TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERÒ LA MIA CHIESA
Laparola di Papa Leone XIV
GIUBILEO DEI CATECHISTI
Parlando con Abramo, il ricco epulone esclama: «Se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno» (Lc 16,30). Così risponde Abramo: «Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti».
Ebbene, uno è risorto dai morti: Gesù Cristo. Le parole della Scrittura, allora, non ci vogliono deludere o scoraggiare, ma destano la nostra coscienza. Ascoltare Mosè e i Profeti significa fare memoria dei comandamenti e delle promesse di Dio, la cui provvidenza non abbandona mai nessuno.
Il Vangelo ci annuncia che la vita di tutti può cambiare, perché Cristo è risorto dai morti. Questo evento è la verità che ci salva: perciò va conosciuta e annunciata, ma non basta. Va amata: è quest’amore che ci porta a comprendere il Vangelo, perché ci trasforma aprendo il cuore alla parola di Dio e al volto del prossimo.
A questo proposito, voi catechisti siete quei discepoli di Gesù, che ne diventano testimoni: il nome del ministero che svolgete viene dal verbo greco katēchein, che significa istruire a viva voce, far risuonare. Ciò vuol dire che il catechista è persona di parola, una parola che pronuncia con la propria vita. Perciò i primi catechisti sono i nostri genitori, coloro che ci hanno parlato per primi e ci hanno insegnato a parlare.
Come abbiamo imparato la nostra lingua madre, così l’annuncio della fede non può essere delegato ad altri, ma accade lì dove viviamo. Anzitutto nelle nostre case, attorno alla tavola: quando c’è una voce, un gesto, un volto che porta a Cristo, la famiglia sperimenta la bellezza del Vangelo. È così che i catechisti in-segnano, cioè lasciano un segno interiore: quando educhiamo alla fede, non diamo un ammaestramento, ma poniamo nel cuore la parola di vita, affinché porti frutti di vita buona. Al diacono Deogratias, che gli chiedeva come essere un buon catechista, sant’Agostino rispose: «Esponi ogni cosa in modo che chi ti ascolta ascoltando creda, credendo speri e sperando ami»-
(Nell'allegato trovate l'opuscolo della Gioventù Ardente Mariana con il Vangelo a Fumetti per i più piccoli)






