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Noterelle musicali per il 26 Maggio

cabezon.jpgIl 26 maggio ci fa ricordare alcuni fatti e personaggi della musica noti e meno noti, ma tutti con una loro connotazione precisa nell'ampio panorama della composizione e dell'esecuzione musicali che hanno avuto il loro sviluppo eccezionale in soli 600 anni circa. Iniziamo la nostra carrellata con lo spagnolo Antonio de Cabezon (nella foto) vissuto nel XVI sec, del quale vi consiglio l'ascolto di un suo brano eseguito magistralmente con un organo d'epoca. Si prosegue con il ricordo della fondazione dell'Accademia Filarmonica di Bologna, per finire con il compleanno di uno dei compositori viventi italiani tra i più conosciuti a livello universale. Buona LETTURA e BUONA MUSICA a tutti.

Voglio aggiungere un pensiero del poeta tedesco-americano Charles Bukowsky vissuto nello scorso secolo che calza a pennello con il concetto che ho e che, sono sicuro, avete anche voi dell'importanza della BUONA musica: "Pensate a tutte le persone che in vita loro non hanno mai sentito musica decente. Non c'é da meravigliarsi che le loro facce cadano a pezzi, non c'é da meravigliarsi che uccidano senza pensarci, non c'é da meravigliarsi che non abbiano cuore". (A.M.Cavallaro)

Il 26 maggio del 1566 moriva il compositore spagnolo Antonio de Cabezón (1510-1566). Cieco probabilmente dalla nascita entrò a 16 anni al servizio dell'imperatrice Isabella e di Carlo V. In seguito, dal 1548 alla morte, fu al servizio di Filippo II al cui seguito viaggiò molto venendo a contatto con le principali scuole musicali europee. Per la tendenza al monotematismo dei suoi tientos, che vanno considerati tra le forme anticipatrici della fuga, e per l'intensa religiosità della sua musica è stato definito da alcuni "il Bach spagnolo".

26 Maggio 1666: Fondazione dell'Accademia Filarmonica di Bologna in casa del conte Vincenzo Maria Carrati. L'Accademia Filarmonica di Bologna è una istituzione musicale fondata con l'intenzione di raccogliere musicisti «acciò havere filo et unione da non disunirsi e rendere buon suono». Fu scelto come patrono dell'associazione Sant'Antonio di Padova, e come stemma un organo ed il motto "Unitate melos". L'Accademia acquisì presto un grande prestigio in tutta Europa; essere ammessi a farne parte era un titolo ambitissimo da molti musicisti. Una conferma di ciò la si legge nella rispettosa richiesta del compositore veneziano Benedetto Marcello che, presentando una sua composizione chiese di « [...] farla vedere a questi virtuosi Maestri Accademici perché si compiacciano compatirla e riceverla in dono, se mi accettano loro benché inutile compositore. [...] tutte queste cose ho detto per mia quiete, e s'intende tutte sottomesse ai riflessi dei Signori accademici, i quali prego a volermi amorosamente correggere». L'Accademia aveva il potere di autorizzare i maestri di cappella alla professione, controllando di fatto l'attività musicale nelle chiese bolognesi (privilegio fino ad allora concesso dal Papa solo ai Musici di S. Cecilia a Roma). Fra le personalità che furono aggregate all'Accademia citiamo Giovanni Paolo Colonna (tra i soci fondatori nel 1666), Giuseppe Torelli (1684), Carlo Broschi, detto il Farinelli (1730), Giovanni Battista Martini (1758) e André Ernest Modeste Grétry (1765). Anche il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart nel 1770 fu aggregato all'Accademia. Nei secoli successivi numerosi altri artisti sono stati aggregati o hanno avuto forti relazioni con l'Accademia, ad esempio: Gioachino Rossini (1826), Giacomo Puccini (1899), Giuseppe Verdi (1868), Richard Wagner (1876), Arrigo Boito, Jules Massenet, Camille Saint-Saëns, John Field, Franz Liszt, Johannes Brahms, Anton Rubinstein, Ferruccio Busoni, Ottorino Respighi e Gustav Leonhardt.
Auguri al pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano Nicola Piovani che compie 74 anni. È nato a Roma il 26 maggio del 1946. Noto autore di colonne sonore, ha lavorato con alcuni dei maggiori registi del cinema italiano, vincendo il premio Oscar per le musiche del film La vita è bella.
 
a cura di Luigi Maffeo
 
 
 
 
 

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