Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

LA FABBRICA DEL CONTENZIOSO ovvero: "zitto o ti... trombo"

scheletro-d-che-gioca_trombone.jpgQuando in una disputa tra due contendenti uno dei due comincia a minacciare azioni legali a prescindere dall'aver ragione o torto e si fa scudo del suo vero o presunto incarico politico, automaticamente lo si può definire presuntuoso, arrogante e trombone stonato, se poi tira fuori frasi del tipo: "Io sono il sindaco (o l'onorevole tal dei tali) e tu non sei nassuno e non puoi suonare", allora si può anche tranquillamente affermare che il personaggio è anche un pefetto imbecille e che la carica che ricopre (sempre se accertata per veritiera) è scaturita per chissà quale balordo incrocio astrale o forse perché il capo-orchestra quel giorno era distratto. Credo che Articolo 21, con la nota che segue, questa volta abbia toccato un tasto stonato e doloroso ma che, purtroppo, assorda sempre più spesso chi é intonato. Mandiamo questi tizi a scuola di musica. (Antonio Michele Cavallaro)

L'irrefrenabile vizietto di zittire ogni forma di dissenso è un fenomeno tipico di quei Sindaci che anziché dare spiegazioni, querelano e danno incarichi legali incuranti, tanto a pagare è sempre PANTALONE!

Assistiamo ad una malattia ormai diventata contagiosa e spesso sono proprio quei Sindaci che premono per mandati elettorali all'infinito, gli stessi che si considerano i podestà del momento con possibilità di disporre dei loro amministrati a proprio piacimento.

Si arrabbiano nel momento in cui si dissente, con qualsiasi mezzo, stampa, che provenga da una parte politica, liberi cittadini, associazioni, pronti persino a mettere in atto repressioni che a volte colpiscono sino alla settima generazione, diventando insofferenti anche per un “mi piace” non condiviso.

Il motivo? Non pensarla come loro. 

La strada gratuita per impaurire rimane quella legale e della querela, una strada che a volte altri non vorrebbero intraprendere, sia per una questione di stile, e soprattutto perché si ci aspetterebbero delle risposte prettamente politiche ma , se eventualmente trascinati e coinvolti, potrebbe diventare un’opportunità così che, UN TERZO, potrebbe pronunciarsi su risposte che non arrivano ,sui loro silenzi o su ciò che viene narrato in modo differente dalla realtà.

Altro che terzo mandato!

Il limite temporale rimane l'unico argine alla deriva, dopo che agli stessi sono attribuiti troppi poteri (nomina assessori, dirigenti, segretario,presidente e revisori).

La democrazia rimane l'unico faro al quale bisogna guardare e sperare che la verità vera prevalga, confidando che si generino anticorpi naturali per archiviare anche le peggiori esperienze.

Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.

Ultime Notizie

OLIO, COLDIRETTI/UNAPROL: E’ IMPORTANTE PER LA CALABRIA IL SISTEMA UNICO DI TRACCIABILITÀ CONTRO FRODI IN EUROPA. Unasvolta decisiva contro frodi...
Il mondo incantato di Elio De Luca Il Progetto Bancartis, con cui la BCC Mediocrati di Rende (Cosenza) arricchisce la...
Due anni fa nasceva il Gruppo Intercomunale Aido Co Ro in un clima generale di sfiducia e rassegnazione. Del resto, se...
Lavoro, progresso e senso di attaccamento al territorio: il consiglio comunale decide di conferire la cittadinanza onoraria all’ingegner Salvatore Lieto,...
Per la gioia dei Bambini il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, arriva con tanti regali spero che si ricordi...

Please publish modules in offcanvas position.