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Naturale Festival a Milano. Vino e fotografia per un nuovo stile di vita

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(Foto di Lucrezia Ianilli) Si chiNatural F Lucrezia Ianilli.jpgama Naturale Festival, un titolo-manifesto che chiarisce le intenzioni di una rassegna all’esordio, però già strutturata per confermarsi, nel corso del prossimo anno, come “contenitore di eventi a puntate, da organizzare con una certa frequenza, anche fuori Milano”. A confermarlo è Sebastiano Leddi, fondatore del magazine indipendente Perimetro, che insieme a 28 Posti (il ristorante meneghino di chef Marco Ambrosino e Silvia Razzi) e allo studio di graphic design e comunicazione Burro Studio firma l’ideazione del festival, in scena dal 30 settembre al 2 ottobre negli spazi di Mare Culturale Urbano, a Milano.

NATURALE FESTIVAL A MILANO. PERCHÉ

Anche la scelta del centro culturale non è casuale, “ci è sembrato lo spazio più giusto per ospitare l’iniziativa, perché ha sempre puntato sulla cultura per avvicinare le persone, farle confrontare”, spiega Leddi, che rivela anche la genesi dell’idea: “Perimetro è un progetto editoriale che parla attraverso il linguaggio dell’immagine. Nasce per raccontare la città, e dunque si è sempre nutrito di storie prettamente urbane, contributi che arrivano spontaneamente da chi ci segue, e che noi pubblichiamo. Con la pandemia il focus si è spostato sul rapporto tra uomo e natura, abbiamo iniziato a ricevere storie centrate su una riscoperta della vita all’aria aperta, sulla ricerca di contesti naturali in cui esprimersi, orti, cascine, campagna… Così, con Silvia Razzi abbiamo pensato al festival: un progetto che anche attraverso il linguaggio fotografico e con una cospicua componente legata alla produzione enogastronomica trattasse il concetto di naturale, esplorandolo nella sua dimensione culturale. Cos’è naturale oggi e che significato diamo a questa parola?”.

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(Foto di Lucrezia Ianilli)

IL PROGRAMMA E I PROTAGONISTI DEL FESTIVAL

Alla domanda cercheranno di rispondere le persone riunite in occasione della prima edizione della manifestazione, che si regge su due assi principali – il vino (naturale, ça va sans dire) e la fotografia – coinvolgendo però molti altri profili e discipline, con la partecipazione di filosofi, apicoltori, agronomi, ceramisti, fotografi, artisti, cuochi, designer, paesaggisti, architetti, antropologi, musicisti (ogni serata si concluderà con un dj set, a partire dalla festa inaugurale del 30 settembre). Nel weekend, si procederà dunque dalle 12 alla mezzanotte con un programma di talk, workshop, presentazione di progetti editoriali, proiezioni, cene a filiera zero (28 Posti e Altatto sabato 1 ottobre; Vasiliki Kouzina e Frangente domenica 2 ottobre). Centrali le produzioni alimentari ed enologiche, per acquisire consapevolezza su ciò che consumiamo grazie al contributo di Aurora Zancanaro, panificatrice de LePolveri, Giuseppe Zen di Macelleria Popolare, Wooding Lab per il foraging, Carlo Catani di Tempi di Recupero, Cesare Battisti, chef di Ratanà qui presente con il progetto Marcel Boum, incentrato sulla cucina africana. A E/N Enoteca Naturale il compito di coordinare le degustazioni e gli incontri sul vino, alla presenza di numerose cantine naturali (tra cui Auriel, Tenuta Lenzini, Fabio Ferracane, Parashos, Guerila, Sieman).

natural F angelo Mazzolla.jpg(foto di Angelo Mazzolla)

LA FOTOGRAFIA CHE ESPLORA IL NATURALE

Allo sviluppo dei contenuti fotografici ha presieduto direttamente Perimetro, attraverso due open call, avviate nei mesi scorsi: “Con la prima abbiamo sollecitato le persone – fotografi professionisti e non – a inviarci immagini che potessero funzionare da key visual del festival. E abbiamo realizzato con le migliori una capsule collection di etichette fotografiche per i vini di sei cantine che partecipano alla manifestazione, che proporranno queste bottiglie in edizione limitata. Nel frattempo è partita una call per selezionare storie fotografiche da esporre durante il festival, confluite anche in un numero speciale del magazine, ribattezzato Perimetro Naturale”. La rivista sarà venduta in occasione del festival, ma disponibile anche per l’acquisto online e nelle librerie cittadine che distribuiscono Perimetro. Il progetto non ha fatto altro che confermare la bontà dell’operazione: “La risposta è stata più massiccia del previsto, abbiamo ricevuto almeno 200 storie sul tema, non tutte necessariamente inedite. Abbiamo quindi intercettato una riflessione già in atto da tempo, e significativa, stando alla mole di progetti che gravitano intorno al concetto di naturale”. Non a caso, Perimetro proseguirà a pubblicare storie sul naturale, con una rubrica settimanale dedicata: “Milano in questo momento ha una doppia anima: si assiste da un lato alla frenesia di recuperare il tempo perso, il frullatore ha già ricominciato a girare. Ma qualcosa nella sensibilità individuale e collettiva è cambiato, e il filone della naturalità va ad aggiungersi al nostro modo di guardare e raccontare la città. Non potrebbe essere altrimenti, stiamo iniziando ora a prenderne consapevolezza”. Il Festival ne sarà emanazione concreta, e fornirà anche uno strumento utile per orientarsi in questa riscoperta dimensione: una guida ai 50 luoghi del Naturale a Milano.

Livia Montagnoli

(Foto di Giuseppe Laera)

 

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(fonte: www.artribune.com)