"La Seconda guerra mondiale è stata la più letale della storia. Morirono circa 70 milioni di persone, tra cui 50 milioni di civili. La Germania nazista sterminò circa sei milioni di ebrei ed ebree – due terzi della popolazione ebraica europea – che furono sistematicamente perseguitati, depredati delle loro proprietà e deportati con la forza, insieme ad altre minoranze considerate indesiderabili, per morire nei campi di concentramento. Le popolazioni civili sono state bombardate. I Paesi sono stati invasi e i loro cittadini e cittadine sono stati costretti al lavoro forzato. Ci furono stupri di massa, uccisioni e distruzioni.
Lottando per emergere da tale disumanità, e con le Nazioni Unite che subentravano alla screditata Società delle Nazioni che non era riuscita a fermare la guerra, i leader mondiali dissero: “Mai più”. Decisero di completare la Carta delle Nazioni Unite con una serie di principi che garantissero i diritti di ogni individuo ovunque nel mondo. Nacque così la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.
La Dichiarazione afferma che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti”. Aggiunge che devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fratellanza e che a ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella Dichiarazione “senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”. La Dichiarazione sancisce che “ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona” e che “nessun individuo può essere tenuto in stato di schiavitù”. La Dichiarazione considera inoltre la libertà di movimento, di parola e di associazione un diritto umano.
Tante sono, purtroppo, oggi le nazioni che non rispettano, o lo fanno in modo molto arbitrario, i dettami della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La Cina fra tutte, seguita da alcuni paesi in via di sviluppo, ma gli stessi USA e non dimentichiamo Israele: nazioni che interpretano i diritti umani a loro piacimento e alcune di esse, con la loro forza economica e politica, riescono ad influenzare le decisioni del Consiglio per i diritti umani dell'ONU con sede a Ginevra (UNHRC), unico luogo in cui, per esempio, la Cina, Israele, USA possono ancora essere criticati ufficialmente dalla comunità internazionale.
La Cina in particolare, controlla anche i suoi cittadini dissidenti che vivono all’estero in modo non sempre “tranquillo”, basta leggere il rapporto redatto dall’ International Consortium of Investigative Journalists che svela la vasta portata e le terrificanti tattiche di Pechino.
L'inchiesta, durata 10 mesi, rivela anche come le Nazioni Unite siano diventate il teatro della repressione transnazionale cinese sotto il regime di Xi Jinping e come le autorità cinesi abusino delle notifiche rosse dell'Interpol per fini politici.
“L'ICIJ e 42 partner mediatici hanno intervistato 105 persone in 23 paesi che sono state prese di mira dalle autorità cinesi negli ultimi anni per aver criticato le politiche del governo, in pubblico e in privato. Tra questi individui figurano dissidenti politici cinesi e di Hong Kong, nonché membri delle minoranze oppresse uigure e tibetane.
I giornalisti hanno adottato misure di sicurezza straordinarie per proteggere l'identità delle vittime, molte delle quali hanno chiesto di rimanere anonime per timore di ritorsioni contro di loro o le loro famiglie, e per corroborare le prove delle molestie promosse dallo Stato”
Per non parlare della sistematica distruzione della comunità palestinese operata da Israele, che sembra abbia imparato bene sulla propria pelle dai nazisti come portare a compimento uno sterminio etnico. Papa Francesco lo definì “genocidio” e per questo fu aspramente criticato dai fratelli del “popolo eletto”.
Chi desidera approfondire l’inchiesta realizzata dall’ International Consortium of Investigative Journalists lo può fare CLICCANDO QUI’
Foto in alto:
Assemblea generale delle Nazioni Unite durante la quale fu adottata la Dichiarazione Universale dei diritti uamnai al Palais de Chaillot di Parigi il 10 dicembre 1948
Foto in basso: