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In ricordo di Carmelina CANNIZZARO

carmelina cannizzaro.jpegCarmelina Cannizzaro è stata una delle prime conduttrici radiofoniche calabresi: sin dagli anni '80 ogni giorno dagli studi di Radio Sibari Sole entrava nelle case della gente da mezzogiorno alle tre con puntualità ed allegria, intrattenendo via etere migliaia di persone. Dopo la sua dipartita, avvenuta lo scorso primo maggio, il social è stato invaso da commenti e condivisioni della notizia, facendo così emergere la grandezza di una donna che con il suo lavoro è entrata nel cuore di tutti. Immediata è stata la solidarietà dell’intera comunità giornalistica e pubblicistica calabrese che ha inteso rendere omaggio ad una collega che ha svolto il suo ruolo in maniera utile e professionale. Oggi, ad un mese dalla sua scomparsa, riceviamo e pubblichiamo un pensiero della sorella Sara.

A mia sorella Carmelina.

di Sara Cannizzaro

Un mese fa hai deciso di andartene, o meglio qualcuno ha deciso per te, tu non eri pronta a questo, tu che la vita al contrario mio l'hai sempre amata. "La vita è bella" mi dicevi sempre sorridendo, tu che prima di sorridere con le labbra, sorridevi con gli occhi, quegli occhioni stupendi, luminosi proprio come te. E la vita tu l'hai vissuta fino in fondo, senza sporcarti di rancore, di superbia, hai vissuto con dignità e sempre in punta di piedi.

Da quando hai deciso di varcare la soglia del Paradiso, quelle poche ore che mi restavano per poterti toccare ancora, le ho passate ad accarezzarti, e mentre ti guardavo ho ripensato alla tua vita: ho rivisto bontà, rettitudine, serietà, onestà, semplicità e comprensione verso gli altri. Tu hai vissuto per gli altri, con il culto dell'aiutare, del non ostentare mai ciò che avevi o ciò che davi, con il culto della gentilezza, del perdono, dell'ascolto, del rispetto verso ogni forma di vita. Cosi speciale, una rosa in un campo di ortiche, nessuno, nemmeno la vita è riuscita a toglierti lo splendore e la meraviglia che ti distingueva da tutti.

Pasquale ha scritto che eri come la Carrà, per tutti un personaggio e invece tu sei sempre rimasta umile, l'immagine imponente e "famosa" che gli altri avevano di te si sgretolava non appena ti parlavano: solare, altruista, empatica. Hai sempre avuto un'aura luminosa, destavi simpatia e interesse, rendevi spettacolare tutto ciò che facevi.

Dicevi "noi possiamo contare solo sulle facce che vediamo qui, noi 5 siamo famiglia" famiglia, quella per cui hai lottato e vissuto fino alla fine, quella a cui ora manchi come l'aria, "famiglia" era la parola che ripetevi più spesso, insieme ai tuoi continui "grazie" e "per favore" per cui ti prendevo sempre in giro.

Le nostre vite non sono sempre state facili, ma non c’è stato un solo momento in cui mi sono sentita sola, grazie a te. Abbiamo vissuto il dolore della perdita e in quei momenti di disperazione eri la mia luce in fondo al tunnel per guidarmi fuori dall’oscurità.

Ho sempre pensato di essere stata piú fortunata di te perchè quando sono nata tu eri già li, perche io ho avuto te, una compagna di vita formidabile e premurosa. Mi dicevi sempre "mi devi un favore, ho scelto io il nome Sara altrimenti chissà come ti avrebbero chiamata" e scoppiavi a ridere, di quella risata fragorosa, contagiosa che adoravo. Quel favore, se solo potessi, io ora te lo ricambierei con la vita, per riaverti qui, per essere ancora noi. Noi, due parti integranti dello stesso ingranaggio: io la parte difettosa e tu quella perfetta capace di funzionare per due. Tu, la più forte, la più bella, la più buona, la più intelligente, la più creativa tra tutti. Che fortuna avere una sorella così. Rimarrai con me, nel mio cuore, nella mia anima. So che puoi sentirmi, il nostro legame andava e continuerà ad andare oltre ogni cosa, non sarà la morte a fermarci.

Sei un'anima bella, custodisciti. Ciao sorellina

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