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Calabria (poesia)

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piana di sibari.jpgIl giardino di madre natura

È fra il mare Jonio ed il Tirreno.

Terra fertile e soleggiata,

con : parchi, monti, colline, fiumi e laghi,

formano un paesaggio suggestivo.

Il Pollino gli fa da corona,

lo stretto di Messina è il suo confine.

La corruzione ed il malaffare

Hanno distrutto il rigoglioso giardino.

Tutto è inquinato:

aria, mare, fiumi, terra, uomini.

Le radici succhiano linfa letale,

dai rami rinsecchiti, le foglie ingiallite

al soffio del vento, abbandonano il ramo.

I CALABRESI!

Un popolo oppresso, senza orgoglio,

smunto,debole, impotente, dominato, asservito.

I vecchi !

Con tedia rassegnazione aspettano …

I politici !

Scialacquano con promesse menzognere.

Mafie e Lobby!

Spadroneggiano alla luce del tiepido sole.

I giovani!

Brancolano affannosi nella buia foresta,

alla ricerca della loro Itaca.

           Luigi Visciglia