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I Laghi di Sibari rimangono CHIUSI alla navigazione

Commissari con Associazione Laghi di Sibari.jpgPubblichiamo il Comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa del Comune di Cassano riguardante l'incontro dei commissari prefettizi di quel Comune con gli utenti e gli amministratori dei Laghi di Sibari. Com'era ovvio "nulla di fatto". Intanto la Procura della Repubblica valuterà se quanto finora accaduto sia tutto secondo le regole, ci riferiamo ai bei soldoni che sono stati "elargiti" dalla regione Calabria per la manutenzione ed il disinsabbiamento del canale degli Stombi al Consorzio di Bonifica in mano al presidente di questo Ente che definire "arruffone" è un semplice eufemismo. Si dovevano acquistare draghe, pontoni e Dio solo sa cos'altro, ma tutto è fermo lì come 10, 20, 30 anni fa.  In coda pubblichiamo un Comunicato dell'ing. Francesco Gallo che segue  da anni la problematica dello Stombi (La redazione)

Il Comunicato del Comune di Cassano

La Commissione Straordinaria che amministra il comune di Cassano All’Ionio, composta dai vice prefetti Mario Muccio e Roberto Pacchiarotti e dalla dirigente di Prefettura Rita Guida, proseguendo nella tabella di marcia degli appuntamenti previsti sul territorio per incontrare i cittadini e cogliere impressioni, suggerimenti, osservazioni e criticità esistenti, dopo Marina di Sibari, ha fatto tappa presso il Centro Nautico dei Laghi di Sibari, detta la “Venezia del Sud”, il porto turistico che con i suoi oltre 2500 posti barca è il più importante del Mediterraneo per la nautica da diporto. Ad attendere i commissari, Muccio e Guida, nell’occasione, in una nota struttura ricettiva del posto, una nutrita assemblea di aderenti all’Associazione Laghi di Sibari, presieduta dall’avvocato Miranda, che nell’introdurre i lavori, ha indirizzato la discussione essenzialmente sull’insabbiamento del Canale degli Stombi, che costituisce la via a mare da e per i Laghi e che allo stato occluso, impedisce la navigabilità ai natanti. Il presidente Miranda, dopo avere espresso critiche all’indirizzo del Consorzio di Bonifica con cui l’amministrazione locale del tempo, aveva stipulato una convenzione affidandogli la manutenzione del canale, ha chiamato in causa i rappresentanti istituzionali presenti invitandoli ad attivarsi per giungere a una risoluzione definitiva del problema che arreca notevole nocumento alla località turistica, sovvertendone le sue particolari peculiarità. Presenti, inoltre, anche i consiglieri regionali, Mimmo Bevacqua e Gianluca Gallo, che intervenendo nella discussione, hanno riferito in merito alle loro iniziative istituzionali per giungere alla trasformazione giuridica dello Stombi, da canale di bonifica a scopo irriguo originario, in canale navigabile a servizio del porto di 4° livello dei Laghi di Sibari. Nel suo intervento, il consigliere Bevacqua, ha ripercorso le varie fasi del suo interesse per la problematica, evidenziato, tra l’altro, che nel tempo, circa UN MILIONE di euro di soldi pubblici sono stati spesi, senza risultati positivi, per disinsabbiare il Canale degli Stombi. Nel suo argomentare, Bevacqua ha riferito di un primo finanziamento già erogato al comune da parte della Regione Calabria, al quale a breve ne seguirà un altro di circa 130 mila euro per completare l’acquisto di una benna dragante destinata a risolvere definitivamente la questione 365 giorni all’anno. Inoltre, la Regione, dovrebbe erogare al comune anche un contributo annuo di 30/50 mila euro per le attività relative di manutenzione del canale. Il tutto, al momento dovrà passare al vaglio e alla timbratura del dipartimento finanze della Regione Calabria. Il consigliere Gallo, ha ribadito il suo impegno contenuto nella proposta di legge per dirimere l’annosa questione del riconoscimento giuridica del canale Stombi per la sua navigabilità. Circa l’emergenza che si sta vivendo da parte degli utenti del sito, la risoluzione, in tempi brevi, ha affermato, dovrà essere trovata dagli attori competenti, che già nei prossimi giorni si ritroveranno attorno a un tavolo tecnico di concertazione che l’organo commissariale promuoverà per vagliare anche eventuali proposte. Il commissario Muccio, che alla visione politica delle problematiche, privilegia quella amministrativa, dopo avere ascoltato gli interventi che lo hanno preceduto, passando dal tatticismo alla strategia, ha riferito che la soluzione del problema su cui lavorare deve essere condivisa e duratura, al fine di evitare interventi non risolutivi ed economicamente dannosi. Abbiamo individuato un metodo , ha riferito, e su questo stiamo andando avanti. Nei prossimi giorni, ha aggiunto, cercheremo di capire quali sono le potenzialità per migliorare il servizio della navigabilità del canale Stombi, e credo che forse ottimisticamente, ma anche realisticamente, riusciremo a spuntarla. Prendendo in prestito un assunto di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino, il commissario Muccio, ha affermato che “I desideri, non sono diritti”. Infine, ha ribadito l’impegno di attenzione e di lavoro che con molta responsabilità la commissione straordinaria pone in essere per addivenire alla risoluzione dei problemi.  

Mimmo Petroni

Capo Ufficio Stampa

Comune di Cassano Ionio

 

COMUNICATO DELL'ING. GALLO

“Insabbiamento Canale dello Stombi, ultimo atto”, interviene l’ing. Gallo

“Dai programmi istituzionali della terna commissariale del Comune di Cassano, agli inutili progetti di “Interventi di sistemazione idraulica del canale dello Stombi” perseguiti dalla precedente amministrazione comunale di Cassano e il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Ionio Cosentino con fondi pubblici regionali anno 2015 (importo dei lavori € 240.000,00 per le annualità 2015/2018, in aggiunta altro finanziamento regionale di € 120.000,00 per l’acquisto di una benna dragante anno 2017 e di € 100.000,00 per il completamento dell’acquisto di un pontone), i fatti accertati allo stato attuale sono oramai certi: le condizioni comatose e irreversibili dello stato dei lavori per una probabile soluzione alla navigabilità hanno definitivamente sancito l’ultimo atto risolutorio: canale definitivamente interdetto, progetti e proposte alternative… da valutare”. È quanto afferma l’ingegnere Francesco Gallo, stimato professionista del territorio della Sibaritide che da anni segue, con rara passione civile ed encomiabile determinazione, la vicenda del canale dello Stombi.

“Una montagna di sabbia accumulata sul molo di sottoflutto, un cantiere abbandonato, mezzi inefficienti ed inutilizzati per gli scarsi risultati ottenuti, una recinzione di cantiere alla meno peggio a fine lavori; uno scempio ambientale che non ha eguali, mai visto in 20 anni uno stato così pietoso dei luoghi, nemmeno nel 2005 con il canale sequestrato dalla Procura di Castrovillari. L’intervento dei lavori di idraulicità,protratto con un progetto triennale di manutenzione affidato al Consorzio di Bonifica, come citavo in precedenza, oramai – dichiara Gallo – ha cessato il suo corso; la convenzione con il Comune di Cassano è scaduta in data 04.07.2018; la sceneggiatura sarebbe dovuta essere“navigabilità del canale Stombi” ma è oramai conclusa; le soluzioni alla navigabilità, presumo nessuna, le possiamo decretare come “l’ultimo atto, l’opera finita”. Il Comune di Cassano, sciolto per infiltrazione mafiosa,ed ora commissariato, s i era impegnato con la precedente amministrazione Papasso alla risoluzione dell’annosa problematica dell’insabbiamento dell’imboccatura del canale degli Stombi”, che com’è noto consente l’accesso ad uno dei più importanti complessi turistici del Mezzogiorno, i “Laghi di Sibari”, e che con impegno e passione ha elaborato all’inizio del 2015 un intervento progettuale finalizzato alla manutenzione idraulica della foce del canale”; soluzione questa, a parere degli esperti, che sarebbe dovuta essere il preludio di nuovi e cospicui finanziamenti per l’acquisto di una draga risolutrice da parte della Regione Calabria, di ulteriori fondi per le manutenzioni e gestioni del mezzo; risolti per ragioni indeterminate, da altro esperto regionale interpellato, che con la modica cifra di € 120.000,00 si sarebbe acquistato un mezzo d’opera efficiente e risolutivo; al momento, per altra scelta concordata per utilizzare i fondi concessi, ci si è accontentati dell’acquisto di una sorbona dragante, impegnando solo € 85.000,00 senza però puntone di sostegno essenziale per l’utilizzo (la sorbona giace custodita da un anno nei cantieri della Casa Bianca Group). Altra delusione, la mancanza dei fondi regionali stanziati in bilancio di previsione pari a circa € 100.000,00 per l’acquisto del puntone con compressore idraulico, per concludere l’opera?”.

“Il famigerato progetto – prosegue Gallo – avrebbe dovuto rappresentare la soluzione per risolvere la problematica dell’insabbiamento del canale degli Stombi, il dragaggio delle sabbie in accumulo nel tratto a sud del molo sopraflutto, con sversamento a rinascimento del tratto a nord; considerato che (il molo sopraflutto è saturo di sedimenti) si rendono necessari dopo ogni mareggiata il dragaggio con ripascimento. Ovviamente, inesorabilmente, non essendo attuato il progetto correttamente e con mezzi idonei, tutto ciò ha limitato fortemente il transito dei natanti ormeggiati nei “Laghi di Sibari” e ha inesorabilmente provocato, a più riprese, le proteste dei diportisti, specie stranieri, alcuni dei quali, esasperati da questa sorta di prigionia forzata, hanno portato via le loro imbarcazioni per non farne più ritorno. È da sottolineare che la Provincia di Cosenza, in ossequio alle competenze trasferite dalla Regione Calabria con la legge regionale n°34/02, inerenti alla difesa delle coste ed al dissabbiamento dei porti, si è interessata in maniera concreta sia delle problematiche afferenti all’imboccatura dello Stombi che di quelle relative all’erosione costiera, prevedendo, negli anni dal 2005 al 2014, interventi finalizzati all’estrazione delle sabbie in accumulo con riutilizzo delle stesse, previa caratterizzazione, a rinascimento di spiagge erose, impegnando consistenti risorse umane e finanziarie (progetto ripascimento spiaggia di Mirto con la sabbia dei Laghi)”.

“È perfettamente inutile dire – conclude l‘ingegnere Gallo – che una siffatta sconfitta, sia per le istituzioni che per i diportisti e i residenti, porta inevitabilmente alla distruzione della nautica e del porto dei Laghi, avviando così l’inefficienza di una struttura portuale di rilevante importanza per la nautica da di porto, per il territorio e, più in generale, per l’intero comparto nautico, che potrà essere completato attraverso il ricorso alle ultime risorse finanziarie comunitarie (fondi POR), oggetto della Programmazione Regionale sulla portualità ultimo atto”.

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