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Sibari. Difficile l'accesso all'autostazione

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pullman.jpgDiversi milioni di Euro sono stati spesi a Sibari per smantellare le "baracche" della Ferrovia e per costruire quella specie di obbrobrio architettonico costituito dalla stazione degli autobus con annessi due specie di "baracconi" inutilizzati, dove addirittura si era ipotizzato di creare un "Museo del Mare", ma di questo parleremo in un'altra occasione, oggi vogliamo soffermarci  sulla viabilità per l'accesso e per l'uscita degli autobus dall'autostazione che in pompa magna inaugurò, pochi giorni prima della sua "esautorazione", l'ultima amministrazione comunale cassanese regolarmente eletta.

Gli incolpevoli autisti sono costretti ad una vera gimkana, in arrivo devono attraversare e girare attorno all'isola verde della piazza stazione per poi infilarsi in uno spazio angusto nella zona di sosta per la discesa e la salita dei passeggeri e quindi eseguire in uscita un'altro slalom per accedere alla vecchia SS106 su una stradina stretta che ormai è ridotta ad un sentiero per capre e, poiché la suddetta via si trova al almeno 30 centimetri più in basso del piano stradale della SS106, gli autisti devono fare particolare attenzione nello svoltare a destbuche strada.jpgra o a sinistra per non toccare l'asfalto con la parte frontale dell'automezzo.

Nell'attesa che arrivi una nuova amministrazione comunale per, eventualmente, "rivedere" la sistemazione della viabilità in quella zona, sarebbe opportuno provvedere almeno alla copertura delle autentiche "voragini" che il passaggio dei pesanti autobus ha provocato sul fondo stradale. Ricordiamo che da quel breve tratto non passano solo i pesanti automezzi ma anche le normali automobili che rischiano di spaccare pneumatici e semiassi se non si presta particolare attenzione  alla guida.

Altra storia quella della funzionalità dell'autostazione, una vera "Ca.... pazzesca" stavo per riportare una battuta del grande rag. Fantozzi all'ennesima visione del film "La corazzata Potemkin", ma credo che i lettori abbiano capito benissimo.

pullman.jpg1.jpgIl progettista deve aver avuto problemi di schizofrenia da frettolosità nel disegnare quella baracchetta con una serie di latrine e una stanzetta con sedie di plastica (quelle da 10 euro a dozzina) quale sala d'attesa, senza una pensilina esterna per ripararsi in caso di pioggia e senza spazi sufficienti per quando giungono contemporaneamente diversi autobus. Speriamo che vengano gentilmente elargiti in futuro altri milioncini da "spartire" e con quel che resterà provvedere ad una sistemazione più decorosa e, soprattutto, più pratica di quell'area.

Come riferimento per i futuri cervelloni che saranno incaricati di rivedere il tutto suggerirei di non andare tanto lontano basterebbe che andassero a vedere cosa si sta costruendo a Trebisacce o dare un'occhita all'autostazione di Crotone. A furia di sperare finiremo per essere disperati come recita un noto proverbio.

Antonio M.Cavallaro

(Per un momento di relax invito a rivedere una scena del film citato nel testo CLICCARE QUI')