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Sibari: Aeroporto SI, Aeroporto No

aeroporto ryanairIl sindaco di Trebisacce Franco Mundo, candidato nella lista del PD alla prossima competizione regionale, con una nota comunicava la sua intenzione di voler perorare la realizzazione di un aeroporto nell'area sibarita, sogno che in molti rincorrono da circa 20 anni. Sugli indubbi vantaggi che la presenza di uno scalo aereo porterebbero a tutto il territorio dell'area ionica cosentina non c'è neanche da discuterne, sulle problematiche per la sua realizzazione e sulla sua gestione invece molti sono i dubbi e le perplessità.

Alla proposta elettorale di Mundo, immediatamente replica il "Comitato Magna Graecia" che da qualche tempo inonda il web con una serie di dichiarazioni inneggianti ad una cervellotica idea di "allargare"verso nord il territorio della provincia di Crotone aggiungendo appunto l'area della Sibaritide e creare una nuova provincia che si dovrebbe chiamare "Magna Graecia" avente due capoluoghi: Crotone e la neonata città CorSano. Su questo progetto, a nostro parere irrealizzabile, avremo da dire qualcosa dopo la campagna elettorale, mentre sul fatto che gli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone siano da decenni fallimentari, siamo perfettamente d'accordo e soprattutto il secondo andrebbe CHIUSO, altro che chiacchiere, sono da sempre stati dei semplici stipendifici appannaggio delle politicacce locali. Siamo d'accordo che la mobilità interna debba essere assolutamente migliorata, soprattutto l'ammodernamento della SS 106 fino a Reggio Calabria non può essere più procrastinato, così come anche i collegamenti ferroviari, non solo per poter raggiungere Crotone, ma anche Catanzaro e tutte le località della locride, per raggiungere le quali oggi è un'impresa ardua. La provincia di Crotone tentò già diversi anni fa di accorpare San Giovanni in Fiore e non ci riuscì, ora ci riprova con la Sibaritide, ci spiace ma non siamo d'accordo. Di seguito pubblichiamo i due comunicati succitati. (La redazione)

 

mundo elettoraleCOMUNICATO STAMPA – MUNDO: “È TEMPO DI LOTTARE UNITI PER DOTARE SIBARI DI UN AEROPORTO”

A cosa serve investire in luoghi meravigliosi, come la Calabria e la Sibaritide, se poi questi luoghi sono difficilissimi da raggiungere?

Può una regione come la Calabria considerarsi davvero moderna, credere in un futuro che abbia la propria pietra angolare nel turismo, se i mezzi di trasporto e la viabilità che collegano la nostra terra all’Italia e al resto del mondo non sono al passo con i tempi?

È giusto che i nostri figli e le nostre figlie che scelgono, quando possono, di vivere lontano dalla Calabria debbano impiegare decine di ore per tornare alle loro case e alle loro famiglie quando vogliono farlo?

Io dico di no e lo dico con lucida rabbia e desiderio di far sì che lo stato attuale delle cose cambi.

La Sibaritide, terra di cultura, rappresenta per la Calabria un polmone economico di primaria importanza, grazie ad un settore agricolo di eccellenza, grazie a strutture come il porto di Sibari e alle attività produttive agroalimentari il cui valore è riconosciuto a livello internazionale.

Una realtà, tra l’altro, posta al centro di un’area geografica che va dal Pollino a Crotone, includendo tutto il Cosentino, con oltre 250.000 abitanti.

UN TERRITORIO CON SIMILE PREROGATIVE NON PUÒ E NON DEVE FARE A MENO DI UN AEROPORTO!

Noi intendiamo rilanciare questa iniziativa che, non solo in questo particolare momento, deve rappresentare una battaglia prioritaria per i nostri territori per le nostre comunità, da portare avanti unitamente a tutti gli amministratori dell’area vasta del Nord Calabria.

Come sindaci del territorio dobbiamo riaprire con più forza questa vertenza sull’aeroporto, che non può essere certo accantonata o superata dall’istituzione di una tratta ferroviaria veloce.

L’aeroporto di Sibari deve rappresentare una priorità nella prossima legislatura regionale.

Facendoci interpreti dei sentimenti di tutti cittadini, di tutti gli imprenditori, di tutte le istituzioni locali, di tutte le associazioni e anche del mondo ecclesiastico, lotteremo per rilanciare questo progetto.

Al sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, da sempre sostenitore di questa battaglia, chiederò di avviare nelle prossime settimane una grande mobilitazione, che coinvolga tutti i Comuni del nord Calabria.

Dopo tante delusioni in merito a questo bisogno ineluttabile del territorio, dobbiamo ripartire con più forza che mai, per ottenere questo giusto riconoscimento, che andrà a soddisfare le legittime aspettative di imprenditori turistici che con tanto lavoro e passione si sono impegnati, da molti anni, nel rilancio della Sibaritide.

Allo stesso tempo non possiamo non tenere conto di come questa infrastruttura possa favorire risvolti economici, occupazionale e lavorativi.

Mi impegno ad essere promotore, se eletto nel Consiglio Regionale della Calabria, di tutte le opportune iniziative necessarie per il raggiungimento di questa priorità territoriale, superando le delusioni prodotte in questi anni da politici che hanno pensato solo ai propri interessi.

Facciamo insieme la rivoluzione!!!

Avv. Franco Mundo
Sindaco di Trebisacce
Candidato Consigliere alla Regione Calabria

 

 

COMUNICATO STAMPA

AEROPORTO A SIBARI, BOUTADE DI MUNDO

«PROPOSTE FUORVIANTI E DESTABILIZZANTI»

Il Comitato della MAGNA GRAECIA boccia l’idea del sindaco di Trebisacce ed invita l’amministratore a un incontro chiarificatore. Rafforziamo le infrastrutture esistenti nei collegamenti trasportistici tra Sibari e Crotone

Francamente ci saremmo aspettati l’annuncio di una rivoluzione diversa da parte del candidato alle regionali nonché sindaco di Trebisacce Franco Mundo quando dichiara di impegnarsi in prima linea per la realizzazione di un aeroporto a Sibari chiamando a raccolta tutti i sindaci del Nord/Est della Calabria. Il Comitato Magna Graecia, pur rispettando e ritenendo legittima qualsivoglia tipologia di proposta, purché non speculare, si sarebbe aspettato una iniziativa di vero coinvolgimento delle popolazioni per una sacrosanta battaglia che veda il riconoscimento giuridico di due capoluoghi a Nord Corigliano Rossano e a Sud Crotone tale da portare a termine lanuova provincia a saldo zero per lo Stato di circa 420mila abitanti, sotto la denominazione di MAGNA GRAECIA.

Con la riforma partita dagli anni 2000 con Berlusconi prima e Prodi poi, si è dato vita al principio delle privatizzazioni e delle aziendalizzazioni in Italia, anteponendo la logica dei numeri a quella dei principi costituzionali secondo cui lo Stato debba garantire i servizi a prescindere dal benefit. Va da sé che oggi sia necessario doversi confrontare con i numeri, con i dati, con i flussi, altrimenti non si va da nessuna parte. Ed ogni proposta che non tenga conto della oggettività dei dati in termini di riscontri, si presta a una serie di valutazioni talvolta poco nobili e/o strumentali, al solo fine di contrapporsi ad altre iniziative meritevoli invece di attenzione.

In questo il Comitato MAGNA GRAECIA sarà vigile e attento. Combatterà la logica disfattista che determina solo paralisi. Occorre essere responsabili! Nei giorni scorsi abbiamo invitato il sindaco di Cassano Gianni Papasso e riprendere quella che era anche una sua idea, ossia, di valutare l’ipotesi di aggregare CASSANO a CORIGLIANO ROSSANO così da dare vita al progetto di GRANDE SIBARI. La risposta è stata di totale silenzio. Eppure la sua amministrazione deliberava in tal senso. Si ha proprio la sensazione, in alcuni casi, che si vogliano buttare in campo tematiche destabilizzanti e fuorvianti allo scopo di annullare le energie e rimanere impantanati allo status quo, così da prestare il fianco ai soliti poteri centralisti che amano tenere sotto scacco lo jonio.

Il Comitato MAGNA GRAECIA mira al rilancio dell’area della Sibaritide e del Crotoniate, l’arco jonico dimenticato dallo Stato e dalle istituzioni regionali, con lo zampino di una parte di classe dirigente locale che si presta a questo gioco al massacro.

La MAGNA GRAECIA ha già un suo aeroporto, ed è quello di SANT’ANNA. La grande battaglia è quella di dotare l’arco jonico di infrastrutture snelle e innovative: ss.106, tratta ferrata e vie del mare. L’obiettivo è raggiungere Crotone in 40/50 minuti max. Ipotizzare un contratto con le compagnie di navigazione, in attesa della realizzazione di una statale 106 a 4 corsie e dell’elettrificazione della ferrovia, mediante l’impiego di aliscafi da e per Crotone (e con la vicina Puglia) potrebbe rappresentare un primo vero cambiamento.
In Italia esistono 120 aeroporti, tra civili e militari, molti dei quali costituiscono delle vere e proprie cattedrali nel deserto. Il piano di riordino del settore aereo più recente, al momento, non prevede la costruzione di nuovi aeroporti, piuttosto, si va nella direzione opposta di soppressioni. Sono poche le società di gestione di scali aerei che chiudono i bilanci in positivo, per il resto esistono realtà costantemente ricattate dalle compagnie aeree che richiedono contributi economici.

In Calabria, già ci sono tre aeroporti, quello di Lamezia (internazionale), definito strategico in ambito nazionale, poi ci sono gli scali di Reggio Calabria e Crotone, riconosciuti di interesse nazionale, con legge dello Stato.
Gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, stanno vivendo un periodo di estrema difficoltà, pur avendo un bacino d’utenza, nel raggio di 100 chilometri, superiore ai 400 mila abitanti (parametro minimo per bacino d’utenza come stabilito ed individuato dall’ENAC - massima autorità nel campo dell’Aviazione civile). Ma soffre della supremazialametina e di una classe dirigente che adotta politiche isolazioniste nei confronti dell’area Pitagorica. Troppi gli interessi e i conflitti di interesse in gioco. Ecco perché è necessario liberalizzare da lacci e lacciuoli il settore.

In questo contesto un aeroporto a SIBARI non avrebbe il supporto necessario per il suo mantenimento, oltre alle arcinote difficoltà riscontrate in passato per la sua realizzazione. E se si tiene conto dello stato di crisi che attraversa il nostro Paese, la proposta di Mundo non può che ritenersi una boutade. Basta dare uno sguardo all’aviosuperficie di Pisticci o a quella di Scalea, vere e proprie lande desolate, per rendersi conto che dobbiamo puntare e rafforzare l’esistente.

Il comitato coglie l’occasione per chiedere al candidato Mundo un incontro chiarificatore sul punto in questione e sul progetto MAGNA GRAECIA in particolare.

COMITATO “MAGNA GRAECIA”

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