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Lo scrittore coriglianese Lazzarano a Sanremo

Armando Lazzarano e Fabio Pistoia.jpgArmando LAZZARANO (nella foto con Fabio Pistoia), giovane di Corigliano Calabro, intelligente cultore del Bello nella sua massima accezione, fervido appassionato di storia, nonché di sport e del binomio salute/benessere, è l’autore di un’opera poderosa ma scorrevolissima, rocambolesca, variegata: “LA LEGGENDA DI LEON”. Un libro capace di coniugare generi letterari differenti in un mix di avventura e feuilleton, frutto di un’ispirazione severamente coltivata, come un debutto deve essere.

Ebbene, questa prima pubblicazione di Lazzarano, dopo i notevoli riscontri positivi registrati nella città natia e in confini extraregionali come Sestri Levante, e in vista di nuovi interessanti appuntamenti sul territorio della provincia cosentina, approda in località e contesto a dir poco esclusivi e degni di menzione.

Nella prima decade del mese di febbraio (da domenica 4 a domenica 11), nella splendida cornice di SANREMO, in concomitanza con l’edizione n. 68 del celebre FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, avranno infatti luogo una serie di iniziative dedicate alle eccellenze della Calabria, in particolare di Corigliano e della Sibaritide.

Le esposizioni (creazioni d’arte, prodotti tipici, testi di autori locali) avverranno nel centro di Sanremo, dislocate sia in modo permanente che itinerante tra le hall di strutture ricettive, nonché presso associazioni del luogo, e saranno curate da un gruppo di giornalisti, blogger e operatori del mondo della comunicazione provenienti da diverse località italiane, in collaborazione con realtà culturali sanremesi e comunità di residenti, nell’ambito di un’iniziativa nazionale di marketing territoriale. Referente di zona, per il comprensorio Sibaritide-Pollino, è il giornalista Fabio PISTOIA.

Sarà dunque anche l’opera di Lazzarano ad essere tra i protagonisti nel periodo clou della città dei fiori, perla della Liguria e simbolo del Belpaese nel mondo, nell’ambito di questa pregevole manifestazione. Un risultato ragguardevole, che fa onore sia al giovane autore che all’intera comunità coriglianese, poiché “La leggenda di Leon” è opera ambientata proprio nel centro ausonico.

A cavallo tra il 1700 e il 1800, in pieno Risorgimento, in un borgo in terra di Calabria – Corigliano – nel Regno di Napoli, Leonardo Cortese ripercorre tutta la sua vita, dall’infanzia travagliata e solitaria trascorsa tra le mura del suo castello, con genitori assenti e costretto a cercare conforto negli inservienti di palazzo, fino all’incontro con Luigi Tieri, colui che gli farà da guida. Nel corso degli anni, varie vicende si accavallano, prima fra tutte i continui disaccordi con il padre, il Barone Francesco Cortese: pomo della discordia la conduzione del casato e il trattamento del popolo. Con l’aiuto del maggiordomo Antonio, caro amico di suo nonno, e del fidato Luigi porta alla luce alcune scomode verità. Deciso a riportare la serenità nelle sue terre, inizia una lotta diplomatica contro il Barone in carica, suo padre. Messo al corrente da Antonio della presenza di una stanza segreta sotto il mausoleo dove riposano le spoglie del nonno, riporta alla luce un manoscritto che contiene le vecchie leggi del casato e una lettera lasciatagli dal defunto nonno. Messo a punto un piano, Leonardo, con l’aiuto di Antonio e Luigi, è pronto a dichiarare guerra diplomatica al genitore.