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Ponte di Longobucco e Sanità, problemi di Calabria

ponte longobucco.jpgEmergenze calabresi messe in evidenza dai politici calabresi del M5S a Montecitorio e al Consiglio regionale calabrese

Baldino – Al Ministero dell'Istruzione e del Merito – Per sapere – premesso che:

Longobucco è un Comune del Parco nazionale della Sila situato a 784 metri d’altitudine in provincia di Cosenza, recentemente scosso dal tragico crollo, avvenuto a seguito della piena del fiume Trionto il 3 maggio u.s., del viadotto Ortiano 2, lungo la strada Mirto Crosia-Longobucco, meglio nota come strada Sila-mare, infrastruttura strategica per il territorio e fondamentale per un collegamento moderno e sicuro tra i comuni interni e le zone costiere;

l’unica arteria di collegamento attualmente a disposizione dei longobucchesi, la strada statale 177, presenta segni di cedimenti e smottamenti ed è stata anche recentemente interessata da temporanee chiusure al transito a causa dei eventi franosi, tale condizione determina di fatto e senza prospettive di tempo l’isolamento del comune montano;

il 12 maggio u.s., con una nota prot. N. 0003012, il dirigente scolastico preposto presso l’Istituto Comprensivo Statale di Longobucco, ha comunicato ai genitori degli alunni iscritti alla classe prima dell’IPSIA di Longobucco, l’invito a iscrivere i propri figli presso altre istituzioni scolastiche della provincia, per effetto di una nota ricevuta dall’ufficio scolastico provinciale di Cosenza prot. N. 5141 del 3 maggio 2023, che non avrebbe concesso l’autorizzazione per la classe prima presso il predetto istituto per l’anno scolastico 2023/2024;

secondo le interlocuzioni intercorse per le vie brevi tra la scrivente e l’ufficio scolastico provinciale di Cosenza, tanto sarebbe da addebitarsi al numero degli studenti iscritti alla classe prima, considerato esiguo, una quantità di iscritti non inferiore a quella degli anni precedenti;

la predetta classe annovera tra gli iscritti dodici studenti e studentesse, di cui due affetti da grave disabilità;

trattasi di un istituto scolastico situato in zona disagiata in quanto comune montano, soggetto pertanto a deroghe sui requisiti dimensionali legati al numero di alunni iscritti, come prescritto dal D.P.R 20 marzo 2009 n.81;

la mancata autorizzazione alla formazione della classe prima dell’Istituto Professionale in questione costringerebbe gli alunni ad iscriversi presso altri istituti situati al di fuori del Comune di Longobucco, con i conseguenti disagi che ne deriverebbero dato lo stato di sostanziale isolamento in cui versa il territorio, con particolare riferimento agli studenti affetti da grave disabilità motoria;

per le famiglie degli studenti e delle studentesse coinvolti si tratterebbe di una grave compromissione del diritto all’istruzione costituzionalmente garantito;

tale situazione potrebbe avere quali conseguenze l’abbandono scolastico, che in Calabria si è attestato a quota 14% per l’anno 2021, ben oltre la media nazionale o, nella migliore delle ipotesi, l’ulteriore spopolamento di uno dei più antichi centri della Calabria;

come traspare da articoli stampa gli stessi genitori hanno minacciato di non iscrivere a scuola i figli;

se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere per scongiurare la soppressione della classe prima dell’IPSIA di Longobucco, garantendo il diritto all’istruzione degli studenti longobucchesi oggi coinvolti in un isolamento di fatto della loro comunità, scongiurando al tempo stesso lo spopolamento del centro abitato, già soggetto al fenomeno del calo demografico, oppure l’abbandono scolastico determinante un’ulteriore diminuzione degli studenti.

Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio

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calabria sanita.jpgSanità, Tavernise (M5S): “Agenas continua a bocciare la sanità calabrese. Dalla politica regionale nessun cambio di rotta all'orizzonte”

REGGIO CALABRIA – Nei meandri degli annunci regionali che si vorrebbero rivoluzionari da un anno e mezzo a questa parte, nella sanità calabrese l’unico elemento nuovo è l’arrivo di qualche decina di medici cubani che danno respiro a pochi ospedali calabresi mentre resta in sofferenza tutta la sanità regionale. Il report dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha analizzato le performance degli ospedali in tutto il Paese dimostrano infatti che le scelte politiche regionali calabresi erano e continuano a rivelarsi sbagliate condizionando l’efficacia del servizio sanitario regionale.

I grandi ospedali calabresi sono da bollino rosso e questo va ricondotto anche alle scarse performance degli ospedali spoke. Fatte salve alcune realtà virtuose, eccellenze in un contesto abbastanza difficile, le criticità restano e non si riescono a risolvere. La Calabria, dunque, continua a pagare lo scotto di strategie miopi. Le scelte del governo regionale, come la costituzione di Azienda Zero, che di fatto sta bloccando la nostra sanità, non migliorano la situazione. Si continua così a rincorrere i provvedimenti contenuti nel Decreto Calabria, che significa prolungare il commissariamento della sanità senza per questo cercare in qualche modo di superare le anomalie che contraddistinguono il settore. Penso ad esempio, al caso dei medici imboscati, i cui dati sono disconosciuti dalle stesse aziende sanitarie, pur trattandosi di un fenomeno diffuso e altamente penalizzante. Viviamo di paradossi. Mancano i medici in Calabria però risultano assunti in misura sufficiente. Viene da chiedersi perché la politica regionale resti in silenzio davanti al fenomeno del personale sanitario rifugiato dietro una scrivania piuttosto che assistere i pazienti?

Anche con riferimento alla medicina territoriale l’impressione è che a parte creare scatole vuote la regione non sia impegnata nella costruzione di un sistema virtuoso. Ci resta l’impiego dei medici cubani. La politica regionale si conferma senza visione per il futuro e sorda alle proposte dell’opposizione. Davanti a noi nessun cambio di rotta.

Davide Tavernise

Consigliere regionale Calabria - XII legislatura

Presidente del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle

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