(Ieri a mezzogiorno Leone XIV si è affacciato alla Loggia centrale della Basilica Vaticana per recitare la preghiera del Regina Caeli con i fedeli e i pellegrini che affollavano piazza San Pietro. In coda a questa nota pubblichiamo le parole del Papa che hanno introdotto la preghiera mariana e quelle che l’hanno seguita, tratte dal quotidiano "Il Foglio")
Nel solco di Francesco ma con segni di discontinuità, Leone XIV ha già indicato due priorità: la centralità della persona nella Tecnica el’eredità sociale di Leone XIII.
Ogni Papa cerca di dare continuità e cerca di segnare anche tratti di novità se non di discontinuità al suo magistero.
Il nuovo Papa ha una eredità complessa da portare avanti perché Francesco ha rappresentato indubbiamente per la Chiesa uno scossone che ha smosso ha sollecitato le coscienze trovando spesso nel mondo cattolico sostanziali freni e contraddittori ascolti proprio laddove la dottrina del pontefice ha riportato ai temi essenziali del messaggio evangelico (attenzione per gli ultimi e per gli immigrati, amore incondizionato per il prossimo, la questione ecologica come questione sociale e teologica, la pace, la Chiesa povera).
Ma tornare indietro non é possibile ed ecco la scelta di Papa Prevost e le sue prime parole. Finora ha detto le cose che doveva dire, aspettiamo le prime parole ufficiali …
Ma mi sembrano incoraggianti due prime cose.
In primis la scelta del nome. Tutti hanno sottolineato il richiamo al Papa della Rerum Novarum e della questione sociale. aggiungerei del Papa che getta le basi della dottrina sociale della Chiesa e della filosofia politica cattolica costruita sulla base del principio di sussidiarietà che ha nella Rerum Novarum una prima parziale formulazione (che troverà compiutezza con la Quadragesimo anno di Pio XI del 1931). Ma Leone XIII é una figura ancora più complessa, se pur contraddittoria (ma non é possibile approfondire), perché col suo magistero si apre una fondamentale battaglia (ancora in corso) per aprire il cristianesimo alla modernità contro la rigidità dottrinale dei pontefici precedenti. Aver scelto questo nome é quindi un indizio interessante e bene augurante.
L’altro punto importante mi sembra il richiamo alla intelligenza artificiale che, come l’aspetto oggi più eclatante della Tecnica, rappresenta indubbiamente la sfida teoreticamente e praticamente decisiva per il nostro mondo e per i cattolici in particolare. Perché nella Tecnica si nasconde la radice degli esiti post umanistici del pensiero contemporaneo che parte dalla negazione di Dio e quindi della sua funzione di limite al potere distruttivo dell’uomo. Nel momento in cui, infatti, il pensiero filosofico ha ritenuto e ritiene di poter fare a meno di Dio il potere della tecnica non incontra ostacoli al suo progetto autoreferenziale dell’accrescimento del suo apparato che potrebbe portare, come autorevoli studiosi di intelligenza artificiale hanno sostenuto, alla estinzione dell’essere umano in quanto ritenuto inutile e ostacolo a un mondo dominato dalle macchine.
Il realismo filosofico cristiano col suo richiamo alla centralità della persona é l’unico antidoto alla deriva nichilistica e distruttiva della Tecnica e aver messo questo tema al centro del suo magistero é un segno di speranza che Leone XIV dovrà far germogliare.
Mario Sirimarco
(fonte: Il Domani d'Italia)
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La preghiera del Papa per “una pace autentica, giusta e duratura”in Ucraina
“Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Considero un dono di Dio il fatto che la prima domenica del mio servizio come Vescovo di Roma sia quella del Buon Pastore, la quarta del tempo di Pasqua. In questa domenica sempre si proclama nella Messa il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo, in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, che conosce e ama le sue pecore e per loro dà la vita. In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito. Gesù nel Vangelo afferma di conoscere le sue pecore, e che esse ascoltano la sua voce e lo seguono (cfr Gv 10,27). In effetti, come insegna il Papa San Gregorio Magno, le persone “corrispondono all’amore di chi le ama” (Omelia 14, 3-6). Oggi, dunque, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il Popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa. La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli. Facciamo nostro l’invito che Papa Francesco ci ha lasciato nel suo Messaggio per la Giornata odierna: l’invito ad accogliere e accompagnare i giovani. E chiediamo al Padre celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato, pastori “secondo il suo cuore” (cfr Ger 3,15), capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità. E ai giovani dico: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”. La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore, ci accompagni sempre nella sequela di Gesù. Fratelli e sorelle, l’immane tragedia della Seconda guerra mondiale, terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale: “Mai più la guerra!”. Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie. Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi. Ho accolto invece con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan, e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole. Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo! Affido alla Regina della pace questo accorato appello perché sia lei a presentarlo al Signore Gesù per ottenerci il miracolo della pace. Ed ora saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini di vari paesi. (…) Oggi in Italia e in altri Paesi si celebra la festa della mamma. Mando un caro saluto a tutte le mamme, con una preghiera per loro e per quelle che sono già in Cielo. Buona festa a tutte le mamme! Grazie a tutti voi! Buona domenica a tutti!”