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Castrovillari: "Un caffè con Eduardo" all'alberghiero "K.WOJTILA"

caffe eduardo.jpgManifestazione conclusiva del progetto "Lettura Calabria" all’IPSEOA di Castrovillari

Si è svolto nei giorni scorsi presso l'IPSEOA K. Wojtyla di Castrovillari, da quest’anno sotto la guida della Dirigente scolastica, dott.ssa Immacolata Cosentino, la manifestazione conclusiva del progetto lettura Calabria con una pièce teatrale dal titolo "Un caffè con Eduardo". Il progetto curato dal prof. Luigi Blotta e coordinato dall’Associazione Lo Studio di Francesco di Morano Calabro ha visto il coinvolgimento delle classi II B, IV C, V A, V D e di un gruppo di studenti del Convitto annesso all’Istituto. Scopo del progetto è stato quello di avvicinare i ragazzi ai libri per condurli ad una lettura spontanea e divertente con la consapevolezza della sua funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità espressive. I ragazzi, seguiti dai docenti Graziella Gentile, Mariella Rosito, Laura De Vita, Maria Giuseppina Arcieri, Chisela Angela Perri e Michele Messina, hanno avuto la possibilità di svolgere una serie di attività, dalla lettura in classe, con analisi e commento dei testi, alla lettura itinerante attraverso i vicoli e le strade della città, dalla visita della biblioteca civica “U. Caldora” per finire alla narrazione e trascrizione di pensieri dei vari autori nell’ambito di una iniziativa legata alla tutela dell’ambiente “Non ti scordar di me” - Operazione Scuole Pulite. Gli studenti tramite la lettura dei libri “Banchetto di nozze” di Carmine Abate, “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia, “Su due piedi. Camminando per un mese attraverso la Calabria” di Giuliano Santoro, “Fine pasto” di Vito Teti, “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol e “L’amico ritrovato” di Frederich Uhlman, hanno affrontato una serie di tematiche quali l’amicizia e la guerra, l’inclusione e la disabilità, il tema del viaggio e quello legato al cibo e all’alimentazione. Proprio quest’ultimo tema, sviluppato in modo particolare con il libro “Si cucine cumme vogli‘ i” di Isabella Quarantotti De Filippo, moglie di Eduardo, ha offerto l’opportunità di scrivere un testo teatrale per la manifestazione conclusiva del progetto. Nell’opera di drammatizzazione i ragazzi hanno portato in scena alcuni brani gastronomici tratti dal libro e dalle commedie del grande drammaturgo napoletano rappresentando momenti di vita quotidiana della Napoli di inizio Novecento. Tanta l’emozione da parte dei ragazzi resa ancora più grande dalla lettura interpretativa in dialetto napoletano di Francesca Martino, studentessa del serale, dalla coreografia di danza curata dalla prof.ssa Francesca Ramundo e dai suggestivi intermezzi musicali interpretati da Caterina Rubino. ipsoa wojtila.jpgNon sono mancati, i riferimenti alle ricette più particolari della cucina povera partenopea come la descrizione degli “spaghetti ‘a vongole fujute”, della “frittata ca’ cipolla”, e alla preparazione del caffè napoletano superbamente spiegato in tutte le fasi dallo stesso Eduardo attraverso un video tratto dalla commedia "Questi fantasmi". Tutti i momenti della manifestazione sono stati accompagnati dalla proiezione di immagini, video, testi, musiche predisposti e organizzati in maniera magistrale dalla prof.ssa Anna Maria Rubino. Molto suggestiva, inoltre, la preparazione in sala del ragù napoletano realizzato dai ragazzi di enogastronomia sotto la sapiente guida del prof. Mario De Cristofaro, e dal servizio del caffè, portato in scena nella classica macchinetta napoletana dai ragazzi di sala e vendita sotto l’accurata guida del prof. Angelo Canonico. Il tutto si è concluso con un piccolo buffet che ha fatto rivivere la classica colazione partenopea con il buon caffè e le immancabili sfogliatelle e zeppole, preparate magnificamente dai ragazzi di enogastronomia guidati dal prof. Roberto De Luca. L’evento ha interessato non solo le classi direttamente coinvolte nel progetto, ma anche una rappresentanza di studenti di tutte le classi dell'Istituto che hanno partecipato con curiosità e attenzione alle varie fasi della rappresentazione.

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