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Lauropoli: Analisi iconografica della Crocifissione di Enzo Palazzo

Antonello da Messina, Crocifissione.jpgIn occasione della Pasqua, nella Settimana santa, è stato promosso un incontro nella chiesa della Presentazione del Signore, su Analisi iconografica della Crocifissione nell’arte. L’analisi storico-artistica è stata presentata dall’artista Enzo Palazzo, coadiuvato dal regista Dino Pittelli nella proiezione delle diapositive.

Dopo una breve introduzione del parroco don Alessio De Stefano, che ha illustrato lo scopo dell’incontro e il significato storico, biblico e teologico del sacrificio del Golgota, Enzo Palazzo ha intrattenuto i convenuti attraverso un excursus storico e artistico nella rappresentazione e nella interpretazione della crocifissione nelle varie scuole pittoriche attive nel tempo: e precisamente dal V al XX secolo.

<In questo contributo -ha esordito Enzo Palazzo- ho raccolto alcune tra le più belle e toccanti raffigurazioni della Crocifissione, realizzate dai più grandi artisti della tradizione cristiana, dall’inizio ai giorni nostri.

La Crocifissione rappresenta il simbolo per antonomasia del Cristianesimo: essa occupa un posto centrale nella produzione dell’arte sacra. L’analisi della iconografia della Crocifissione nell’arte mostra la varietà di sistemi di senso attribuiti alla sofferenza, alla morte di Cristo e alla promessa di salvezza per gli uomini>.  

<La rappresentazione della crocifissione nell’arte fu duramente ostacolata nella Chiesa primitiva in quanto la legge ebraica -“ Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra”- proibiva qualsiasi tipo di rappresentazione e il timore che le immagini sacre potessero risentire del culto dell’idolatria pagana indussero gli antichi Padri di opporsi alla tendenza popolare che era portata a venerare l’immagine di Cristo. I cristiani obbedirono inizialmente alle limitazioni imposte dagli antichi Padri, ma la propensione per la venerazione delle immagini sacre prevalse col tempo e le prime rappresentazioni del Cristo non tardarono a far parte del culto>.

Le immagini che scorrevano sullo schermo sono state quarantasei e rappresentavano formelle lignee (V secolo, custodite in Santa Sabina, Roma), immagini ricavate da manoscritti miniati, placche, tele, affreschi e rilievi in marmo.

Palazzo, nell’illustrare l’opera di Antonello da Messina ha aggiunto: < L’opera, firmata e datata 1475 sul cartiglio, è uno dei capolavori di Antonello. La pacata composizione è costruita in sezione aurea e mostra la croce di Cristo sullo sfondo di un lontano paesaggio costruito con punto di fuga ribassato, mentre in basso si trovano i due dolenti, Maria e Giovanni, che contemplano la scena silenziosamente. Più lontano si intravedono le tre Marie. La tipologia iconografica rimanda a esempi fiamminghi, anche nel trattamento del paesaggio, che sfuma dolcemente in lontananza nei colori azzurrini delle colline avvolte dalla foschia. La linea marcatrice delle acque del lago isola maggiormente la figura del Cristo, con un cerchio formato dalla Vergine e da san Giovanni>.

Paolo Veronese.jpgMentre, a proposito della Crocifissione di Veronese (Paolo Veronese, Crocifissione, Olio su tela, 1545 - 63, Louvre, Parigi), Enzo Palazzo sottolinea che: <I personaggi vistosi affollano le tre croci, addirittura un soldato a cavallo, ben visibile una scala dietro la croce dove è inchiodato il Cristo. Ancora la Maddalena, sotto la croce, che guarda il volto del Crocifisso con la mano destra allungata in segno di disperazione. La donna che guarda Maria sveniente potrebbe essere Maria di Cleofa. La tragicità del momento è reso bene da quel chiaro scuro tenebroso delle condizioni atmosferiche. S’intravede sullo sfondo una città: Gerusalemme>.

La lettura, le sottolineature di forme stilistiche caratteristiche dei singoli pittori e delle relative scuole o movimenti di appartenenza, impreziosite da opportuni commenti, hanno reso l’analisi iconografica di Palazzo particolarmente interessante.

Martino Zuccaro

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