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Ionio? in fondo a destra... come fosse un cesso da bar ...

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coriglianorossano.jpgFUSIONE ROSSANO-CORIGLIANO - Finalmente è giunta dalla Regione la comunicazione che da il via libera al Referendum col quale i cittadini di Rossano e Corigliano potranno esprimere il proprio parere sulla possibilità di fondere le due più popolose cittadine ionico-cosentine. Il giorno fatidico sarà il 22 Ottobre di quest'anno. Il Comitato 100 Associazioni ha ottenuto un primo importante risultato, ma ovviamente, non è finita quì; ora bisogna lavorare per convincere i "riottosi" a scegliere il SI. L'avvocato e amico Amerigo Minnicelli le canta senza reticenza alcuna ai soliti marpioni che sono sempre sul "NI", salvo poi, a cose fatte, plaudire a chi trionferà. Eccovi il suo recentissimo pensiero col quale esorta anche le cittadine limitrofe a non temere la sperata fusione, che porterà vantaggi a tutto l'arco ionico cosentino facendolo uscire dall'angolino nel quale da secoli lo ha relegato il Cosenza-Centrismo da puzzetta sotto al naso.(la redazione)

 

Le osservazioni contrarie (così così) alla Fusione di Corigliano-Rossano da parte di amici (posso?) che rispettiamo, apparse su blog e altrove, meritano una premessa e una riflessione a favore delle due Comunità che sono rappresentate da quelle persone: l’una come una specie di perfida Albione pronta a succhiare il sangue dall’altra che sarebbe invece come una sorta di utile idiota pronta a subire ogni cosa. Perché, poi? Infatti non c’è niente di più falso e la dimostrazione sta nel fatto che esse comunità, nel bene e nel male, si sono “conurbate” spontaneamente, forse anche un po’ maldestramente ed in ogni caso a dispetto della cecità della politica e della ignavia dei suoi maggiorenti inclini più al gozzoviglio menefreghistico che al paziente lavoro collettivo. E poi qualche distratto dimentica che Corigliano ha oltre 5000 residenti in più di Rossano che faranno la differenza oppure saranno degli idioti anche loro? Il Comitato, quindi, con la sua opera disinteressata e assolutamente trasversale, ha inteso rompere quel diaframma di indolenza … e ha messo insieme campioni delle due Comunità su un progetto che ha una sua principale caratteristica: L’UTILITÀ.

La Fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano, infatti, è, prima di ogni altra, una cosa utile:

-perché ci fa diventare grandi senza sforzo;

-perché ci consente, da subito, di fare occupazione nella Pubblica Amministrazione laddove nelle altre realtà è proibito dalla legge;

-perché ci concede di rompere il famigerato Patto di Stabilità, così sbloccando milioni di euro di progetti inattuati, consentendo altresì di produrne di nuovi anche territoriali con Comuni non fusi come ad esempio le vicine Cassano, Crosia, Calopezzati cui siamo legati già dal Piano Strutturale Associato che starà a noi riempire di grandi contenuti, a dispetto, tra l’altro, del “pianto greco” del buon Cristaldi che sulla Gazzetta versa lacrime per la presunta esclusione di Cassano dalla partita, dimenticando che invece entrerà nel campionato; e poi le testate della carta stampata finalmente la smetteranno di mettere la pagina dello Jonio in fondo a destra come i cessi nei bar;

-perché consente di attingere a fondi pari al 10% dei bilanci dei due Comuni Fusi, per 10 anni a venire, per  la costruzione di opere infrastrutturali e Dio solo sa quante ne necessitano, specie a Corigliano (o no?);

-perché con la prossima programmazione che parte dal 2018 potremmo porci tra le Aree Urbane di primo livello insieme a Rende-Cosenza, a Lametia e a Gioia Tauro, per dividerci qualcosa come quasi 200 milioni di Euro di investimenti.

Fin qui il dato finanziario che comunque, come detto, ha un’enorme valenza, altro che chiacchere e tabacchiere di legno di qualche consulente finanziario in cerca di farfalle e di qualche comunicatore a corrente alternata. Infatti la Nuova Città sarà posizionata nella più grande Pianura dalla Basilicata in giù, collegata virtualmente con aree vocate a forte valenza agricola, turistica e archeologica. Ma sarà la valenza demografica unita a quella politica che ci varrà la possibilità di creare e non subire nuova classe Dirigente, consentendoci di fare un balzo in avanti verso l’aggancio alle politiche regionali, nazionali ed europee dalle quali, da decenni, siamo stati TOTALMENTE esclusi. E si potrebbe continuare per diversi fogli … ma ora interessa ben altro perché queste cose le scriveremo ancora meglio e più diffusamente nel materiale elettorale che stiamo preparando e che sarà consegnato ai COMITATI PER IL SI che non saranno affatto “i Comitati del Comitato” (scusate il bisticcio) bensì nasceranno sui 350 kq del nostro Territorio unico e si organizzeranno spontaneamente tra i cittadini del posto. Così abbiamo cominciato a Piragineti e proseguiremo a Fabrizio, a Schiavonea e via di quel passo fino a coprire ogni dove per combattere e vincere sulla disoccupazione giovanile dilagante; sulla ripresta dell’emigrazione; sulle lungaggini  per il Nuovo Ospedale e  la sanità di prossimità; sui trasporti basati solo sui “Postali” a uno e a due piani; sulla soppressione dei treni; sulla mancanza di aerei, di autostrade e persino di una strada che per andare a Cosenza non ci faccia impiegare ancora l’esatto tempo di 50 anni fa. Avremo rappresentanti politici in Parlamento che non vediamo più da anni e anche regionali e presenze nei vertici della burocrazia che oggi sono tutti ad appannaggio dei centri maggiori e più presenti nella politica dove potremo immettere anche nostri giovani. E si potrebbe continuare ancora con l’agricoltura, il turismo e l’Aeroporto, l’utile smantellamento della centrale Enel per le nuove destinazioni, con il ritorno del Tribunale ad Insiti e a cascata di tutti gli altri Uffici e delle forze dell’Ordine oggi messe in fuga per come denunciato anche dal Sindacato LES della Polizia di Stato. A quelli che continuano a polemizzare senza argomenti, i nostri li avete già letti e ce ne sono ancora tanti, diciamo che noi la spesa l’abbiamo sempre fatta con il nostro lavoro cui magari sottraiamo energie in nome di un’idea, di un progetto che è apprezzato da moltissimi nostri cittadini all’Estero, in Italia, in Calabria, a Corigliano e a Rossano. Vedremo chi vincerà se l’appello al passato dove hanno spadroneggiato i “baroni fottuti” vecchi e nuovi oppure al futuro dei giovani da impegnare nella costruzione della Nuova Città, della Nuova Finanza pubblica e privata, puntando dritti alla rivalorizzazione e rinascita della gente e dei luoghi!

Amerigo Minnicelli