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INSETTI: LA NUOVA RICCHEZZA ALIMENTARE

Insetti nel piatto.jpegL'Unione Europea ha dato il via libera agli insetti sulla nostra tavola. Si tratta, dicono, di una nuova ricchezza alimentare ricca di proteine. Ricordate le feroci battaglie contro i pidocchi? Medioevo alimentare! Ora i bambini infestati potranno fare a meno delle merendine, portandosele direttamente addosso, e sgranocchiare i gustosi parassiti al momento opportuno. Anche il secolare conflitto con le pulci nei letti fa parte di un ignorante passato: serviranno per i golosi spuntini di mezzanotte, senza arrivare al frigorifero; o per comode colazioni a letto accompagnate da succo di scarafaggi.

Trovarsi la casa invasa dai bacarozzi sarà considerato un vero e proprio schiaffo alla miseria.

Quei costosi, e fino ad oggi considerati antiestetici, apparecchietti elettrici che attraggono mosche e zanzare friggendole all'istante, troveranno ora più consono posto a tavola, offrendo, caldi caldi, e croccanti, sul sottostante vassoietto, i fastidiosi insetti come stuzzichini.

O scarrafone, prima bello solo a mamma suja, ora sarà bello e buono anche per noi.

Buone notizie anche sul fronte del giardinaggio: le palme, attaccate dal letale punteruolo rosso, si salveranno grazie ai raccoglitori delle loro larve, considerate un squisitezza.

La Gran Bretagna, uscita dall'Unione Europea, si sta mangiando le mani dal rimorso.

La notizia ha generato il più profondo sconforto nei produttori di insetticidi: pare che alcuni, montati sul Colosseo, abbiano minacciato de buttasse de sotto se il governo non penserà ad una qualche forma di sostegno.

Ma questa imminente caccia ai parassiti ha creato una certa inquietudine negli uomini politici, che stanno pensando di cautelarsi con un disegno di legge che ne regoli l'utilizzo "solo" sotto una certa misura, come si è fatto con le zucchine ed i cetrioli.

L'associazione che riunisce gli aracnidi e le rondini (Presidente l'Uomo Ragno), ha elevato un vibrata protesta, sia per l'inserimento di alcuni di loro nella catena alimentare umana, sia per i chiari connotati di una vera e propria concorrenza sleale.

Ma qualche esploratore delle più avanzate frontiere del gusto già stà lanciando spericolate provocazioni, chiedendosi, se miliardi di mosche ghiotte di merda, si possano tutte sbagliare.

Tempi duri per i troppo buoni.

Maurizio Silenzi Viselli