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Sybaris sito Unesco. Il pensiero dell'artista Enzo Palazzo

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enzo palazzo.jpgSipario pensiero - In riferimento al riconoscimento sito Unesco dell'area archeologica di Sibari.

SIBARI, insomma, è un’idea di perfezione. Beninteso, non è che sia stata Sibari a incarnare l’ideale greco della perfezione. Ma in base a tale idea che si sostituisce all’illogicità dell’organismo sociale attuale il potere animante della bellezza, la quale, se riscoperta, entra nell’organismo stesso con la stessa veemenza con la quale ne è stata estromessa e produce effetti tali da divenire specchio dell’uomo, della sua realtà e della sua vita quotidiana, del suo essere come unità vitale, non semplicemente biologica e incosciente. L’arte, allora, entra nella storia e risponde allo Zeitgeist con una funzione precisa: dar vita a opere che ridondino a beneficio di tutti, come oggetti di vita. Un nuovo Ulisse, insomma, prende per mano quello antico e insieme procedono verso l’avvenire. In – Ritorno a Sibari* – è presente l’imprinting, il segno che marca una forma di pensiero che è anche una sorta di manifesto, una regola ideale da canonizzare per l’avvenire. Ovviamente non si tratta del ritorno a un mondo perduto per sempre, ma a un mondo che, mutato il mutevole, potrebbe anche ripresentarsi simile. Non si tratta di celebrare il “miracolo greco” né tantomeno un “noi” per una pretesa identità coi Greci, ma di rifondare un nuovo sguardo e ricostruire un nuovo “noi” per guardare ai Greci, perché qualunque riflessione possiamo fare sulla civiltà e la cultura greca alla fine essa equivale a una riflessione su noi stessi e ci rivela qualcosa sulla nostra identità. Ed è anche un respiro antico, quello del mare di Sibari, che procede da lontano – dal tempo fascinoso della leggenda e del mito - fino a lambire i nostri piedi ogni volta che ci lasciamo andare al respiro, al vento dell’ondicina amica e ci assiepiamo su queste sponde del Mediterraneo.

E’ a questo mare che dobbiamo dedicare la nostra ricerca , perché è la nostra voce, la sua vastità, il suo imperturbabile equilibrio che letteralmente ci avvolge come l’onda che salta piano nell’impenetrabile pergamena del tempo e della storia. Un respiro che “cattura” noi tutti, nell’idea di un futuro che semplicemente anticipa un presente che è già accaduto: l’idea di un flusso, di un corso nel quale l’artista contemporaneo si specifica e procede in avanti con tutta l’infinita variazione dei fenomeni, è il recupero concettuale di un ambiente mentale, quello dell’antica Sibari, che insieme all’area dell’intera Italia Meridionale fu sostanzialmente il teatro di un fenomeno unico nella storia dell’Occidente, e ciò che venne rappresentato è ancora, nonostante tutto, la nostra civiltà. E se è vero che all’origine di questa civiltà, così come all’origine della creazione delle colonie, compresa quella di Sibari, ci fu l’affermazione di uno Spirito nuovo confortato si dalla tecnologia e dal sapere, ma sospinto da uno sguardo lungo, creativo capace di affrontare un viaggio tanto sterminato quanto illimitato era il territorio verso cui procedeva, l’utopia. Il messaggio è quello di affidare all’arte, magari anche solo ridisegnando con una cifra di contemporaneità la forma e il simbolo di un nome, il compito di trasferire al futuro, per le nuove generazioni, le medesime istanze di giustizia, benessere e libertà che il termine Sybaris seppe diffondere.

Scenografo – Artista visivo Enzo Palazzo

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