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Sibari. Polemica sui dossi di Pantano Rotondo

PSI.jpgNon volevamo intervenire sulla questione dei dossi di Pantano Rotondo, però alcune “stolte” strumentalizzazioni ci inducono a farlo, soprattutto per fare emergere la verità dei fatti.

I cittadini di Pantano Rotondo hanno invocato, per lunghissimi anni, l’intervento dell’amministrazione comunale affinchè venisse garantita sicurezza e tranquillità a quella contrada.

Infatti, tanti sono stati gli incidenti, purtroppo alcuni anche mortali, che si sono registrati sulla strada provinciale Lauropoli / Sibari, in particolare sull’ultimo tratto che attraversa la contrada.

Mai nessuno ha rispettato e rispetta i limiti di velocità!

L’amministrazione Papasso ha avuto tantissimi contatti con l’amministrazione provinciale, ente proprietario dell’arteria stradale: sul posto sono stati eseguiti diversi sopralluogo con funzionari e con i rappresentanti politici che si sono alternati alla guida dell’ente, con l’assessore Ricetti con i presidenti Oliverio, Occhiuto, Iacucci.

Purtroppo, nonostante la piena disponibilità non si è mai raggiunto l’obiettivo della soluzione della problematica.

Il sindaco Papasso raggiunse un accordo con l’Ing. Francesco Basta, dirigente -responsabile pro-tempore del settore viabilità della provincia, che si è estrinsecato in una delibera assunta dalla giunta municipale di Cassano.

La delibera prevede che la strada rimanesse di proprietà provinciale mentre la gestione fosse a carico del comune, proprio per consentire al sindaco la regolamentazione della stessa.

A seguito dell’ennesimo incidente, in cui ha rischiato di perdere la vita una ragazzina che abita in una delle abitazioni della contrada e alla vibrata e giusta protesta dei residenti, il sindaco assumendosi tutte le responsabilità ha emesso un’ordinanza sperimentale, con la quale si disponeva la messa in sicurezza dell’arteria mediante il posizionamento di adeguati dossi.

Subito dopo ci furono diversi incontri con funzionari della provincia per addivenire a soluzioni, che avessero garantito la libera circolazione e la sicurezza delle persone residenti lungo la strada. Si era anche pensato di chiedere l’installazione di un sistema di rilevazione di velocità mediante il sistema tutor.

Nell’ultimo incontro che il sindaco Papasso, insieme al responsabile della polizia municipale, ha tenuto presso la provincia con i responsabili del settore viabilità, si era concordato di chiedere un incontro al Prefetto per addivenire ad una concreta definizione della problematica.

Subito dopo, inspiegabilmente, il capo cantoniere, non tenendo conto di tutti gli incontri e dell’interlocuzione in corso, ha elevato un verbale, che prontamente il sindaco ha contestato, almeno verbalmente, ai funzionari della provincia.

A proposito, il sindaco si chiese se era possibile elevare un verbale di contravvenzione contro una legittima ordinanza, emessa con i poteri che la legge gli assegnava.

Quindi, i dossi furono installati per garantire sicurezza ai residenti e agli stessi automobilisti in transito.

Questa è la verità dei fatti!

Il sindaco Papasso difronte alle proteste, pochissime e anche legittime, contro i dossi,   ha preferito la sicurezza per la vita dei residenti e degli automobilisti che percorrono la strada.

Il comunicato “pubblicitario” del comando della polizia municipale che annunciava l’eliminazione dei dossi, redatto per come è stato diffuso, ci è parso strano, anche perché non ha spiegato se è stata revocata o meno, una legittima ordinanza assunta per la tutela della sicurezza pubblica. Ormai tutto ci sta!

E’ sconvolgente che “la Calabria che vuoi” si interessa di una multa (circa 800 euro) e non si preoccupa delle giuste, legittime proteste dei cittadini residenti che invocano sicurezza per la propria vita e quelle dei propri figli.

E’ ancora più sconvolgente che qualcuno, in maniera subdola, favorisce l’illegalità dell’eccesso di velocità contro la sicurezza dei residenti.

Come sempre, nella “Calabria che vuoi” c’è il tentavo di parlare in maniera idilliaca di finte, furbe iniziative assunte da qualche sindaco, che si è contraddistinto per insufficienza e per nullismo politico-amministrativo.

I cittadini di Pantano Rotondo, e non solo, non hanno gli orecchini al naso ed hanno capito molto, ma molto bene, come stanno le cose e, soprattutto, chi vuole il bene e la sicurezza del territorio al cospetto di chi continua a svolgere l’attività politica all’insegna della furbizia, dell’ipocrisia e della presa in giro.

Cassano, 4 aprile 2018.                  Elena Ferrari – segretaria PSI Cassano

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