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Fusione Cor-Sano: tempo di scelte

coriglianorossanoDopo le esternazioni dell’on. Francesco Sapia e della sen.ce Silvana Abate (M5S) , sono giunte in redazione due note, una dell’on.Francesco Forciniti (M5S) e l’altra dell’avv. Amerigo Minnicelli, portavoce del C100A (Comitato 100 Associazioni) che ha avuto un importante ruolo nel preparare e promuovere il progetto della fusione Rossano-Corigliano.

Appare chiaro un certo imbarazzo per le scelte che bisognerà necessariamente esprimere nelle prossime elezioni comunali, scelte che non riguardano solo gli uomini e le donne da candidare per amministrare la più grande città dello Ionio cosentino, ma anche programmi seri e condivisi per poter agilmente affrontare l’arduo passo successivo onde garantire ai cittadini almeno i servizi essenziali per il vivere civile. (la redazione)Di seguito le note citate in precedenza.

forciniti francesco.JPGHo votato sì al referendum sulla fusione tra gli ex Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, e non rinnego tale scelta, né rimpiango il mio voto. L’ho fatto convinto che un processo così importante dovesse avere ricadute positive sulla nostra comunità da un punto di vista culturale prima ancora che economico o politico.
Credo, infatti, che l’obiettivo non dovesse essere quello di fare una fusione per poter prendere quattro spiccioli di finanziamento statale, ma piuttosto di sfruttare questa occasione per imparare a camminare uniti e gestire meglio il nostro territorio, con una nuova cabina di regia in grado di superare i miseri interessi particolari di chi ha pensato a curare solo il proprio orticello, cambiando direzione di marcia rispetto ad un passato in cui gli strumenti urbanistici sono finiti in mano a costruttori e affaristi senza scrupoli, i servizi sono stati affidati a società private costose e spesso inefficienti, e i beni comuni sono stati svenduti o esternalizzati.
Chi oggi, come l’ex assessore al bilancio dell’ex Comune di Rossano, ci sollecita ad adoperarci per rivedere il tetto massimo di due milioni di euro previsto dalla legge, in modo da alzarlo per poterne percepire due, tre o quattro in più, manifesta con candore e ingenuità tutta la miopia della vecchia classe politica del passato, che ha pensato alla fusione non come possibilità di riscatto per due popoli abbandonati e malgovernati, ma piuttosto come ad uno strumento per mettere le mani su qualche spicciolo in più, per continuare a vivacchiare come e peggio di prima.
Ecco perché io la fusione l’avrei fatta anche senza quei due milioni di incentivo statale, ed ecco perché oggi la mia priorità non è quella di cambiare in corsa la legge sulle fusioni.
Il mio obiettivo oggi è far capire ai miei concittadini che quella classe politica che ha fallito, e che oggi è incapace di proporre soluzioni progettuali di lungo periodo per rilanciare il nostro territorio, limitandosi a chiedere un pugno di dollari in più, non merita di amministrare il nuovo Comune.
Dopo aver cambiato Comune, l’unica cosa che dobbiamo avere il coraggio di cambiare è la classe dirigente, non certo la legge sulle fusioni!

Francesco Forciniti (M5S Camera)

minnicelliC100A - ELEZIONI CHE FARE

Gli esiti dell’Assemblea del C100A tenutasi al San Luca mercoledì scorso e trasmessa interamente in streaming sulla pagina fb dello stesso Comitato, apre una nuova fase in vista delle elezioni comunali.

Vuol dire che dobbiamo andare avanti:

-Con la condivisione di un programma, così com’è stato con la condivisione dell'Appello delle 70 Associazioni firmatarie di gennaio 2014 che ha fatto da bussola al gruppo Dirigente Spontaneo del Comitato ma anche ai due Consigli Comunali;

-Con nessuna discriminazione politica o ideologica nei confronti di coloro che vogliono partecipare alla grande coalizione elettorale che stiamo proponendo;

-Con la pretesa che ciascun gruppo scelga le migliori persone di cui dispone e di cui si fidano anche gli altri gruppi;

-Con l’aggiornamento del programma alla luce della Legge Graziano e degli effetti della fusione;

-Con l’allargamento di questa metodologia e dei suoi contenuti all’Area Vasta della Sibaritide e della PreSila.

Se tutto ciò avverrà, la nostra Fusione diventerà la punta di diamante di Calabria e Basilicata e faremo della nuova Città la vera innovazione del modo di affrontare il tema della gestione amministrativa e politica.

Questo è, in sintesi, il messaggio che inviamo ai nostri concittadini che andremo ad incontrare nei prossimi mesi nei Municipi futuri e nelle tante e popolose contrade, recependo le istanze e le domande di partecipazione attiva che ci verranno poste nonché a quelli che raggiungeremo sui social e nella vita di tutti i giorni.

Perché la fusione non ci è arrivata dalla Luna ma l’abbiamo costruita tutti in un quinquennio di duro lavoro e in assenza di “piattaforme” precostituite.

Amerigo Minnicelli

Portavoce Comitato 100 Associazioni

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