Il liberalismo non nasce in America ma nella più profonda Europa inglese, francese e tedesca. In Italia si sviluppò, come sempre, qua e là puranche in forme raffinate. E fu subito disputa fra l’Ordine dello Stato e l’Economia. Salvaguardandosi tuttavia gli ambiti sociali pubblici e privati. Le politiche dirigistiche non riuscirono a prevalere, anche perché, per la classe dell’alta borghesia produttiva sarebbe stato difficile, senza lo Stato, mantenere gli equilibri delle stesse dinamiche espansive del capitalismo.
Erano in gioco non solamente le funzioni economiche liberali, ma lo stesso ambiente in cui il capitalismo si è sviluppato.
Oggi sta avvenendo qualcosa di contraddittorio con lo spirito stesso del capitalismo. L’Odine Economico sta togliendo competenze e funzioni allo Stato ed al pubblico in generale, sostituendolo con un “Apparato” gestito da soggetti dominanti il mercato. Non è da disprezzare la capacità di inventiva in chi riesce a realizzare imprese e innovazione. Tuttavia la sostituzione dello Stato di diritto con una sorta di invadente Ordine Economico induce a rinunciare al liberalismo ed ai suoi stessi principi perché esso tende ad ingoiare la stessa materia di cui è fatto. E ciò è mostruoso!
Franco Petramala