A proposito della grande Fiera in stile nazional-popolare allestita presso il Parco Archeologico di Sibari, a parte la polemica sui costi, registriamo una netta alzata di scudi da parte dell'on. Baldino del M5S e del gruppo politico di sinistra "Rifondazione Alto Jonio" che lamentanto alcune gravi emergenze idriche nella parte settentrionale della Sibaritide. Di seguito i comunicati giunti in redazione:
<Ho sentito il ministro Lollobrigida elogiare il governo regionale dai padiglioni del Vinitaly. Evidentemente non ha letto la mia interrogazione sull’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole dell’Alto Ionio Cosentino, a pochi chilometri dal Parco Archeologico di Sibari: le coltivazioni di limoni di Rocca Imperiale IGP, una delle eccellenze calabresi riconosciute del Made in Italy, sono a rischio desertificazione>. Lo dichiara in una nota la deputata M5S Vittoria Baldino, in replica alle dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura al Vinitaly di Sibari.
<A Lollobrigida forse sfugge – prosegueBaldino– che nel totale immobilismo della Regione Calabria, nel marzo scorso è stato siglato un accordo tra Basilicata e Puglia che di fatto ha escluso la Calabria dall’utilizzo dell’invaso di Monte Cutugno, lasciando il consorzio di bonifica dei bacini dello Jonio Cosentino senz’acqua e gli agricoltori senza tutele. Nessuna voce si è levata, né dal governo nazionale né da quello regionale, per difendere un’eccellenza produttiva mentre muore di sete. Migliaia di ettari sono a rischio, centinaia di aziende sono in ginocchio e un’intera filiera sull’orlo del collasso. Altro che crescita: questa è la cronaca di un disastro annunciato>.
<Mentre vaneggia di difesa del Made in Italy e di sovranità alimentare – prosegueBaldino– in Calabria le eccellenze produttive muoiono di sete.Nella mia interrogazione ho chiesto al ministro cosa intenda fare per garantire l’acqua necessaria al comparto agricolo dell’area Rocca Imperiale-Trebisacce, anche promuovendo un tavolo interregionale con Puglia e Basilicata. Se non ritenga urgente avviare, d'intesa con la regione Calabria, un piano straordinario per la gestione dell'emergenza idrica e il rafforzamento delle infrastrutture irrigue nel comprensorio Rocca Imperiale-Trebisacce. Nessuna risposta. L’oro giallo di Rocca Imperiale viene ignorato, tanto da indurre gli agricoltori del comparto e i sindaci del territorio a una giusta e legittima manifestazione.
Se Lollobrigida fosse davvero interessato all’agricoltura calabrese, avrebbe incontrato gli agricoltori, produttori e i sindaci dell’Alto Ionio, per ascoltare i loro problemi e attivarsi con misure straordinarie per evitare il fallimento di intere comunità agricole. Invece si limita a un brindisi tra i padiglioni, mentre l’agricoltura che lavora ogni giorno la terra, sta per morire di sete sotto il sole. Ma del resto, si sa, l’acqua fa male e il vino fa cantare! Mi consola che almeno non sia venuto in treno fino a Sibari>, concludeBaldino.
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Ma di quale Calabria parla il ministro Lollobrigida?
Non basta solo Catanzaro. Ora anche da Roma ci raccontano nuove favole miracolistiche sulla nostra terra: “La Calabria si sta dimostrando capace di far crescere il nostro export in proporzione più di ogni altra regione italiana”. E ancora, parlando dell’esecutivo Occhiuto: “Questa Giunta ha saputo parlare al mondo con eventi curati nei dettagli, capaci di valorizzare i prodotti, l’ambiente e il territorio. I risultati, evidentemente, stanno arrivando”.
Il favolista di turno è stato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso dell’inaugurazione della seconda edizione a Sibari di “Vinitaly and the City - Calabria in wine”. Senza uno straccio di contraddittorio, infatti ai nostri conterranei pare sempre “brutto” obiettare alcunché ai potenti romani e catanzaresi in tour per le nostre periferie, l’uomo del Governo Meloni ha imbastito queste sue analisi allo zucchero. La Calabria al top nel mondo dell’economia nazionale? La Calabria come modello culturale circa gli eventi di questi anni?
Con coraggio la favola è stata raccontata a una Sibaritide senz’acqua per le sue colture agricole di pregio. Lollobrigida ha recitato la sua cantilena a una terra che esporta giovani a caccia di lavoro oggi più di ieri. Il film del ministro è stato proiettato in un cinema sempre più spopolato, abbandonato, senza infrastrutture, senza via di comunicazione, ostaggio delle mafie bianche e nere, dove si muore in un pronto soccorso perché mancano medici e medicinali. E quando ha parlato di grandi eventi culturali, il signor ministro a cosa ha pensato: la diretta Rai per Capodanno, forse?
L’assessore Gallo (padrone di casa a Sibari) e il suo presidente Occhiuto cosa hanno raccontato, a loro volta, al ministro per convincerlo a esporsi tanto in questo suo arduo equilibrismo oratorio? Davvero lor signori possono credere che i calabresi di serie C di questa parte di Sud si facciano ancora ammaliare dalle sirene di turno?
Se lo pensano davvero, stavolta stanno facendo malissimo i loro calcoli. Provando ad annebbiare mente e vista della gente locale con un buon calice di vino nostrano, magari accompagnato da una democratica porzione di ostriche…
Rifondazione Alto Jonio
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Nota a mergine: Un nostro lettore ci ha fatto notare che "...con 30 Euro a Frascineto ed in altri paesi del Pollino in alcune cantine ancora "artigianali" si possono comprare circa 10 litri di ottimo vino locale, senza nulla obiettare ai 3 calici e a qualche salatino del Vinitaly ottenuti con lo stesso prezzo dai visitatori, evidentemente il resto del costo del biglietto era per godere della presenza di Lollo e C".






