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Come Oggi Moriva Beethoven e nasceva Roberto Bolle

Bolle.jpgAlcune volte certe casualità ci lasciano di stucco. Stamattina nel dare una scorsa alle segnalazioni dell’amico Luigi Moffeo riguardanti fatti memorabili della musica di tutto il mondo non ho potuto fare a meno di sorprendermi nell’apprendere che nello stesso giorno di oggi 26 marzo, a più di cento anni di distanza l’uno dall’altro, moriva nel 1827 uno dei più grandi compositori di livello universale: Ludwig van Beethoven, mentre nel 1975 nasceva il nostro ballerino vanto italiano nel mondo Roberto BOLLE. Commemoriamo il primo e AUGURIAMO al secondo LUNGA VITA colma di successi. (A.M.Cavallaro)

Auguri al ballerino italiano Roberto Bolle che oggi compie 44 anni. E' nato a Casale Monferrato il 26 marzo del 1975. A 12 anni viene ammesso alla scuola di ballo dell'Accademia Teatro alla Scala e a notarne il talento è un certo Rudolf Nureyev che lo scrittura per il ruolo di Tadzio nell'opera Morte a Venezia. Insignito nel 1999 del premio Gino Tani e l'anno seguente del premio Galileo, diventa una star mondiale esibendosi al Bolshoi di Mosca, al Covent Garden di Londra e al teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Etoile del Teatro alla Scala dal 2003 e Ambasciatore di buona volontà per l'UNICEF, dal 2007 realizza spettacoli a sostegno del FAI. Nel 2012 riceve dal presidente Napolitano il titolo di "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana", per meriti acquisiti verso il Paese in campo artistico e culturale.

Beethoven.jpgIl 26 marzo del 1827 moriva a Vienna il compositore tedesco Ludwig van Beethoven (1770-1827). Fu l'ultimo esponente di rilievo del classicismo viennese, nonché il primo grande romantico ed è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Franz Joseph Haydn (1732-1809) che fu insegnante di Beethoven dal 1792 al 1794 ebbe a dire di lui: "Avete molto talento e ne acquisirete ancora di più, enormemente di più. Avete un'abbondanza inesauribile d'ispirazione, avete pensieri che nessuno ha ancora avuto...voi mi avete dato l'impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime". Il gigante dalle molte teste, molti cuori e molte anime ci ha lasciato (tra le altre cose) 9 sinfonie, 5 concerti per pianoforte ed orchestra, 32 sonate per pianoforte, 10 sonate per violino e pianoforte, 5 sonate per violoncello e pianoforte, 16 quartetti per archi, un'opera e tantissimi altri capolavori. Nonostante i problemi di sordità, nei primi decenni dell'Ottocento scrisse le sue opere più famose, dalla Terza Sinfonia "Eroica" op.55, alla Nona Sinfonia op.125 (che comprende l'Inno alla gioia, adottato come inno ufficiale dell'Unione Europea), anticipando le istanze del Romanticismo musicale.

A cura di Luigi Maffeo

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