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Cassano elezioni amministrative del 1946. Un documento raro

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voto 1946 cassano1.jpgA Cassano fra poco si entrerà in campagna elettorale e cominciano a girare per le case i cacciatori di candidati e, ovviamente, di consensi. Non mi dilungherò sulla situazione politica attuale del comune, perché voglio approfittare dell’occasione per ricordare ai cassanesi, e non solo, le prime elezioni comunali in era repubblicana, quelle del 1946. Ho trovato nell'archivio personale di un caro amico un fac-simile di una scheda di voto dell’epoca che potete vedere nella foto (in coda all’articolo la trovate in formato originale).

Tre sole liste di 24 candidati ciascuna e si potevano dare addirittura 24 voti di preferenza anche su liste diverse, voto disgiunto a oltranza insomma. Va ricordato che queste furono le prime elezioni in Italia alle quali le donne furono chiamate a votare (le prime elezioni politiche, insieme al Referendum istituzionale monarchia-repubblica, si tennero più tardi il 2 giugno 1946).

La competizione amministrativa a cui ci riferiamo si svolse nel mese di marzo e le tre liste in lizza furono Lo scudo Crociato di ispirazione cristiana, la Sveglia di chiara vicinanza alla sinistra e la Bandiera collegata al Partito Liberale.

Si votò “secondo il sistema pre-fascista che consentiva apparentamenti tra i partiti, in base al quale il gruppo che avesse riportato il 50% dei voti avrebbe avuto diritto a 20 consiglieri su 30 vale a dire la maggioranza assoluta con i due terzi dei seggi.” (cit. pag. 324, Cassano Storia di un popolo di Giuseppe La Padula)

Come dicevamo 24 candidati per lista, fra i nomi importanti dell’epoca ricordo l’avv. Antonio Bellusci, il comm. Agostino Fiorentino, il prof. Antonio Gori e l’agricoltore Biagio Tancredi nella lista dello Scudo Crociato rigorosamente indicati per ordine alfabetico; nelle altre due liste invece l’ordine era sparso, probabilmente si preferì inserire nei primi posti i candidati più prestigiosi. Vediamo nella formazione della Sveglia come capo lista il prof. Giacinto Ciappetta, mentre nella Bandiera come capolista figurava l’ing. Camillo Toscano, che fu poi eletto sindaco.

Giusto per ricordare i risultati: Lo scudo crociato ottenne 774 voti, La Sveglia 371 e la Bandiera 3593.

Mentre quando il 2 Giugno si votò per il referendum istituzionale tra Monarchia e Repubblica a Cassano prevalse la monarchia con 3221 voti contro i 2261 per la repubblica.

Ora ci si appresta per le prossime consultazioni ma il sistema elettorale prevede l’elezione diretta del sindaco che può essere appoggiato da molte liste, ecco perché si cerca di accaparrarsi più candidati possibili. Un tempo far parte di una lista era un punto d’onore, oggi i candidati sono scelti in base ai voti che possono portare a prescindere dalle loro capacità e precipue qualità, tanto non sono importanti, coloro che saranno eletti in consiglio o scelti come assessori diventeranno immediatamente scienziati tuttologi, sapranno di tutto e di più.

Consiglio vivamente agli amici che sanno leggere (ma soprattutto comprendere quel che leggono) di procurarsi il libro più completo sulla storia di Cassano, frutto di anni di ricerche: "CASSANO - STORIA DI UN POPOLO" del prof. Giuseppe La Padula.

 

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