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I Feudatari Calabresi (poesia)

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Scena-di-un-banchetto-medievale.jpgTutto è statico,inalterato,immobile,ristagnante,

in questa Calabria spenta,rassegnata,sonnolenta.

Abbiamo comprato,scippato il vostro senso civico,

avete svenduto la vostra stima,il decoro,la dignità.

Servi !

Senza orgoglio e né decoro,

incatenati nella vostra sudditanza.

Banchettano felici i feudatari !

Ballano la tarantella con i manutengoli,

festeggiando a ritmo musicale con :

caviale calabrese, ndujia, champagne e cocktail.

Brindano alla chiusura degli ospedali,

all’arricchimento delle cliniche private,

ad una giustizia senza tribunali,

con sentenze pilotate alla prescrizione,

alle infrastrutture, ai lavori pubblici,

alle opere incompiute e non realizzate.

Sperpero, favoritismi, incarichi da consulenti a:

leccapiedi, amici, parenti, accoliti incompetenti.

Dov’è la fiorente “Magna Grecia” ?

Soleggiata,fertile,rigogliosa,evoluta,civilizzata.

Dove sono i “Sybariti” ?

Intelligenti, perspicaci, ingegnosi, creativi.

Nel deserto Calabria non piove e nè sorgerà il sole.

Luigi Visciglia