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Vangelo del Corpus Domini - Domenica 3 Giugno

ultima cena.jpgDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 14,12-16.22-26.  - Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.  Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».  E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

COMMENTO DI DON MICHELE MUNNO

CORPUS DOMINI

3 GIUGNO 2018

In questa seconda domenica dopo Pentecoste celebriamo la solennità del “Corpus Domini”, del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

E proprio in questa domenica, nella quale guardiamo in modo tutto speciale al “Dono più grande” che il Signore Gesù ha consegnato alla Chiesa – “Dono” che continuamente attualizza la Pasqua – nella nostra Comunità Parrocchiale alcuni fanciulli riceveranno per la prima volta la Comunione!

Dopo la Messa vespertina, poi, insieme con loro, porteremo solennemente tra le nostre strade il Santissimo Sacramento, elevando canti e preghiere di adorazione e di lode.

Desidero rivolgermi soprattutto ai fanciulli che oggi, per la prima volta, accoglieranno tale “Dono”.

Ho utilizzato volutamente e più volte la parola “Dono” perché l’Eucaristia, la Comunione, che oggi, per la prima volta, riceverete è il “Regalo” di Dio per voi!

Oggi, probabilmente, riceverete tanti altri doni, tanti altri regali, magari costosi e preziosi, ma non c’è regalo che possa reggere il confronto con il “Dono”, con il “Regalo” che oggi il Signore fa a voi! Tutti gli altri, infatti, vi doneranno alcune cose (soldi, gioielli, smartphone, tablet, psp, nintendo ... e cose del genere) mentre il Signore Gesù oggi vi regala se stesso!

È Lui il Dono! Egli si dona a voi ... Corpo e Sangue ... Tutto ciò che Egli è e Tutto ciò che Egli ha ... A voi dà Tutto! È questa la Comunione!

Questo “Dono”, che è Gesù, è l’unica cosa che vi deve interessare!

E voi fanciulli, oggi, dovete aiutare anche noi adulti a riscoprire la bellezza del “Regalo” di Gesù ... un regalo che è sempre a nostra disposizione, ma del quale spesso, troppo spesso, ci priviamo!

La vostra, oggi, si chiama “prima” Comunione perché dopo ne devono seguire tantissime altre ... almeno ogni domenica!

Quando una persona tiene veramente a qualcosa, si dice, nel gergo, che “fa i salti mortali” per fare quella cosa a cui tiene.

Beh, forse al “Dono” di Gesù non ci teniamo troppo … vista la facilità con cui tante volte – troppe volte! – si mancano le opportunità per riceverlo.

Allora voi, che oggi riceverete per la prima volta Gesù, dovete aiutare noi più grandi a non sprecare le opportunità.

La domenica dite ai vostri genitori, ai vostri fratelli e amici, ai vostri conoscenti: oggi è domenica, andiamo a messa! Gesù ancora una volta vuole regalarsi, vuole donarsi a noi!

E se qualcuno, la domenica, come Lucignolo con Pinocchio, dovesse proporvi il “paese dei balocchi”, dovesse proporvi cioè un’alternativa, forse apparentemente allettante, ma che vi portasse a saltare l’incontro con Gesù, a privarvi del suo “Dono”, abbiate il coraggio di rispondere con forza: No, grazie! Nessuno può pensare di sostituirsi a Gesù e al suo Dono! Non permettetelo a nessuno! Non lasciatevi rubare il “Dono” di Gesù!

Anzi, una e una cosa sola potrebbe esentarvi dal partecipare alla Messa la domenica: assistere o far visita ad una persona anziana o ammalata! Perché in quel caso assistereste o visitereste lo stesso Corpo di Gesù (“Ero ammalato e siete venuti a trovarmi”!).

Un’ultima cosa. Quando qualcuno vi fa un regalo voi, in genere, lo ringraziate, gli dite: “grazie”! E magari l’abbracciate, lo baciate!

Il Salmista oggi chiede: “Che cosa renderò al Signore per tutto quello che mi ha fatto?”.

L’unico ringraziamento che il Signore si aspetta da noi è di “imparare da Lui”.

Il popolo, nella prima lettura, al “dono” di Dio risponde: “Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto”.

Se vi impegnerete, se ci impegneremo ad ascoltare e ad osservare, a fare, ciò che il Signore ci ha insegnato e cioè ad amare Lui e il prossimo, fino a fare della nostra stessa vita un dono, fino ad amare le persone che ci hanno fatto del male, i nostri “nemici”, questo sarà il nostro più gradito ringraziamento! Più della stessa parola “grazie”, più di un abbraccio, più di un bacio ... diremo a Gesù che il suo “Dono” è veramente il più grande e il più importante per noi! Amen.

(NELL'ALLEGATO IL FOGLIO INFORMATIVO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA DI SAN GIUSEPPE IN SIBARI)

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