Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Poesia. “Tornata elettorale”

animali votanti.jpg

L'amico e proficuo poeta Luigi Visciglia di tanto in tanto ci invia suoi componimenti ispirati spesso dalla realtà in cui viviamo. La sua verve acuta non disdegna la satira di certi modi di vivere e di agire che contrastano con il rispetto che si dovrebbe avere per il prossimo e da al lettore spunti di riflessione sui quali sarebbe bene soffermarsi ogni tanto, per capire bene ed interpretare correttamente, freddamente e senza pregiudizi quel che si dice e si fa intorno a noi.

TORNATA ELETTORALE

Nell’oscura selva

di questa brutta famiglia

di licantropi e animali,

si vota.

La presunzione bestialità impera.

Il ringhioso ruggito intimorisce:

chi abbaia, chi raglia, chi grugnisce,

straziante è il belare delle pecore.

Guardigno e condizionante

è lo sguardo delle iene.

Il Gattopardo osserva e medita,

la disarmonia incomprensibile

della foresta bestializzata.

Trilussa!

Legge il suo solito giornale,

spaparacchiato all’ombra d’un pajaro.

Tomasi di Lampedusa!

Passeggia con il Principe di Salina,

“colui che fece il gran rifiuto”.

L’utopistico Tommaso Moro,

inceneritosi la testa, le vesti si strappa

per lo squallore sociale.

5 aprile 2019

Luigi Visciglia