Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Un'artista a 360°, Maria CREDIDIO

Stampa

Spesmaria credidio.jpgso accade nella nostra Regione che talenti, soprattutto in campo artistico, rimangano nell’ombra o comunque non vengano sufficientemente considerati, mentre altrove il loro talento è largamente riconosciuto. E’ il caso di Maria CREDIDIO di Terranova da Sibari. Dopo aver completato gli studi artistici nel 1978 è stata da subito attiva in numerosi ambiti disciplinari, è stata tra i fautori di quell'avanguardia calabrese che ha permesso lo sviluppo attuale delle numerose realtà vicine al linguaggio dell'arte contemporanea. Nel 2001 fonda la Biennale "Magna Grecia", ed è stata onorificiata per meriti professionali dal Presidente della Repubblica Napolitano nel 2007. Sulle sue peculiarità artistiche hanno scritto critici importanti come Paolo Levi, Boris Brollo, Philippe Daverio, Tonino Sicoli, Luigi Tallarico, Nicola Micieli, Mario Verre, Matilde Tortora, Paolo Aita, Enzo Le Pera, Giorgio Di Genova, Gianluca Covelli, Ghislain Mayaud, Rocco Zani.
"Maria Credidio ha proceduto a ridurre all’essenza delle figure primarie le componenti morfologiche della partitura: il segno e la cifra grafica, la linea e gli impalcati lineari, il piano e le sue articolazioni e modulazioni spaziali, i volumi esplicati in impianti tridimensionali architettonici. Si tratta, insomma, d’una originale rivisitazione della metrica astratto-concreta, assunta assegnando una funzione centrale e dirimente, vera e propria cifra identitaria del lavoro, allo spazio interno e inclusivo ovvero strutturale dell’opera e a quello esterno estensivo e relazionale che collega e contestualizza l’opera nell’ambiente segnato e abitato da altre opere e, in proiezione, ipotizza ulteriori ideali connessioni nello sviluppo cosmico dello spazio di fatto edificato, stazione dopo stazione, dagli avamposti satellitari umani sulla frontiera celeste...."
D’altronde la partecipazione ad importanti rassegne italiane ed europee nonché l’esposizione di sue opere in gallerie private e istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive, dimostrano quanto la sua arte sia apprezzata. Ricordiamo, tra l’altro, la sua partecipazione alla Fiera d'Arte Internazionale ARTEXPO di New York , lala Fiera d'Arte Contemporanea di Copenhagen, e alla Biennale Internazionale di Venezia. Le sue opere si trovano presso importanti collezioni di centri d’arte e musei, ne citiamo solo alcuni: MAON Museo d'Arte dell'Otto e Novecento Rende (CS), MAC Museo d'Arte Contemporanea di Gibellina (TP), Museo Civico di Taverna (CZ), Museo MO.C.A Montecatini Terme (PT), Museo LIMEN Vibo Valentia, Museo MACA d'Arte Contemporanea Acri (CS), Museo Mide-Ciant di Cuenca di Berja-Almeria(SPAGNA), Collezione Spazio Thetis-Arsenale di Venezia, Collezione d’Arte contemporanea Bancartis, BCC-Rende, Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea Bancart'e, BCC-Livorno, oltre che in diverse collezioni private. L'artista Maria Credidio è annoverata nel catalogo d' Arte Moderna dal Secondo dopoguerra ad oggi n.38 editoriale Giorgio Mondadori.Tante le riviste d'Arte nelle quali viene recensito il suo lavoro: Arte Mondadori, Artetribune, Flash Art, Rivista Segno, Juliet Art Magazine, e molte altre ancora. Nel 2001 dopo la tragedia dell'11 settembre, Credidio realizza un'istallazione dal titolo "Aquiloni da Kabul a New York", per un progetto di Pace nella 34° strada del quartiere Manhattan a New York.

Ci aspettiamo che quanto prima si possa godere anche noi di una sua mostra nel territorio della Sibaritide.

Antonio Michele Cavallaro