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Cassano. Considerazioni post-voto di Cambia-Menti

cambiamenti 1Cassano: quale messaggio consegna alla politica ed alle sue classi dirigenti il risultato elettorale delle recenti elezioni?

Cambia_menti ha voluto fare una scelta ben precisa in merito alle appena trascorse elezioni politiche ed ha preferito tenersi lontana dalla competizione elettorale.

Vero è che sarebbe stato opportuno che una seppur fievole voce come la nostra avesse riportato i temi della campagna elettorale sulla via della politica, ma questo era più che altro il compito delle attuali classi dirigenti politiche che ai vari livelli amministrano il territorio, le quali ancora una volta hanno preferito restare in silenzio.

Nonostante Cambia_menti sia presente sulla scena pubblica ormai da un paio d’anni, è bene tornare a richiamare l’attenzione su un aspetto fondamentale da non perdere di vista: il nostro non è un partito, ma bensì un movimento politico-culturale nato proprio per sopperire alla latitanza della politica in città.

Una sorta di think thank, di rete politica e culturale, che ha l’ambizione di essere un luogo aperto e vivo di discussione e di riflessioni da offrire all’opinione pubblica.

Le posizioni che si esprimono quindi, non hanno mai nulla a che vedere con i personalismi, né con gli interessi dei singoli, ma ogni volta cercano semplicemente di offrire differenti punti di vista e contributi di discussione - mettendoci sempre tanto sentimento, mai risentimento - per la crescita prima di tutto culturale della comunità e la buona salute della democrazia.

Fatta quest’ampia e doverosa premessa, propri per i motivi suesposti - e perché troppo spesso qualcuno strumentalmente ha cercato di veicolare un messaggio contrario al nostro spirito - non siamo intervenuti nella campagna elettorale che ha visto fra i principali candidati locali proprio il Sindaco della città, nei confronti della cui attività amministrativa è più che noto il nostro duro giudizio politico.

All’inizio ci siamo permessi di offrire alcuni suggerimenti a chi appunto si era candidato in nome del territorio, interpretati invece come un crimine di “lesa maestà”, tanto da essere stati tutti puntualmente disattesi.

I risultati ora però sono ben evidenti, ed al netto delle auto-assoluzioni e dei silenzi (tanti!), ci indicano che c’è più di qualcosa che non va.

Indubbiamente si è trattato di elezioni politiche che interessano il Governo dell’intero Paese, ma anche in virtù delle candidature locali avute, l’esito non può che essere stato sensibilmente influenzato da quello che succede sul territorio e dal lavoro fatto dalle classi dirigenti che lo governano.

Abbiamo atteso un bel pò prima di offrire il nostro contributo, nella vana speranza che le attuali classi dirigenti politiche cittadine, quantomeno davanti a dati così pregnanti di significato, facessero ora un passo in avanti. Ma niente. Ed allora, difronte al mutismo ed al degrado politico e culturale in cui la città è precipitata, avvertiamo noi il dovere (ed il coraggio) di offrire modestamente un’analisi lucida ed intellettualmente corretta di quello che è stato il responso delle urne.

È chiara la pesante debacle di chi si è candidato facendo leva sulla sua appartenenza a questo territorio, il quale nonostante abbia sollecitato un voto organizzato, ma soprattutto molto sostenuto da tutti coloro i quali oggi ricoprono incarichi nel governo cittadino, e per lo più senza antagonisti, ha ben oltre che dimezzato i consensi fra i suoi elettori, segno di una crescente grande sfiducia nei suoi confronti e del chiaro giudizio negativo che la gente ha dell’attività amministrativa finora messa in campo.

Addirittura ancora oggi, dai vari conteggi e riconteggi degli organi ministeriali competenti, pare che i voti stiamo diminuendo.

Ad onor del vero si avvertiva già da un pò che un ciclo stava per giungere a termine, ma ora ne abbiamo la certificazione.

Non vogliamo poi commentare le percentuali degli altri partiti della competizione, anche perché, chiunque riesce a farsi un'idea reale del significato politico di certi numeri in valore assoluto.

Paradossalmente gli elettori cassanesi che si sono recati alle urne, hanno preferito esprimere il proprio consenso a quei partiti con meno responsabilità di governo ad ogni livello territoriale (come appunto M5S, Fratelli d’Italia e NoiDiCentro), piuttosto che verso quelli a loro più vicini perchè teoricamente più radicati e ben rappresentati nelle nostre Istituzioni.

Il dato però ancor più grave è quello dell'astensionismo: circa un elettore su due degli aventi diritto, fortemente deluso dalla politica locale e sfiduciato dai suoi modi di fare, ha ritenuto opportuno non recarsi proprio alle urne e così intenzionalmente sottrarsi al gioco democratico (a nostro avviso anche sbagliando) pur di non legittimare in un qualche modo le principali parti in campo.

I risultati elettorali consegnano quindi un messaggio forte a tutta la politica cittadina, da sinistra a destra senza distinzione alcuna: se per le loro classi dirigenti vige il motto “tutto va bene, madama la marchesa”, il popolo di Cassano che si è recato alle urne, e quello che ha scelto di non farlo, ha detto palesemente che qui tutto non va per niente bene, e che c’è uno scollamento tra la realtà che le famiglie vivono in città e quella che viene narrata, una distanza tale che ogni giorno tende ad aumentare.

In poche parole, la comunità non si riconosce più nella politica per come è stata intesa e rappresenta fino ad oggi, e chiede ad una nuova classe dirigente di farsi avanti per farsi carico degli interessi collettivi.

Noi come Cambia_menti vogliamo con responsabilità interpretare questo grido emerso e dare il nostro contributo nel tentare di trasformarlo in una proposta concreta assieme a coloro i quali intendono essere parte integrante e paritaria di un progetto che raccolga le idee, le esperienze e le competenze di quelle donne e uomini della società civile che con il 48% risulta essere la prima forza politica della città.

Fra gli elementi fondanti di questo nuovo percorso dovrà avere un posto privilegiato il rispetto del confronto, delle regole, ma soprattutto la trasparenza e la lealtà intese sia come qualità personali che collettive.

                                                        

Movimento politico-culturale

                                                                                                        Cambia_menti

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