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Cassano. Francesco Garofalo su salute pubblica e criminalità

garofalo"Anche il Consultorio Familiare presso il Poliambulatorio di Cassano, avrà un nuovo ecografo di alta tecnologia". Lo annuncia, il portavoce del comitato spontaneo di cittadini a tutela della salute pubblica, Francesco Garofalo. 'Il Commissario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Antonello Graziano, risponde alla richiesta che avevo avanzato nei giorni scorsi. Sin dal suo insediamento - afferma Garofalo -, con il Commissario Graziano, in spirito di reciproca collaborazione, sto interloquendo su i problemi della sanità che riguardano il territorio del Comune di Cassano. Nell'ambito della programmazione e riorganizzazione della rete oncologica in provincia di Cosenza, ho chiesto una particolare attenzione verso la struttura dell'Hospice, centro d'eccellenza per le cure palliative. Senza clamori lavoriamo continua la nota -, nella consapevolezzasa che c'è ancora molto da fare, per migliorare l'offerta di tutti gli altri servizi erogati al locale poliambulatorio, al fine di garantire ai cittadini di potersi curare nel proprio Comune di residenza. Cassano, sconta purtroppo, anni di ritardi per quanto attiene la sanità. Ora - ha concluso -, è il momento d'invertire la rotta ed imprimere un passo spedito in un settore delicato, che tocca la salute di ciascuno di noi. Migliorare la medicina territoriale e la prevenzione, significa incidere ulteriormente sulla qualità della vita ma anche ridurre i costi sulla cosiddetta emigrazione sanitaria".

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Occorre fare fronte comune contro il dilagare della criminalità organizzata. L'efferato omicidio consumato a Sibari, ci riporta ad una stagione di sangue di cui le cronache se ne sono ampiamente occupate. Di certo, il lavoro incessante di contrasto della magistratura e delle forze dell'ordine, non bastano. Di pari passo, è necessario il risveglio delle coscienze per ricondurre il tutto nell'alveo della legalità e della convivenza civile. Vi è anche l'urgenza, di attivare processi di cittadinanza attiva perché le forze sane prevalgono, si riappropriano ed occupano gli spazi in un territorio ricco di storia e cultura. Giovanni Falcone, sosteneva che accanto alla repressione, andava unito il massimo coinvolgimento sopratutto dei giovani, delle scuole, del mondo dell'associazionismo, nella consapevolezza che è l'ora della responsabilità senza se e senza ma. Come Centro La Pira, continueremo a fare la nostra parte, e lo faremo parlando singolarmente con i nostri ragazzi, per dire loro che la storia va abitata con i giusti e sani anticorpi per essere protagonisti di un'altro mondo possibile. Infine, ma non per ultimo, agli organi inquirenti, tutto il nostro sostegno in questa delicata fase di recrudescenza. Resta la sfida più grande oggi, quella di rendere la comunità più attiva, partecipe e solidale.
Centro Studi Giorgio La Pira

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