cajamarquilla, Perù, con cui cominciò lo spettacolo senza spettatori in onore di Jerzy Grotowski. L’immagine è tratta dal bel libro “I Cinque continenti del teatro“, di Eugenio Barba e Nicola Savarese, Edizioni Pagina, 2017)