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Cassano. 184mila €uro per famiglie in difficoltà, come distribuirli?

Guidi Marco.jpgConvocata dal presidente, Marco Guidi  (nella foto), la III^ Commissione Consiliare “Per gli affari sociali, culturali e per il turismo, sport e tempo libero”, allargata alle principali associazioni che operano in campo socio-assistenziale sul territorio comunale e alle rappresentanze sindacali, si è riunita nel salone di rappresentanza del Palazzo di Città di Cassano per discutere e determinarsi sulla recente Ordinanza del Capo della Protezione Civile che ha assegnato al Comune di Cassano un contributo di circa €. 184.000 per misure di solidarietà alimentare (acquisto di buoni spesa per generi alimentari o acquisto diretto di generi alimentari o prodotti di prima necessità) da destinare ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica del COVID-19 e tra quelli in stato di bisogno per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali.

La riunione dell’organismo, che ha funzione consultiva, nei giorni scorsi era stata richiesta dai gruppi consiliari di opposizione. L’iniziativa istituzionale, è stata finalizzata, a fare il punto della particolare situazione di emergenza che si sta vivendo a livello globale, con particolare riferimento alla situazione locale, dove il disagio sociale si manifesta quotidianamente sempre con maggiore vigore, nonché per raccogliere suggerimenti dai convenuti che si sono confrontati con i criteri che l’Ufficio dei Servizi Sociali dell’ente, per come previsto dall’ordinanza della Protezione Civile, dovrà adottare ai fini della individuazione della platea dei destinatari degli aiuti. Ai lavori, per la commissione sono stati presenti i consiglieri Sara Russo, Luigi Malomo, Natalya Franzese, Fabio Civale e Giuseppe Praino.

Presenti anche il sindaco Papasso, la giunta comunale e il presidente dell’assise civica Lino Nataristefano. Al termine della disamina della questione che ha fatto registrare gli apporti del sindaco Papasso e degli intervenuti, i consiglieri presenti hanno espresso parere favorevole convenendo di accogliere i contenuti del competente ufficio dei servizi sociali relativi ai criteri da adottare nell’erogazione dei voucher destinati al sostegno del disagio sociale derivante dall’emergenza Covid-19.

Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni

 

Nostre considerazioni sulla distribuzione degli aiuti governativi:

Noi pensiamo che i problemi più urgenti che hanno le famiglie a basso reddito o addirittura reddito quasi inesistente sono le maledette bollette, luce e gas prima di tutto, provvedere al pagamento di queste sarebbe cosa utilissima, ma facendolo in modo diretto.

Non sarebbe opportuno, secondo noi, distribuire danaro contante, nel caso di anziani non si è mai sicuri che questi soldi possano veramente essere utilizzati dai beneficiari per le bollette o altro necessario; spesso nipoti, figli, parenti vari approfittano dei nonni, dei genitori per ben altri scopi che non sono spesso e volentieri collimanti con le spese di prima necessità.

Le organizzazioni di volontariato che si potranno coinvolgere dovrebbero farsi carico delle esigenze di chi ha veramente bisogno e rispondere in modo diretto alle loro richieste, fungendo da punto di riferimento dove poter presentare le richieste di aiuto, sempre in collaborazione stretta con gli uffici dei servizi sociali locali.

Anche per i generi alimentari non siamo d’accordo con la distribuzione di pacchi preparati in modo arbitrario, abbiamo notato, nel comune di Cassano, che molto spesso alcuni contenuti dei pacchi sono stati poi buttati nei rifiuti. Parliamo di pasta di infimo livello di qualità, biscotti ed altro che probabilmente non erano graditi dai beneficiari. Quindi sarebbe meglio creare un banco di distribuzione che potrebbe funzionare alla stessa stregua di un negozio di alimentarista vecchia maniera, dove gli utenti aventi diritto chiedono quello di cui hanno bisogno in base ad una lista di prodotti che viene esposta nello stesso locale o divulgata tramite volantini o altro. In questo modo riteniamo si possa venire veramente incontro alle necessità primarie di chi ne ha bisogno.

Spesso si vedono casi di emergenza per famiglie con bambini dove i genitori hanno grosse difficoltà ad acquistare i prodotti che oggi sono basilari per poter allevare in modo igienico e moderno i propri piccoli, pensiamo, per esempio, al costo spropositato dei pannolini, di alcuni prodotti per l’allattamento artificiale laddove non sia possibile avere il latte materno, prodotti omogeneizzati, e non ultimi medicinali che purtroppo non sono previsti tra quelli da poter avere gratuitamente in farmacia anche se corredati da ricetta medica.

Comprendiamo che sarebbe molto più facile fare una distribuzione di danaro ma siamo sicuri che questo non porterebbe i benefici che in questo momento sono urgenti soprattutto agli anziani e alle famiglie numerose o in stato di indigenza.

Quanto sopra sempre nel rispetto dei dettami dei Decreti governativi.

Naturalmente questi sono suggerimenti che vengono da chi non fa parte di associazioni di vario tipo, ma vive il disagio in prima persona e quindi sappiamo che saranno tenute in nessun conto.

(La redazione)

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