Il testo che segue è stato estratto dalle ultime pagine del libro di Omar al Akkad, “Un giorno tutti diranno di essere stati contro” edito da Feltrinelli. Un libro che ogni occidentale dovrebbe leggere. (Cliccare quì per una breve recensione del libro).
"Un giorno finirà. con la liberazione, o la pace, o con lo sterminio su scala così macroscopica da azzerare la storia. Finira' quando le sanzioni saranno sufficientemente pesanti, o il costo politico dell'occupazione e dell'apartheid diventerà uno svantaggio. Quando finalmente non ci sarà modo di preservare i propri interessi se non agendo, se non con la volontà potente di agire. Le stesse persone che hanno compiuto il massacro, finanziato il massacro e voltato le spalle al massacro si vanteranno di aver fatto la cosa giusta. E' molto importante fare la cosa giusta alla fine.
Quando arriverà il momento di attribuire le colpe, la maggior parte dei colpevoli non ci sarà più da tempo. Tanti fingeranno di essere sconvolti dalla gravità della situazione, come potevamo saperlo? Ci sarà sempre chi dirà che e' stato tutto opera di pochi malvagi, che hanno ingannato il resto di noi brave persone. Qualsiasi cosa pur di non affrontare la possibilità che questi massacri fossero il risultato di un sistema che funzionava esattamente come previsto, non tanto di una stortura del sistema......
Un giorno non sarà più possibile distogliere lo sguardo dal disastro climatico, dalle ultime fameliche conquiste del capitalismo estrattivo, dal massacro di chi non ha più patria. Un giorno sarà impossibile accettare le rassicurazioni degli stessi moderati che dicono con grande convinzione, Si, l'aria ha un odore acre, e si, i cicloni sono aumentati al di là di ogni classificazione e si, gli incendi e le inondazioni hanno reso la vita una corsa sfrenata da un disastro all'altro e si, milioni di persone muoiono anche solo per il caldo e intere specie vengono portate ogni giorno verso l'estinzione e i colonizzati vengono cacciati dalla loro terra e i profughi muoiono a frotte ai confini del lato insaziabile del pianeta e si, le catene di approvvigionamento stanno iniziando a collassare, e si, molto presto arriverà alle nostre porte, anche alla nostra porta di casa, in quest'ultimo bastione del cosiddetto mondo civile, e un giorno apriremo il rubinetto e non uscirà più nulla, andremo al supermercato e gli scaffali saranno vuoti e dovremo finalmente affrontare la realtà , come miliardi di persone prima di noi sono stati costretti a fare, ma fino ad allora, fino a quell'ultimo momento, e' importante capire che questo e' davvero il modo migliore di fare le cose. Un giorno sarà considerato inaccettabile, negli educati circoli liberali dell'Occidente, non aver riconosciuto le migliaia di persone innocenti uccise in quell'inconveniente di tanto tempo fa............
Un giorno ci sarà una resa dei conti, anche se spesso a coloro che hanno commesso le atrocità più inimmaginabili nei campi di sterminio e' stato permesso di rientrare nella società civile.......
Meglio andare avanti.
Ci saranno persone che non andranno mai avanti, che fino alla fine della loro vita lotteranno per dimenticare l'immagine del corpo trasformato in poltiglia rossa, del bambino costretto a mangiare cibo degli animali, delle ossa che premono contro la pelle, del lento spegnersi della vita per mano della fame, dei fratelli grandi che devono dire ai più piccoli che tutti gli altri non ci sono più , delle tombe scavare in fretta e furia, una distesa all'orizzonte come pelle d'oca sulla carne della terra. E ogni volta sentiranno un politico professare la supremazia del diritto , internazionale, dei diritti umani, dell'uguaglianza per tutti, udranno solo le urla da sotto le macerie.
Eppure, nonostante tutto, un giorno le cose cambieranno.
Il medico palestinese che non ha abbandonato i suoi pazienti, anche quando cadevano le bombe sempre più vicino. L'intellettuale islandese che ha raccolto fondi per fare uscire i profughi da Gaza. I medici e gli infermieri americani che hanno rischiato la vita per andare a curare i feriti in un campo di sterminio.
Le persone che hanno filmato e fotografato e documentato tutto questo, anche mentre lo vivevano, mentre seppellivamo i loro cari.
Non é così difficile credere, anche nei momenti peggiori che il coraggio é quanto mai contagioso. Che si investe più sulla solidarietà che nella distruzione. Che come è stato possibile distogliere lo sguardo, é sempre possibile smettere di farlo."
Il libro ci é stato suggerito dal prof. Giuseppe Costantino che ringraziamo; non aggiungiamo ulteriori commenti, ci sembrano inutili, vi consigliamo soltanto di leggere il libro. Grazie.
La redazione






