Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Vangelo di Domenica 22 Giugno con l'Opuscolo settimanale della G.A.M.

vangelo 22 giu.jpgTU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERÒ LA MIA CHIESA

La parola di Papa Leone XIV

GESÙ CRISTO NOSTRA SPERANZA «CORAGGIO! ALZATI, TI CHIAMA!»

Il personaggio che ci accompagna in questa riflessione ci aiuta a capire che non bisogna mai abbandonare la speranza, anche quando ci sentiamo perduti. Si tratta di Bartimeo, un uomo cieco e mendicante, che Gesù incontrò a Gerico (cfr Mc 10,40-52).

Cosa possiamo fare quando ci troviamo in una situazione che sembra senza via d’uscita? Bartimeo ci insegna a fare appello alle risorse che ci portiamo dentro e che fanno parte di noi. Lui è un mendicante, sa chiedere, anzi, può gridare! Se desideri veramente qualcosa, fai di tutto per poterlo raggiungere, anche quando gli altri ti rimproverano, ti umiliano e ti dicono di lasciar perdere. Se lo desideri davvero, continua a gridare!

Bartimeo è cieco, ma paradossalmente vede meglio degli altri e riconosce chi è Gesù! Davanti al suo grido, Gesù si ferma e lo fa chiamare, perché non c’è nessun grido che Dio non ascolti, anche quando non siamo consapevoli di rivolgerci a lui (cfr Es 2,23). Sembra strano che, davanti a un uomo cieco, Gesù non vada subito da lui; ma, se ci pensiamo, è il modo per riattivare la vita di Bartimeo: lo spinge a rialzarsi, si fida della sua possibilità di camminare. Quell’uomo può rimettersi in piedi, può risorgere dalle sue situazioni di morte. Ma per fare questo deve compiere un gesto molto significativo: deve buttare via il suo mantello! Per un mendicante, il mantello è tutto: è la sicurezza, è la casa, è la difesa che lo protegge.

Anche la domanda che Gesù gli pone sembra strana: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Ma, in realtà, non è scontato che noi vogliamo guarire dalle nostre malattie, a volte preferiamo restare fermi per non assumerci responsabilità. La risposta di Bartimeo è profonda: usa il verbo anablepein, che può significare “vedere di nuovo”, ma che potremmo tradurre anche con “alzare lo sguardo”. Bartimeo, infatti, non vuole solo tornare a vedere, vuole ritrovare anche la sua dignità! Per guardare in alto, occorre rialzare la testa. Per andare da Gesù e lasciarsi guarire, Bartimeo deve esporsi a Lui in tutta la sua vulnerabilità. Questo è il passaggio fondamentale per ogni cammino di guarigione.

Portiamo con fiducia davanti a Gesù le nostre malattie, e anche quelle dei nostri cari, portiamo il dolore di quanti si sentono persi e senza via d’uscita. Gridiamo anche per loro, e siamo certi che il Signore ci ascolterà e si fermerà.

(Nell'allegato trovate  l'opuscolo della Gioventù Ardente Mariana con il Vangelo a Fumetti per i più piccoli)

VI RICORDIAMO CHE DOMANI DOMENICA 22 GIUGNO LA SS MESSA VERRA' MANDATA IN ONDA SU RAI1 DALLA CATTEDRALE DI CASSANO JONIO (CS) OFFICERA' S.E. MONS. FRANCESCO SAVINO E ANIMERA' IL RITO SACRO LO STORICO CORO DIOCESANO DIRETTO DAL M° ALESSANDRO SARACENI COADIUVATO DA FRANCESCO RAGONE.

Attachments:
Download this file (Opuscolo-link-canti-22-giugno.pdf)Opuscolo-link-canti-22-giugno.pdf[ ]1298 kB

Ultime Notizie

Amarcord estivo tra la Riccione del ventennio e i neon di Miami Facce dispari. Le vacanze, la musica, gli amori...
La stagione estiva è iniziata in molte località turistiche italiane, inclusa la nostra, da pochissimi giorni. Come spesso accade, riceviamo...
Un nuovo progetto educativo per l’infanzia verrà presentato lunedì al PalazzoSan Bernardino. La conferenza stampa è aperta a tutti: nasce...
Per puro caso, scorrendo i siti istituzionali che si occupano di archeologia, ci siamo imbattuti nella notizia che proponiamo ai...

Please publish modules in offcanvas position.