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Cassano Htl Terme: Diatriba ancora accesa

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terme sibariteAbbiamo ricevuto da parte del prof. Luigi Adduci portavoce del Movimento politico  L'AQUILONE una nota in risposta ad una "precisazione" dell'avv. Zicaro per conto delle Terme Sibarite che pubblichiamo in coda al presente articolo. Se abbiamo capito bene l'amministrazione delle Terme Sibarite, nella persona del presidente del CdA Mimmo Lione, continua a fare orecchie da mercante, nel senso che non vuole rendere pubblico il contratto con cui si è inteso affidare la gestione dell'Hotel Terme ad una organizzazione privata senza averne preventivamente dato la giusta e dovuta pubblicità. Come al solito a Cassano quando si ottiene un incarico pubblico di qualsivoglia natura si diventa di colpo onniscenti e, cosa più pericolosa, onnipotenti. Sebbene le recenti note vicende che hanno portato alla "cancellazione" della passata amministrazione comunale da parte dell'autorità giudiziaria siano fresche di memoria, qualcuno pensa di poter fare ancora i propri comodi. Beh, come ho già scritto in una recente mia opinione, il "modus operandi" di certa gente potrebbe prima o poi suscitare l'attenzione dell'autorità giudiziaria, ma mi auguro che questo non avvenga e che l'iter di questa faccenda, poco chiara al momento, venga ricondotto sui binari della normativa vigente, riguardante la conduzione trasparente e corretta di beni pubblici.

Ricordo che il MOVIMENTO POLITICO L'AQUILONE è stato fondato da alcuni dissidenti del PD locale che si sono ribellati alle imposizioni delle federazioni provinciale e regionale ed hanno propugnato e sostenuto, nell'ultima consultazione elettorale locale, l'alternativa ad una costruzione abnorme, clientelare ed impolitica che è stata poi sanzionata con lo scioglimento.

Abbiamo preso atto della precisazione dello studio avv. Zicaro redatta per conto delle Terme Sibarite SPA.

Purtroppo a tutt’oggi l’amministrazione termale si ostina a non rendere pubblico il contratto stipulato con il locatore o affidatario della gestione.

La pubblicizzazione di questo documento fugherebbe ogni dubbio sulla correttezza dell’operato della stessa amministrazione.

In questa sede ci preme soltanto chiarire che il richiamo all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) che vigila sui contratti, era solo di tipo analogico, non conoscendo la natura e il nome giuridico dell’atto posto in essere dall’Amministrazione Termale.

E vogliamo, quindi, ricordare allo studio dell’Avv. Zicaro che il principio di pubblicità, trasparenza, economicità, par condicio sono principi immanenti in tutti gli enti e in tutte le amministrazioni che gestiscono pubblico danaro.

Delle due l’una, o le Terme Spa sfuggono ai controlli tipici di chi maneggia danaro pubblico, oppure è una società – pubblica e di proprietà di un Ente pubblico (Regione Calabria) – che ha solo l’obbligo di rispettare il codice civile.

Ci era parso che l’Amministrazione Termale volesse assoggettare l’attività contrattuale alle procedure previste per gli enti che maneggiano pubblico danaro, in quanto per un affidamento di lavoro ha fatto ricorso all procedure del Codice degli Appalti, ai sensi dell’art. 60 del Decreto Legislativo 50/2016.

Sospendiamo intanto quì la polemica, ma aspettiamo di conoscere l’atto con cui si loca o si affida la gestione dell’Hotel Terme, assieme alle strutture e servizi annessi, sul quale esprimeremo un giudizio meditato e oggettivo.

Per il Movimento L'AQUILONE

Luigi Adduci