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Cultura Musicale. Umberto GIORDANO

umberto-giordano.jpgIl 28 agosto del 1867 nasceva a Foggia il compositore italiano Umberto Giordano (1867-1948). Importante esponente del verismo italiano compose dodici opere; i due lavori rimasti stabilmente in repertorio sono Andrea Chénier (1896) e Fedora (1898).

Studiò a Napoli con P. Serrao, G. Martucci e M.E. Bossi ottenendo il suo primo successo in campo operistico con Mala vita (poi rielaborata col titolo Il voto), opera decisamente improntata al gusto verista, rappresentata a Roma nel 1892. Il temperamento esuberante e sanguigno di Giordano si sfoga liberamente nelle prime opere, concedendosi all'enfasi e allo spiegamento melodico con risultati non privi di spontanea eloquenza, di suggestiva ed efficace immediatezza.      Non v'è dubbio che da questo punto di vista Andrea Chenier e Fedora rimangono le opere più significative, anche se lo sforzo compiuto dal compositore per rinnovare il proprio gusto porta, nel Mese mariano (1910) e soprattutto in Madame Sans-Gêne (1915) e ne Il re (1929) a risultati apprezzabili per la cura dello strumentale e l'efficace taglio teatrale. Dopo il 1929 la produzione di Giordano cessò quasi completamente poiché il gusto verista del quale egli condivideva i tratti più evidenti era ormai superato. Al di fuori della produzione teatrale non ha composto che poche liriche, pezzi per pianoforte e poco altro. 

Cari amici amanti della Musica (il maiuscolo non è un caso) ascoltate il magnifico intermezzo dell'opera "Fedora". Per me è una delle migliori musiche scritte da un compositore italiano. Questa melodia è stata composta nel 1898, ma oggi, nella nostra epoca, è così moderna. Giordano era un musicista fine e sensibile, e questo "intermezzo" ne è un chiaro esempio. Potremmo definirla  una canzone senza parole. Quando Giordano morì (nel 1948) questa musica fu suonata durante il suo funerale.

Non vi nascondo che ascoltando con gli occhi chiusi mi sono emozionato quasi alle lacrime.

a cura di Luigi Maffeo

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