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Due riflessioni del dott. Della Ragione su cui meditare

vignetta-menolavoro.jpgIl nostro triste futuro

Come cittadini europei il nostro futuro si presenta denso di nuvole minacciose: calo demografico, diminuzione della produzione, aumento della disoccupazione e soprattutto dei vecchi. Ci avviamo ad un tracollo epocale, ma non ci arriveremo tutti assieme. Ogni Stato seguirà una via indipendente, legata all’ammontare del debito pubblico. Vi sarà un giorno, molto vicino, in cui la periodica collocazione sul mercato dei buoni del tesoro incontrerà difficoltà e non tutta l’offerta troverà acquirenti, nonostante i tassi di interesse incoraggianti. L’asta successiva sarà un disastro e lo Stato dovrà dichiarare la non redimibilità dei titoli da lui emessi. (cosa significhi la parola chiedetelo ai vostri nonni, la conoscono molto bene). Seguirà nelle ore successive il blocco dei depositi bancari ed il crollo del mercato azionario. Vi saranno rivolte, ma sarà tutto inutile: la bancarotta travolgerà tutti i cittadini.  Quale sarà questo Stato gravato da un debito pubblico terrificante? Lascio al lettore la risposta e buona fortuna, ne avremo bisogno.

 
xciclisti.jpgNostalgia del favoloso Giro d’Italia
L’altra sera mentre vedevo per l’ennesima volta "Totò al Giro d’Italia" ho fatto un’amara considerazione: una gara che per decenni ha costituito un appuntamento sportivo memorabile, al quale assistevano lungo il suo percorso centinaia di migliaia di tifosi o di semplici cittadini, mentre la televisione dedicava ore alle riprese dei momenti più esaltanti è stato completamente dimenticato dai mass media e campioni come Coppi e Bartali sono sconosciuti alle nuove generazioni. I giornali nelle pagine sportive si dilungano su partite di serie D o si disperdono in interminabili interviste ad allenatori e giocatori in procinto di cambiare casacca, ma non dedicano un rigo, dico un rigo, allo svolgimento del Giro d’Italia, giunto a metà del suo svolgimento. Che vergogna, ma si potrebbe ancora rimediare.
 
Achille della Ragione