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Parole strane del nostro lessico. MISTAGOGO

gbermes.JPGStamattina "leggiucchiando" in un vetusto libriccino pescato in uno di quei cassettoni stracolmi di coperte, lenzuola, biancheria e oggetti vari, vecchi di almeno 100 anni che si ereditano magari dai bisnonni, entro cui non si ha mai il tempo (o la voglia) di andare a rimestare, ho trovato un termine a me sconosciuto, "MISTAGOGO" (Mica siamo tutti soloni). Pensando che qualcuno dei miei lettori, ignorante come me, fosse interessato a scoprirne il significato, ho indagato nel web ed ho trovato alcune definizioni, ho scelto quella che mi è parsa più “spiritosa”, adatta e comprensibile, eccola:

“Negli antichi culti misterici, sacerdote che dava un'istruzione preliminare ai candidati all'iniziazione; maestro di vita; mistificatore, demagogo

voce dotta recuperata dal latino [mystagògus], prestito dal greco [mystagogós], composto dal greco [mystés] 'iniziato' e [agogós] 'conduttore'.

Sulle religioni dell'antichità ellenistica e romana, spesso, non abbiamo le idee chiare. Certo, conosciamo bene il pantheon mitologico, ma quando s'inizia a parlare di culti misteri (che evidentemente non sono del tutto in linea con la vulgata mitologica) iniziamo a smarrirci; e quando iniziano a girare i nomi dei misteri eleusini, di Dioniso, di Orfeo, e ancora di Cibele, di Iside e di Mitra, ci accontentiamo di qualche immagine e didascalia di repertorio recuperata al volo nei recessi della memoria, e proseguiamo senza avanzare troppe domande.

In realtà furono un affare importante. Furono culti eterogenei che pervasero il bacino del Mediterraneo in un lunghissimo periodo di tempo, e con un carisma che strinse a sé una parte notevole dei protagonisti della storia di allora. Si potrebbe parlare del loro potissimo carattere soteriologico, cioè di come abbiano iniziato un discorso sulla salvezza molto simile a quello che sarebbe stato proseguito dal cristianesimo. Ma il loro carattere comune più evidente è che si trattava di culti iniziatici, a cui soltanto i misti, cioè gli iniziati ai misteri, potevano partecipare: le rivelazioni erano tenute gelosamente segrete.

In effetti ci sono riusciti: nessuna persona addentro e affidabile le ha spifferate, e quelle rivelazioni sono morte con gli ultimi ierofanti, con gli ultimi sacerdoti. Solo i segreti di valore si riescono a conservare a lungo, e qui — prendendo a esempio i misteri di Demetra celebrati nella città di Eleusi, i più famosi — si parla di segreti tenuti non meno che per un paio di millenni. Che rabbia.”

Dopo questa dotta spiegazione mi sono ancor più incuriosito e così scopro che il termine viene usato anche per indicare i nostri catechisti, in effetti non sono coloro che accompagnano i nostri fanciulli verso l’iniziazione religiosa e la conoscenza dei Misteri Cristiani e del Cattolicesimo?

Così ogni scuola di pensiero può avere i suoi MISTAGOGHI che indottrinano i neofiti alla conoscenza dei propri ideali.

E’ a questo punto che mi viene da pensare alla politica. Si, si alla politica, ai partiti che un tempo riflettevano degli “ideali” specifici e ben delineati e che avevano ognuno il proprio Mistagogo, forte di straordinario carisma; ma oggi personaggi come Salvini, la Meloni, Renzi, Di Maio ecc ecc, ce li vedete come maestri iniziatori di un ideale “mistico”?

E qui mi scappa la risata, però però … riflettendoci bene c’è poco da ridere, milioni di italiani stanno dietro alla loro fantapolitica e bevono le loro folli elucubrazioni, chissà che sotto, sotto, non nascondano qualche Mistero iniziatico”? Ai posteri l’ardua sentenza.

(Nell’immagine in alto, a sinistra il dio Mercurio, Hermes Mistagogo, simbolo delle operazioni magiche che vanno compiute “nel silenzio del corpo e della mente”: il “Pensiero Ermetico”, di cui Giordano Bruno, bruciato sul rogo 401 anni fa, fu un esponente di rilievo – a destra, un forno cosmico-alchemico, simbolo dell’autocoscienza – in Calabria abbiamo avuto un grande scienziato alchimista di Cirò vissuto nel ‘500, recentemente riscoperto, il francescano Giano Lacinio. Se andate a Cirò Superiore non dimenticate di visitare il piccolo ma interessante Museo dedicato a lui e ad un altro grande cirotano, Luigi Lilio, medico astronomo e matematico ideatore della riforma del calendario gregoriano - e poi dicono che noi calabresi siamo “inferiori”)

A.M.Cavallaro