Nell’ultimo Consiglio Comunale, ho preso la decisione di abbandonare l’aula, un gesto che desidero chiarire e spiegare, anche a beneficio di quei cittadini che potrebbero non essere stati informati. Questa scelta non è stata presa alla leggera, ma è il risultato di una situazione che si ripete, in cui il presidente del Consiglio ha ignorato le disposizioni del Regolamento comunale, e in particolare l’articolo 43, che stabilisce che durante la seduta di Bilancio non possano essere inseriti altri argomenti all'ordine del giorno, se non quelli strettamente legati al Bilancio stesso o a deliberazioni di eccezionale urgenza. Avevo già sollevato questa questione durante la Conferenza dei Capigruppo, un incontro che, peraltro, non ha raggiunto il numero legale necessario per essere considerato valido. Nutrivo la speranza che il Presidente del Consiglio, il cui operato non sempre ha rispettato il principio di imparzialità, potesse tenere in considerazione le mie osservazioni e presentare un ordine del giorno rivisto, invece dei ben 28 punti che sono stati portati all’attenzione del consiglio. Purtroppo, questa speranza è rimasta disattesa e, pertanto, ho deciso di lasciare l’aula. Non intendo entrare nel merito del Bilancio di previsione approvato, sebbene ci sarebbero molte osservazioni da fare. Tuttavia, un aspetto mi ha lasciato particolarmente perplesso: il fatto che nel Bilancio non risultino iscritti debiti, nonostante la maggioranza abbia votato favorevolmente, in più occasioni, all’accensione di mutui e finanziamenti. È difficile, se non impossibile, chiedere a una minoranza di votare favorevolmente su un Bilancio di cui non ha avuto la possibilità di partecipare alla redazione. Ancor più preoccupante è il fatto che il documento contabile non sia stato mai discusso in commissione consiliare. La maggioranza che, per qualche mese ancora, governerà Cassano non può pretendere collaborazione, partecipazione e sostegno solo in fase di votazione. È fondamentale che la cooperazione avvenga sin dalle fasi iniziali di predisposizione degli atti da approvare. Inoltre, la fretta con cui è stato approvato il Bilancio di previsione solleva interrogativi non solo in me, ma in diversi membri della comunità. Sebbene la scadenza per l’approvazione sia fissata al 31 dicembre, la prassi consolidata ha sempre consentito rinvii, estendendo così il termine. L’approvazione del Bilancio di previsione del comune di Cassano è avvenuta prima dell’approvazione da parte del parlamento della Finanziaria, una legge che di solito condiziona, e non di poco, i bilanci di tutti gli Enti.
Il Consigliere Comunale
PRAINO Giuseppe Leonardo