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22 Maggio in comune con Manzoni, Wagner, Hugo

manzoni.jpgIl 22 maggio del 1873 moriva a Milano lo scrittore, poeta e drammaturgo italiano Alessandro Manzoni (1785-1873). Immortale romanziere, noto per il capolavoro I PROMESSI SPOSI, Manzoni trovò posto anche nella storia della musica. Nel 1874, infatti, in occasione del primo anniversario della sua morte, Giuseppe Verdi diresse personalmente nella chiesa di San Marco a Milano la sua Messa di Requiem, composta per onorarne la memoria. Verdi ebbe infatti sempre un'enorme stima e considerazione del poeta e scrittore milanese. 

Il 22 maggio del 1813 nasceva a Lipsia il compositore tedesco Richard Wagner (1813-1883). L'opera di Wagner costituisce una delle massime espressioni del romanticismo tedesco; per la sua ricchezza e complessità essa costituisce la titanica sintesi di un'intera epoca. Le opere giovanili di Wagner, sino a Rienzi compreso, indicano chiaramente modelli tedeschi, italiani e francesi. Il vascello fantasma, primo capolavoro wagneriano, prefigura un metodo compositivo basato sullo sviluppo sistematico dei motivi; in Tannhäuser la divisione in numeri chiusi (arie, duetti ecc.) lascia il posto a scene di ampio respiro. Lohengrin, a sua volta, è caratterizzato da quel flusso continuo della corrente melodica che diverrà una nota distintiva dei capolavori della maturità. Nell'Oro del Reno, nella Walkiria e nei primi due atti del Sigfrido Wagner ha ormai elaborato i fondamenti della sua nuova concezione operistica: la cosiddetta “melodia infinita” che infrange i tradizionali schemi costruttivi del melodramma italiano e francese. Con Tristano e Isotta introduce attraverso il cromatismo il germe della dissoluzione tonale nella tradizione musicale europea, ponendosi come precursore del processo che sarebbe poi culminato nella nuova scuola viennese. D'altra parte, con i Maestri cantori di Norimberga, Wagner elevava un grande monumento all'arte musicale tedesca e in particolare alla tecnica contrappuntistica bachiana.

IRichard_Wagner.jpgl compimento del ciclo dell'Anello del Nibelungo costituisce un culmine delle premesse stilistiche precedenti, sottolinea il principio della profonda unità di parola, musica e gesto nella generale concezione del dramma totale. Parsifal, infine, costituisce una sorta di distaccata declinazione dei fondamentali aspetti di stile e di gusto di Wagner. L'influenza che ebbe la sua opera fu enorme; mentre egli non ebbe seguaci ma semplici epigoni, aspetti della sua esperienza estetica ebbero enorme peso su grandi personalità musicali quali A. Bruckner, G. Mahler, H. Wolf, R. Strauss e sullo stesso A. Schönberg. Oltre alla gigantesca opera musicale si contraddistinse per un'imponente produzione letteraria. Essa comprende, oltre ai libretti delle opere, sintesi delle visioni teoriche di Wagner. Delle 14 opere da lui composte solamente 10 (Dall'Olandese volante in poi) riteneva fossero degne di essere rappresentate a Bayreuth, il suo "Tempio Musicale", che fu inaugurato il 13 agosto del 1873 con l'esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven diretta dallo stesso Wagner. L'inaugurazione coincise anche con la prima rappresentazione assoluta della Tetralogia (L'anello del Nibelungo) dal 13 al 17 agosto. 

 

Victor_Hugo_1.jpgIl 22 maggio del 1885 moriva lo scrittore, poeta e drammaturgo francese Victor Hugo (1802-1885), considerato il padre del Romanticismo in Francia. Due opere di Giuseppe Verdi sono ispirate ad altrettanti drammi di Victor Hugo: Hernani (1830), da cui l'opera Ernani (1844) su libretto di Francesco Maria Piave e Le Roi s'amuse (1832), da cui l'opera Rigoletto sempre su libretto di Francesco Maria Piave. Anche il libretto dell'opera La Gioconda scritto da Arrigo Boito (con lo pseudonimo di Tobia Gorrio) per Amilcare Ponchielli è tratto dal dramma di Victor Hugo Angelo, tyran de Padoue  (1835). Altra opera rilevante tratta da un dramma di Victor Hugo è la Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti.

a cura di Luigi Maffeo

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