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Cassano. Piccola Babele nel palazzo e confusione sulla TARI

CAMBIAMENTINegli ultimi tempi, nel Municipio di Cassano, regna ancor più confusione del solito.

In alcuni piani è possibile percepire un nervosismo esagerato di alti funzionari che - nei corridoi e senza alcun freno - si lasciano andare a schiamazzi, richiami e frasi poco ortodosse all’indirizzo di altri dipendenti.

Dai piani alti invece, il Sindaco anziché controllare ciò che accade nel Palazzo di Città e prendere gli adeguati provvedimenti a tutela dell’immagine dell’Ente, balbetta alle tantissime lamentele dei concittadini (molti dei quali suoi elettori) circa il rincaro della Tassa sui Rifiuti (TARI).

Prima di entrare nel merito del tema TARI, ad onor del vero è giusto precisare che non si tratta di rincari a pioggia, ma di un adeguamento delle tariffe secondo quanto previsto dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti, Ambiente), che però ha generato una disparità di pagamento rispetto al passato.

Sostanzialmente, l’Autorità ha stabilito che la tassa sui rifiuti debba essere calcolata secondo due parametri (quota fissa e quota variabile) determinati dai mq dell’abitazione e dal nucleo familiare, il tutto rapportato al costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. A queste nuovo sistema tariffario del tributo il Comune si è adeguato con delibera di Consiglio comunale dello scorso luglio.

Orbene però, il Sindaco coadiuvato dal suo illuminato assessore alle finanze, anziché pensare a come mitigare l’impatto sociale e, ancor prima, a come ridurre il costo complessivo del servizio, si sono preoccupati (quanto zelo!) di adeguarsi al nuovo metodo di calcolo nell’anno in corso, senza badare a cosa realmente ciò avrebbe significato in termini di esborso monetario per i contribuenti.                                                                                                  

Certamente degli amministratori più accorti avrebbero prima “simulato” il ruolo della TARI per capirne gli esiti, e poi applicato la nuova modalità di calcolo con gli opportuni correttivi e le eventuali agevolazioni. Ma i nostri supereroi, travestiti da amministratori, non hanno badato a ciò.

Le conseguenze di questa superficiale impostazione sono ben evidenti: moltissimi sono gli utenti che - soprattutto fra quelli che hanno un nucleo familiare con più componenti - senza aver ricevuto alcuna informazione in merito, si stanno vedendo recapitare bollette TARI dall’importo raddoppiato o addirittura talvolta triplicato rispetto all’acconto già versato; pochissimi invece sono gli utenti più fortunati il cui pagamento spettante è in linea con gli anni scorsi.

Oltretutto, queste bollette dagli importi più salati, riscosse direttamente dall’Agenzia delle Entrate, non possono nemmeno essere rateizzate. Un ulteriore aggravio del disagio questo per molte famiglie già in forte affanno, che si sarebbe quantomeno evitato se la somma complessiva del ruolo fosse stata distribuita su tre rate e non invece conguagliata a saldo.

È inoltre interessante richiamare l’attenzione anche su un altro aspetto della tassa sui rifiuti, che i nostri supereroi dell’A.C preferiscono tralasciare: il costo complessivo del servizio.

Nelle scorse settimane è stato potenziato considerevolmente il servizio di raccolta dell’umido e della plastica che così è stato esteso a molti più giorni settimanali; sicuramente apprezzabile l’intervento (fa comodo a tutti non tenersi l’umido in casa), ma questo comporta inevitabilmente un aumento del costo complessivo del servizio che l’Ente Comune (e quindi i cassanesi) si troverà a sostenere nel prossimo futuro.

Se è vero che la tassa sui rifiuti non rappresenta altro che l’equo corrispettivo che il Comune giustamente richiede ai cittadini a fronte del costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento sul proprio territorio, se si potenzia considerevolmente il servizio, la società che si è aggiudicata l’appalto e che gestisce la raccolta dovrà necessariamente aumentare le risorse umane a disposizione, le ore di lavoro ed i mezzi (e quindi di conseguenza lievitano i costi aziendali). Questi maggiori costi che la società di gestione sostiene a fronte del potenziamento della raccolta, quale impatto avranno sul bilancio comunale e di conseguenza sulle tariffe TARI che i cittadini saranno tenuti a pagare nei prossimi anni?

A questi e ad altri legittimi interrogativi che poniamo per conto della cittadinanza, sarebbe opportuno che l’A.C. provvedesse a fornire dei chiarimenti.

Movimento politico-culturale

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