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Chi vuole la provincia della "Magna Graecia"?

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CARTINA magna graecia.jpgAbbiamo ricevuto in redazione un comunicato riguardante un "Costituendo Comitato Provincia Magna Graecia", che pubblichiamo in allegato. Si tratta, fatti i debiti distinguo, dell'idea "foto-copia" di un'altra azione condotta diversi anni fa per la creazione della Provincia di SIBARI, portata avanti da molti cittadini e politici della Sibaritide e fortemente osteggiata dall'allora sindaco di Rossano, Caputo.

Poichè il comunicato non è sottoscritto da persone con tanto di nome e cognome ma da un abbastanza anonimo "Costituendo Comitato “Magna Graecia”, che, se permettete,  vuol dire NULLA, noi di Infosibari.it, abbiamo l'amletico dubbio che sotto sotto ci siano proprio coloro che all'epoca si batterono a spada tratta contro quel Comitato di cui l'indimenticabile, compianto amico prof. Giacinto Casciaro (nella foto in basso)  era presidente. 

Ora che la fusione tra Rossano e Corigliano è cosa fatta, è quasi ovvio che questo fatto di portata storica potesse essere propedeutico anche alla creazione della tanto agognata provincia della Sibaritide. Gli sconosciuti promotori si sono guardati bene però di riesumare il nome di SIBARI e sono scivolati su una denominazione, "Magna Graecia", dal sapore più ridondante forse, ma certo molto più vago, perchè non corrisponde in alcun modo all'area interessata che è quella delimitata in modo chiaro e netto dai confini della mitica SYBARIS arcaica.

casciaro Giacinto.jpgOsservando poi la cartina allegata al comunicato notiamo che la parte afferente all'Alto Ionio cosentino dovrebbe restare fuori dalla costituenda provincia e il "comitato" addirittura propone a ciascun Consiglio comunale dei comuni ricadenti nell’area della Sibaritide e della Sila Greca di valutare la proposta di licenziare un atto deliberativo di adesione alla provincia di Crotone, insomma l'unificazione di Rossano e Corigliano ha dato alla testa a qualcuno. Ricordiamo che col termine Magna Graecia e prima ancora "Megale Hellas" s'intendeva il territorio da Cuma (presso Napoli) a Reggio Calabria fino a Taranto e una porzione della Sicilia, non vediamo quindi a che cosa vogliano alludere i "costituenti".

Ciò non significa che siamo contrari alla creazione della sesta provincia calabrese, ma non partendo da Cor-sano, che ha già le sue belle gatte da pelare, ma da SIBARI, come baricentro, non solo storico, ma ideologico e pratico sotto il profilo orografico e comprendente anche le cittadine e i paesi della parte settentrionale dell'area ionica calabrese. E non ci si venga a raccontare, come fece nel passato un personaggio rossanese, che la Sibari di oggi è solo una modesta frazione di un comune, Cassano Ionio, che non potrebbe reggere il peso di una sede provinciale, come se questa debba essere necessariamente allocata in una città di almeno 40mila residenti. Quel personaggio ogni volta che sparava le sue cervellotiche idee ci faceva pensare a quanto fosse vera la teoria del vecchio Darwin, sarebbe interessante scoprire se dietro questa iniziativa ci sia proprio lui con i suoi accoliti che rimasti fuori dal governo della nuova città, vogliono rifarsi una "verginità" con la storia della provincia. Sarebbe da ridere. Ma rimandiamo ogni possibile ulteriore disamina sull'argomento a quando finalmente conosceremo coloro che giocano a rimpiattino dietro questa che potrebbe anche essere una lodevole ed apprezzabile iniziativa se ..... a voi lettori, prospettare le condizioni.

Antonio Michele Cavallaro

 

 

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