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L'on. Franco Sergio del PD per la riapertura del "Chidichimo"

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francosergio.jpgRiceviamo e pubblichiamo: "Da segreteria Franco Sergio, presidente Prima Commissione Regione Calabria.

Sostegno a sindaci ed associazioni di cittadini per la riapertura dell’Ospedale di Trebisacce.

«I cittadini del comprensorio di Trebisacce debbono essere tutelati nel loro diritto alla salute e quindi di poter usufruire dell’ospedale in loco per tutte le emergenze sanitarie che dovessero verificarsi. Considerato che la distanza dall’hub di Cosenza è di ben 100 Km; e che, fra l’altro, proprio in virtù della chiusura degli ospedali di Lungro, S. Marco, Trebisacce, Cariati, ed il ridimensionamento di tanti altri, l’Annunziata è congestionato soprattutto nei servizi di pronto soccorso».

Mi chiedo e chiedo al Commissario regionale, al direttore dell’Azienda sanitaria provinciale, al delegato per la sanità del presidente della Giunta regionale, se risponda al vero che i fondi necessari per la riapertura dell’ospedale siano già disponibili e che, quindi, si tratti forse “solo” – per usare un eufemismo - di un problema di ingorgo burocratico».

Il presidente della Prima Commissione, Franco Sergio, interviene a sostegno dei sindaci e degli organismi della società civile che invocano la riapertura immediata dell’ospedale:

« I burocrati che evidentemente frappongono ostacoli di varia natura, dovrebbero spiegarci come sia possibile che i cittadini dell’aerea di Trebisacce, in presenza di gravi incidenti o emergenze quali gli infarti, per ottenere le cure necessarie, quanti chilometri debbano percorrereprima di arrivare in un pronto soccorso o in un reparto specializzato. Provocando la tanto deprecata “migrazione” verso Basilicata, Puglia ed oltre.Non si può consentire il taglio – in modo lineare - di personale per la sanità pubblica o peggio la soppressione delle strutture ospedaliere territoriali.L’ospedale, deve essere riaperto immediatamenteed anche potenziato nei reparti, nei macchinari e nel personale medico edinfermieristico. Ribadisco la richiesta ufficiale di spiegazioni e chiarimenti ai vertici della sanità, della burocrazia e della politica regionale. Mi attiverò sin da subito anche con un’interpellanza urgente in Consiglio per comprendere se vi siano, per caso, inaccettabili motivazioni dilatorie circa l’erogazione dei fondi, eventualmente già disponibili, addirittura solo nel primo trimestre del 2018».

Per info ed interviste: 0984/71115 – 333/7599723 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.