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Cassano: All'interrogazione parlamentare si risponde con una querela!

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comune-cassano-ionio.jpgDa un'ennesima conferenza stampa indetta dal Sindaco apprendiamo che si è provveduto a denunciare il sen.Morra.  Eccovi una breve considerazione personale sul fatto. Nel seguito troverete anche il resoconto inviatoci dall'Ufficio Stampa del Comune:

A Cassano siamo alle solite! Il sindaco non ci sta a essere messo sotto accusa da chicchessia, figuriamoci da un senatore del Movimento Cinque Stelle.  Quando venimmo tutti a conoscenza dell’interrogazione parlamentare che il sen. Morra presentò a Roma chiedendo la destituzione dell’Amministrazione Comunale e del sindaco, rimanemmo sorpresi. Nella campagna elettorale da poco conclusa gli avversari politici dell’attuale sindaco avevano quà e là sollevato qualche dubbio sulla correttezza degli atti amministrativi del triennio precedente, ma si trattava per lo più di voci dimesse, sussurate, flautate, niente che potesse far presagire la “grancassa” scatenata dalle accuse del Morra. Sull’argomento a suo tempo avevo scritto il mio parere e non voglio ripetermi, (chi lo desidera vada su questo link e lo trova), in coda a quella mia nota si può leggere l’intero testo dell’interrogazione del senatore, firmata anche da altri parlamentari tra cui, ricordiamocelo, anche il vice-presidente della Commissione Antimafia Luigi Gaetti (mica scartine).

Ieri il sindaco, chiamato direttamente in causa da Morra, va alla procura della Repubblica di Castrovillari e denuncia per diffamazione l’estensore e lo fa insieme ad alcuni consiglieri comunali, anch’essi ritenutisi offesi. Ci sta! Certo, perché no? E che diamine siamo in uno stato libero. Morra però ha il “diritto/dovere” di chiedere una verifica sui fatti che ha enunciato, in primis in qualità di parlamentare, è una delle sue prerogative imprescindibili, e poi anche come semplice cittadino.

Dove sta la differenza? Appunto che come senatore gode di alcune prerogative costituzionali ed ha diritto ad una risposta sui fatti sottoposti all’esame del governo senza se e senza ma. Come cittadino un’azione similare si configura in una maniera assolutamente diversa e certamente non ha gli stessi risultati che può ottenere un’iniziativa parlamentare.

Sui fatti esposti dal sen. Morra, mi affido totalmente all’istruttoria del governo, alle decisioni che quest’ultimo intenderà assumere. Quello che proprio non mi va giù è questo volersi far scudo della cittadinanza tutta che dovrebbe, sempre secondo il sindaco, sentirsi offesa ed umiliata.

No, non ci siamo sig. sindaco, non so cosa pensino gli altri cittadini per bene di Cassano, per quel che mi riguarda, in quanto cittadino residente in questo comune, non mi sento offeso per niente, perché su quell’atto senatoriale sono indicate precise personalità, non c’è il mio nome e neanche quello delle migliaia di elettori cassanesi, compresi quelli che hanno votato l’attuale amministrazione.

Si lasci stare la cittadinanza! Che la maggior parte sia sana e onesta lo sappiamo bene ed è grazie proprio a quella parte sana che, in qualche modo, questo paese riesce ancora ad andare avanti e non sia morto del tutto. L’A.C. pensi a distribuire “elemosine” ed incarichi inutili a destra e a manca, ma ricordi che, se dovesse arrivare la resa dei conti, di questa gente che ruota attorno al palazzo comunale non ne resterà alcuna.

Mi sia concessa un’altra breve osservazione: smettiamola con questo “prendere il largo”, lo so le preoccupazioni amministrative lasciano poco tempo per lo studio e la lettura, ma possibile che nessuno degli acculturati “suggeritori” del palazzo e consulenti vari non l’abbia notato? La frase “prendere il largo”,in questa vicenda purtroppo, è una metafora utilizzata per indicare i ricercati che sfuggono alla caccia dei poliziotti! E che diamine!

Antonio Michele Cavallaro

 

 COMUNE DI CASSANO IONIO  -         COMUNICATO   STAMPA

Si è tenuta nel salone di rappresentanza del Palazzo di Città, l’annunciata conferenza stampa, convocata d’urgenza, del sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, per informare gli operatori dell’informazione e quindi l’opinione pubblica, in merito alla querela presentata nella mattinata odierna presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti del Senatore del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, il quale in data 17 novembre dello scorso anno, aveva presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno, chiedendo la rimozione del sindaco, Gianni Papasso e lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. A tale riguardo, il sindaco Gianni, Papasso, il segretario generale, Antonio Fasanella e nove consiglieri di maggioranza:Alfano, Clausi, Giardini, Fasanella, Lonigro, Martucci, Salmena (ex consigliere ora assessore), Laurito, e Scarano, tutti a vario titolo chiamati in causa nella interrogazione parlamentare, assistiti dall’avvocato Franz Caruso, quale legale di fiducia, hanno sporto formale querela per diffamazione. Il primo cittadino, nella sua circostanziata esposizione dei fatti, peraltro riassunti nelle 24 pagine dell’atto di querela presentata, tra l’altro, così si è espresso : << Ci siamo recati davanti al Procuratore della Repubblica di Castrovillari, perché ci siamo sentiti accusati ingiustamente dal senatore Morra. Abbiamo, pertanto, provveduto ad esercitare il diritto di difenderci e autotutelarci. Un diritto esteso alla città di Cassano All’Ionio, la cui immagine è stata gettata nel fango senza motivo. Con forza, ha evidenziato, rimandiamo al mittente le accuse e rinnoviamo al Sen. Morra, l’invito a venire a Cassano sia per verificare tutti gli atti che ritiene, che per rendersi conto di quanto è bella la nostra cittadina e di quanto è laboriosa e onesta la nostra comunità. Chiediamo a Morra, ha aggiunto, di rinunciare alla sua immunità parlamentare e mettersi alla pari di noi altri, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, poiché le illazioni da lui mosse, nella fattispecie, sono molto gravi. Io stesso, ha affermato, inoltre, il sindaco Papasso, nelle sedi competenti, ho reiteratamente invocato la venuta al comune di Cassano della Commissione di Accesso agli Atti, al fine di dimostrare a tutti che non abbiamo nulla da temere e da nascondere. Anche se, in merito, ritengo, ha rimarcato Papasso, che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno perché la nostra coscienza, che è il primo tribunale, è limpida>>. Papasso, tra l’altro, ha anche riferito la possibilità di costituzione di parte civile. Nel corso del suo dire, il sindaco, ha manifestato, inoltre, il suo rammarico e dispiacere, mettendo in risalto che sin dall’atto dell’insediamento dell’amministrazione locale, si sono registrati un susseguirsi di atti violenti all’indirizzo della stessa, finalizzati a deligittimare persone e la stessa istituzione. Cassano, ha ribadito Gianni Papasso, è una comunità bella e laboriosa e che come tutto il resto del Paese sta facendo i conti con la crisi in atto e di riflesso con il disagio sociale. Per quanto ci riguarda, ha concluso, vogliamo lavorare per risolvere i problemi della nostra gente, per garantire ai nostri figli un futuro migliore e permettere alla comunità di prendere il largo.

Lì, 15.02.2017                 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni