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Nitzsche e la musica

Nietzsche.jpgRicordando il giorno della nascita del grande filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Nietzsche, avvenuta 176 anni fa, il 15 ottobre del 1844 a Rocken (Lipsia), noi appassionati di musica siamo curiosi di sapere quale fu il suo rapporto con la nobile arte dei suoni.

Fin da bambino coltivò la musica studiando il pianoforte e componendo alcuni pezzi per canto. Pur continuando gli studi di filologia classica e moderna uniti a quelli filosofici, si dedicò frequentemente alla composizione la cui tecnica non approfondì mai rimanendo a questo riguardo sempre un dilettante. Risale al novembre del 1868 l'incontro con Richard Wagner del quale divenne grande amico e della cui musica fu tra i primi e più fervidi sostenitori. Successivamente i rapporti tra i due si raffreddarono al punto da indurre il filosofo a sostenere che la musica di Wagner, pervasa dalla cosiddetta “melodia infinita”, era una morsa dalla quale lo spirito non avrebbe mai potuto liberarsi, sostenendo invece con grande fervore la musica di George Bizet che rappresentava per lui quanto di più vero e umano potesse offrire la mente di un artista. Divenne quindi uno dei più accaniti antiwagneriani.

Nel saggio Il caso Wagner (Der Fall Wagner, 1888) Nietzsche esaltò la Carmen di Bizet: "Per la ventesima volta ho ieri assistito al capolavoro di Bizet e ancora l'ho udito con la stessa gentile reverenza. Mi sorprende di poter così vincere la mia impazienza. Ma guardare come un'opera siffatta integri la natura di un uomo. Essa è malvagia, perversa, raffinata, fantastica, eppure avanza con passo leggero e composto; la sua raffinatezza non è quella di un individuo, bensì di una razza. Si sono mai uditi sulla scena accenti più tragici, più dolorosi? E come sono ottenuti? Senza smorfie, senza contraffazioni di alcun genere... Io mi sento diventar migliore quando questo Bizet mi parla. Il mio udito si sprofonda in quella musica...”. Altro saggio rilevante di Nietzsche è Così parlò Zarathustra (Also sprach Zarathustra) che fa da sfondo letterario al celebre omonimo poema sinfonico op.30 di Richard Strauss (cliccare per l'ascolto) , il cui incipit è indubbiamente uno dei brani di musica classica più celebri di ogni tempo.

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