
I ponti primaverili confermano anche l’ascesa dell’enoturismo. Ma ottimi segnali vengono anche dagli altri comparti, come il birraturismo, l’oleoturismo e il turismo dei formaggi, a riprova del fatto che la vacanza in campagna non è più circoscritta alla tradizionale attività di pernottamento, dando la possibilità di turisti di vivere esperienze sempre più complete, nel segno della sostenibilità. Il settore agrituristico in Calabria continua a crescere con numeri molto incoraggianti. Il sistema conta su circa 400 strutture attive con oltre 12mila posti a tavola e circa 1500 posti letto alimenta e sorregge anche l’economia di altri settori soprattutto nelle aree rurali e zone interne, si pensi solo alla vendita dei prodotti tipici, e che svolge anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità.
Dal punto di vista geografico – continua Coldiretti -, gli agriturismi svolgono anche un ruolo fondamentale nel presidio del territorio: circa l’80% si trova in zone montane e in aree collinari, con una presenza diffusa nei paesi con meno di 5mila abitanti. Oltre questo la Calabria conta 2049 aziende con almeno un’attività connessa tra le quali 40 aziende che praticano l’agricoltura sociale (dato in crescita) e 94 fattorie didattiche. La multifunzionalità che offre un contributo a mantenere vive le aree rurali più marginali.
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria