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Difendere l'indifendibile non è da socialisti

 touring cl (2).jpgIl giorno dell’Epifania, mi trovavo al capezzale di una mia congiunta, quando dalla redazione del sito che gestisco - infosibari.it (che non è un mio blog ma un portale di opinioni e informazioni aperto a chiunque ne faccia richiesta) mi giungeva notizia di un comunicato diffuso da non meglio precisati “Socialisti di Cassano” e inviato dall’incolpevole Mimmo Petroni, al quale il redattore ha appioppato la paternità e me ne scuso; anche se nel testo si fa chiaramente riferimento ad un mio scritto in termini poco lusinghieri, ho acconsentito alla pubblicazione. I giorni seguenti, nell’apprensione per problematiche familiari, non ho avuto né il tempo, né la voglia di dedicarmi ad una eventuale risposta.

Intanto complimenti a chi ha scritto il comunicato per la forma in perfetto italiano dell’elaborato, credo di averne riconosciuto la mano e lo stile e se avrò il piacere di incontrarla non mancherò di complimentarmi, anche se il suo ingegno e le sue capacità indiscusse andrebbero indirizzate in favore di ben altri soggetti, ma tant’é “guai se non si provvedesse anche energicamente a salvaguardare il Prestigio dell’Autorità”, anche utilizzando le stesse tattiche mendaci dell’autorità stessa.

Nella prima parte della nota si fa riferimento a Paglialunga come “La piazza dei lavoratori in lotta per la conquista dei diritti” e al fatto che io avrei messo in dubbio questo fatto storico e irreversibile. Visto che in quegli anni io c’ero e credo che la persona o le persone che si sono spremute le meningi per trovare un’appiglio a cui attaccarsi per sminuire le mie affermazioni, non c’erano o forse erano ancora in fasce, posso affermare che proprio da quelle parti avvennero i primi comizi di Gino Bloise e lì nei pressi era la sede del Partito Socialista, lo posso affermare perché c’ero e pur se di politica non capivo una mazza ho visto le folle osannanti che aspiravano , giustamente, ad un futuro migliore e vedevano in quel giovane piccolo di statura ma dall’eloquio trascinante, la bandiera delle loro rivendicazioni. Me ne ricordo, come di miei coetanei ed amici, di cui potrei fare anche i nomi, alcuni ancora viventi altri purtroppo non più, che facevano da speaker sull’automonile in giro per il paese annunciando i comizi o incitando: “Vota e fai votare Gino Bloise”. Tutto vero e intriso di nostalgia, ma che la fontana di Pagghialonga e la relativa piazza fosse il punto dove ci si dava convegno per scannarsi, sicuramente triste doverlo ammettere, ma anche questa è STORIA INCONTESTABILE, altro che chiacchiere, ed è una storia che non inizia negli anni ’50 ma ha un retaggio antico di secoli. Basta chiederlo a qualcuno degli anziani ancora vivente a Cassano per averne conferma, non ci vuole molto.

Una storia che pesa ancora come un macigno su questo paese, piaccia o non piaccia, se addirittura il TOURING CLUB ITALIANO cita la fontana come un “attrattore turistico” da presentarlo ai visitatori, raccontando magari le gesta dei migliori. Volete che vi sciorini i nomi anche dei migliori “schermidori i curtieggri” presenti e “attivi” anche all’epoca dei famosi comizi? Qualcuno forse vive ancora.

Nel libro del Touring Club stampato nel 1998 (quindi non secoli fa) si legge testualmente:

Touring club 1999 (2).jpg“Nei dintorni di Cassano si trova la fontana di PAGLIALUNGA dove si davano appuntamento i duellanti: il rituale prescriveva che le armi utilizzate venissero poi lavate con l’acqua della fontana”

Credo, se la memoria non m’inganna, di aver letto dei riferimenti a questo “vezzo locale” anche in una pubblicazione di Gino Bloise e di altri scrittori e storici di Cassano. Poiché, al contrario di molti di voi estensori del comunicato, ho quasi tutta la produzione letteraria di Bloise e mi son preso pure la briga di leggerla magari all’incontrario, come affermate che io sappia fare, - bontà vostra - appena avrò un po’ di tempo da perdere mi metterò a scartabellare nella mia purtroppo vasta biblioteca.

A Cassano sono cresciuto e sono diventato uomo, cassanesi sono i miei migliori amici, molti dei quali, finita l’ubriacatura politica dello pseudo-socialismo di Bloise e Frasca, sono finiti col dover prendere la strada per terre lontane, come me, oltralpe e anche più lontano, come potrei volere il male di questo paese?

Ma se ci guardiamo intorno, e lo chiedo ai socialisti, lo vedete com’è ridotto questo paese? Quanto hanno gravato sulla situazione attuale le false e mendaci promesse che dagli anni ’50 in poi sono state inoculate come morbo maligno nella mente semplice, aperta, fiduciosa di quei lavoratori, quei miseri braccianti che in massa han dovuto partire per dare una vita dignitosa ai loro figli? Chiedetelo ai vostri nonni, ai vostri padri, chiedetelo anche a me, perché sono uno di quelli che è partito pur di non strisciare a implorare il posticino. Intendiamoci non intendo offendere chi lo ha fatto certamente perché costretto, ma il mio sdegno e la mia ira ancora oggi sono inarrestabili nei confronti di coloro che hanno favorito con le loro menzogne l’illusione prima e lo sconforto della partenza poi.

E sapete “cari socialisti di Cassano” chi c’era all’aeroporto di Zurigo ad attendere il senatore Bloise con moglie e figli, allora membro della commissione parlamentare per la scuola, per un convegno sui problemi scolastici dei figli degli emigrati in Svizzera?

Il vice-segretario della Federazione del PSI, presidente dell’Istituto Fernando Santi in Svizzera e segretario della Sezione del PSI di Baden con 350 iscritti, cioè semplicemente io, socialista per ponderata scelta e non per essere stato imbrancato da un capo-popolo.

La dott.ssa Rosetta Console può darvi ragguagli in merito, visto che i genitori, carissimi amici, erano emigrati come me.

Non vi biasimo, è umano, anche se non condivisibile, che difendiate il vostro sindaco, benefattore o padrone che dir si voglia anche quando è lui stesso a non avere rispetto della “Carica Istituzionale” (che dovrebbe impersonare), con comportamenti che non sono degni di quella carica. Il sottoscritto e altri pochi che hanno il coraggio di esprimere la propria opinione contraria sono gli unici che fanno sentire la voce del dissenso, visto che in consiglio comunale è completamente assente o quasi.

Sveglia popolo di Cassano, socialisti veri compresi, non pensate e non tentate di riempire l’avvenire con le ombre del passato, esse non fanno più storia come non deve far più storia la tradizione delle coltellate a paglialunga o altrove, se si vuole che questo paese possa veramente un giorno assurgere alla posizione che merita.

Riflettete, in silenzio, in solitudine magari, ma riflettete, prendetevela pure con me se ciò può darvi soddisfazione, ma guardate in avanti, certo non dimenticando il passato, ma pensate al futuro, a quello dei figli e nipoti che invece di affermarsi qui sono costretti a rivolgersi altrove per vedere affermate ed apprezzate le loro capacità.

Anche io ho figli, nipoti e pronipoti che vivono all’estero, risultato da scelte fatte per necessità e non per volontà, scelte a cui si è stati costretti da coloro che hanno illuso e mistificato le proprie azioni e i cui seguaci, ancora oggi, continuano a mistificare per nascondere i loro sotterfugi nel tentativo di “sistemare” figli e parentado.

Il resto del comunicato non lo prendo in considerazione, il solito arrampicarsi sugli specchi per affermare un’autorevolezza inesistente, inane, solo di facciata. L’autorevolezza non si acquista, o c’è o non c’é.

Tonino Cavallaro (socialista vero)

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