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Lina Cavalieri, considerata dal D'Annunzio "Venere in terra"

lina cavalieri.jpgIl 7 febbraio del 1944 moriva il soprano e attrice cinematografica italiana Lina Cavalieri (1874-1944). Donna di eccezionale bellezza (nella foto ammiriamo quanto era bella e sensuale) iniziò la sua carriera come cantante di caffè concerto debuttando nella lirica a Napoli (1900) nella Bohéme di G.Puccini. I suoi mezzi vocali erano piuttosto limitati ma al pubblico interessava più vederla che udirla, data la stupefacente bellezza. Morì il 7 febbraio del 1944 nella sua villa di Fiesole (Firenze) durante un bombardamento aereo alleato. La vita di Lina Cavalieri fu rievocata da Gina Lollobrigida nel film La donna più bella del mondo (1955).

Una donna di umili origini di padre marchigiano e madre viterbese che nel periodo della Bell'Epoque fece molto parlare di se per la sua avvenenza ma anche per il modo di calcare la scena, che riempiva totalmente con la sua sola presenza. La famiglia si trasferì a Napoli dove da giovanissima svolse diversi lavori che svolgeva cantando con la sua voce bella ed armoniosa tanto che la madre decise di farle studiare canto e con grandi sacrifici l'affidò al maestro A.Molfetta, che se ne innamorò. Da quel primo grande amore a solo 17 anni partorì il suo primo e unico figlio. Anche se aveva una bella voce da soprano, il suo successo lo ebbe nei café chantant, cosa che la portò in giro in tutta Europa, con le sue canzoni. Il fulgore della sua carriera lo raggiunse a Parigi quando si esibì alle Folies Bérgères accompagnata da un'orchestra di sole donne, un autentico primato.

Si favoleggia che ebbe più di 800 proposte di matrimonio, nonostante le sue origini modeste, aveva il portamento e i modi della gran dama. Gabriele d'Annunzio le dedicò una copia del romanzo Il piacere (1899) definendola la massima testimonianza di Venere in Terra.

Ascoltela in una delle prime registrazioni

 

 

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