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Strage di Cutro. La viltà dell'Europa e del governo italiano

Naufragio Migranti Cutro 2IL CUORE DEI CALABRESI, LA SPREZZANTE DISUMANITÀ DEL MINISTRO MATTEO PIANTEDOSI E DELLE DESTRE, LE PEZZE DEL PRESIDENTE OCCHIUTO.
Inizia da Izmir,Turchia,
l'ennesima odissea della disperazione.
Sono circa 200 i cittadini iracheni, iraniani, afghani, e siriani, uomini, donne, molti bambini tutti ammassati a a bordo di un peschereccio malandato.
La loro Odissea è iniziata giovedì scorso per fuggire da guerre, macerie, sopraffazioni, fame, violenze, dittature.
L' approdo è l'Italia, le mete finali sono le residenze di parenti e congiunti sparse per l'Europa che però non prevede per loro accoglienza e ospitalità, le stesse che giustamente ha dato senza fare storie a milioni di profughi ucraini.
Le condizioni metereologiche peggiorano, il mare si fa sempre più cattivo,
eppure il barcone arriva a qualche decina di miglia dalla costa calabrese quando un velivolo di FRONTEX lo avvista in balia dei marosi e lancia la segnalazione.
Nella notte viene avviata un'operazione di polizia, non di soccorso, partono da Taranto e da Crotone due motovedette della Guardia di Finanza, ma essendo inadeguate per affrontare un mare in tempesta  sono costrette a rientrare.
Alle 4 di domenica arriva un SOS disperato dall'imbarcazione, è finita.
Si incaglia su una secca a un centinaio di metri dalla riva dalla costa e si sfascia,è finita.
Corpi galleggiano senza vita e vengono spinti dalle onde sulla spiaggia di Steccato di Cutro,recuperati dai pescatori e dai  carabinieri accorsi sul posto, anzi,gli uomini della Benemerita, si tuffano con la divisa e senza paura in mare e traggono in salvo tante di quelle povere vite umane.
Sulla spiaggia tante mani calabre pietose puliscono gli occhi e liberano le bocche piene di sabbia dei bimbi deceduti e ricompongono le salme,mentre un coro di urla strazianti delle madri e dei padri superstiti si leva forte sfidando il frastuono del vento e della tempesta.
Le Compagne e i Compagni di Sinistra Italiana della Calabria si inchinano davanti ai nostri fratelli partecipando al loro dolore e condannano senza remore la Codardia Indifferente dell'Europa.
Disprezzano la condotta delle destre al governo dell'Italia,la loro ipocrisia sfacciata incorniciata nel loro falso dolore.
Le destre al governo hanno criminalizzato le ONG ostacolando con provvedimenti assurdi le loro mission umanitarie e salvifiche, accusandole di essere in combutta con gli scafisti;
il governo Meloni considera i migranti come fenomeno emergenziale ed invece è strutturale e inevitabile, non ha sviluppato nessuna politica per creare i corridoi umanitari e per dare vita  a una regolamentazione dei flussi migratori;
Il governo Meloni, i ministri Salvini e Piantedosi dimostrano tutto il loro disumano disprezzo verso disperati in fuga da guerre, fame, crisi climatica e persecuzioni colpevoli di avere pelle e capelli scuri e individuano nel blocco delle partenze della disperazione generato dall'allora ministro Minniti, e la reclusione dei migranti nei lager libici e turchi finanziati da noi stessi l'unica risposta per bloccare, illusoriamente, le rotte della speranza e della morte.
Nelle rotte Joniche non operano le ONG, bisogna immediatamente coinvolgerle, ciononostante,questa strage poteva e doveva essere evitata e i soccorsi attivati, ce n'era tutto il tempo,24 ore piene a disposizione dall'avvistamento,e la domanda che ci poniamo è perché la Guardia Costiera che al contrario della Guardia di Finanza è dotata dei mezzi navali adatti a navigare anche con il mare a oltre forza 10 e abilitati al soccorso, pur essendo a conoscenza della barca alla deriva non è intervenuta.
Cosa ha impedito ai nostri marinai di agire come hanno sempre fatto?
Perché non è partito l'ordine?
Ministro Salvini lei non dice nulla?
Mancavano forse i mezzi?
E se così fosse, perché la Calabria non ne è dotata a sufficienza?
Sinora nessuna risposta, silenzi orripilanti e lacrime di coccodrillo se non la dichiarazione vergognosa e reiterata che rende chiara la disumanità sprezzante delle destre e del governo, se non le parole agghiaccianti del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi:
"La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli".
Il Ministro non fa alcun mea culpa, non implora perdono, accusa i genitori della disperazione di aver causato la morte dei propri figli, colpevoli di voler loro assicurare una vita migliore, di pace, di dignità.
Si dimetta l'inadeguato, già Prefetto, Ministro degli Interni Matteo Piantedosi.
È il Presidente della Regione Calabria Occhiuto lo ringrazia pure per essere sceso subito a Cutro, ma la toppa è peggio della pezza.
Vogliamo infine porgere commossi  la nostra gratitudine ai Carabinieri, alla Protezione Civile Calabria, alla Guardia di Finanza per il suo disperato tentato intervento e soprattutto ai pescatori di Cutro per la loro opera di recupero delle vittime e di salvataggio dei superstiti e ancor di più ci inchianiamo davanti all'umanità e alla solidarietà intensa mostrata dai Calabresi accorsi in aiuto e adesso al fianco dei nostri sfortunati fratelli per dare loro conforto e aiuti.
La Calabria ha dato una grande lezione al Paese e al Mondo.
Giuseppe Carrozza-Sinistra Italiana Calabria

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